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Anche la Fiom, ieri, a Marsiglia alla manifestazione contro l’innalzamento dell’età pensionabile in Francia

I genovesi del sindacato dei metalmeccanici Cgil hanno partecipato al corteo di protesta nella città francese, uno dei tanti che da giorni proseguono Oltralpe contro la decisione di Macron di portare l’età pensionabile da 62 a 64 anni. Ben 280mila a Marsiglia, secondo la Cgt (Confédération Générale du Travail) i manifestanti nella città portuale. Secondo la Polizia francese erano 16mila. Ecco cosa sta succedendo da ormai 10 giorni in tutta la Francia dove ieri ci sono stati 454 manifestanti fermati e 441 poliziotti feriti

Si tratta di una mobilitazione doppia rispetto alla giornata del 15 marzo, quando 160.000 persone hanno sfilato per le strade della città di Marsiglia secondo i sindacati, (7.000 secondo la polizia).

Sul Porto Vecchio, dove la manifestazione marsigliese ha preso l’avvio alle 10:30, oltre ai lavoratori degli settori dell’energia o dell’istruzione, erano presenti anche gli agenti portuali, quelli che martedì scorso avevano annunciato il blocco del porto (tranne i traghetti per la Corsica e la Tunisia). L’azione era stata votata la stessa mattina dai sindacati portuali che hanno manifestato in giornata davanti al Consiglio dipartimentale di Marsiglia per sfidare la presidente del dipartimento, Martine Vassal, sulla riforma delle pensioni.

«I semi gettati qualche anno fa nella costruzione del Coordinamento dei consigli di fabbrica europei della siderurgia hanno permesso di stringere solidi rapporti tra i delegati di fabbrica – dicono alla Fiom -. Dobbiamo continuare su questa strada ed intensificare le basi per costruire un vero sindacato europeo, per affrontare le lotte del presente e del futuro nel continente europeo. Viva le lotte dei lavoratori francesi. Viva il Coordinamento dei consigli di fabbrica europei della siderurgia»

Al corteo di ieri era presente anche Benoît Payan (Partito Socialista, Social-Ècologie), sindaco di Marsiglia. Ha invitato il presidente della Repubblica ad «assumersi le proprie responsabilità». «Non possiamo restare in una situazione di blocco e di scontro. – ha detto -. E quindi invito il Presidente della Repubblica a non promulgare questa legge».

Al termine del corteo, un centinaio di persone ha continuato a manifestare nel pomeriggio pomeriggio per le strade di Marsiglia, dando fuoco ai bidoni della spazzatura davanti alla prefettura intorno alle 15:00. Altre persone hanno acceso un fuoco davanti alla porta dell’Union Patronal des Bouches-du-Rhône (la “Confindustria” francese).

Da allora la situazione è stata tesa con i bidoni della spazzatura in fiamme. La polizia ha usato gas lacrimogeni per disperdere la folla. I vigili del fuoco hanno spento i vari incendi, alcuni dei quali in Place du Général-de-Gaulle.

Ieri in tutta la Francia si è tenuta la nona giornata di mobilitazione nazionale contro la riforma delle pensioni proposta dal presidente Emmanuel Macron. Nonostante la riforma sia già stata approvata, le strade di molte città francesi, in particolare di Parigi, si sono riempite manifestanti. Il sindacato CGT ha annunciato la partecipazione di 3,5 milioni di persone in tutto il paese, di cui 800.000 solo a Parigi, mentre il Ministero dell’Interno ha riferito la presenza di poco più di un milione di manifestanti a livello nazionale e 119.000 nella capitale.

Il corteo, in gran parte pacifico, è stato segnato dalle violenze causate da un gruppo di circa un migliaio di elementi radicali, identificati come black bloc, che a Parigi hanno spaccato vetrine ed elementi dell’arredo urbano, per poi scagliarsi contro supermercati, banche e fast-food fino alle 2 di notte.

Molti manifestanti hanno espresso la loro preoccupazione per l’innalzamento dell’età pensionabile, sottolineando che il lavoro in Francia è molto duro e che non è giusto chiedere ai lavoratori di lavorare al 120% per tutta la vita professionale. Altri hanno sostenuto che il regime previdenziale può tornare in equilibrio finanziario anche senza aumento dell’età, attraverso maggiori contributi da parte delle imprese.

Anche il corteo nella capitale è stato interrotto dalle cariche della polizia, che hanno tentato di disperdere i black bloc. Il bilancio dell’intera giornata è di 454 manifestanti fermati e 441 poliziotti feriti. Nonostante le tensioni e le violenze, i manifestanti hanno sottolineato la loro determinazione a continuare a lottare per i loro diritti. I sindacati hanno già fatto sapere che disturberanno la visita di re Carlo d’Inghilterra prevista per domani. Una nuova manifestazione generale è prevista per mercoledì prossimo.

L’aviazione civile ha chiesto alle compagnie aeree di rinunciare al 33% dei loro voli domenica all’aeroporto di Parigi Orly e del 20% a Marsiglia e Lione, per lo sciopero dei controllori aerei di lunedì prossimo.

Le foto sono state pubblicate da Stefano Bonazzi, segretario generale Fiom di Genova, sulla sua pagina Facebook

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