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Degrado ai Giardini di plastica, la Lega chiede videosorveglianza e un concorso di idee


plastica

Giardini di plastica, alla toponomastica “Giardini Baltimora”. Che se lo sapessero in Usa che gli abbiamo dedicato una lottizzazione degli anni ’70 che ha distrutto un quartiere storico con annessa casa di Paganini che ora è uno sgambatoio per cani (e questo è la parte positiva) oltre che a un luogo di adunata per tossici e spacciatori, probabilmente ci chiederebbero di cancellare la loro città dalla mappa.
Oggi, come sempre, il panorama dell’unico spazio verde del centro storico è una boscaglia di erba alta piena di spazzatura. Dalle finestre della Regione e delle aziende che si affacciano sullo spazio si possono vedere i tossici che si bucano e la compravendita della droga. Nulla di nuovo sotto il sole: è così da anni.
Oggi la Lega ha portato nei giardini vicino a piazza Dante una tappa del suo “Degrado tour”. Il vice presidente provinciale del partito Stefano Garassino, insieme a Claudio Garau, ha avanzato la richiesta di installare un sistema di videosorveglianza e di bandire di un concorso di idee tra architetti del paesaggio.
Per passare dalle parole ai fatti, in preparazione ci sono iniziative di animazione dedicate alle famiglie.

La galleria fotografica con alcune foto di Roberto Bobbio che illustrano la condizione in cui si trovano i trogoli del Barbino che sono diventati una baraccopoli

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Il link al nostro pezzo sull’accampamento ai trogoli del Barabino dello scorsi inizio di marzo. Da allora, la situazione è ulteriormente peggiorata senza che nessuno si sia occupato di fare qualcosa per rendere dignità al monumento.

https://genovaquotidiana.com/2016/03/03/i-clochard-privatizzano-i-truogoli-del-barabino-ai-giardini-di-plastica/

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