La grandezza di Genova si vende in saldo

 Le porcellane, la posateria, gli argenti delle tavole dei transatlantici si vendono in saldo. Succede in via San Lorenzo, dove i cartellini che reclamizzano gli sconti del 30 e del 40 per cento occhieggiano dalle vetrine di “Radif“. Il cartello in vetrina parla, in realtà, di “Materiale autentico sbarcato dalle navi” e non è quindi dato sapere se si tratta davvero delle stoviglie delle gloriose “Michelangelo” e Raffaello” o dei piroscafi della generazione precedente, come il “Conte Biancamano” (ammesso che ce ne siano ancora in giro e che le famiglie genovesi e i collezionisti non se le siano giá aggiudicate tutte) o piuttosto del frutto della rotazione di più recenti imbarcazioni da crociera e di traghetti. Magari tra di voi c’è un esperto che può dircelo. Certo è che, passando davanti al negozio, il pensiero vola automaticamente alle signore di prima classe, col boa di struzzo o la volpe al collo e ai gentiluomini col panciotto, l’orologio da taschino oppure a quelli col panama e il l’abito di lino bianco. L’impressione, fortissima, è quella che sia la stessa grandezza di Genova ad essere finita nelle vendite di fine stagione.

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