La ricetta – I testaroli di Claudia Maestri
I Testaroli della Lunigiana sono una pasta di antica origine. Diffusi già ai tempi di Roma imperiale, sono diventati nel corso dei secoli un piatto di prim’ordine della cucina regionale, semplice e genuina. Ancora oggi vengono realizzati con gli stessi pochi ingredienti di allora: farina, acqua e sale. Il termine “Testaroli” deriva dalla parola “testo”, che è il contenitore in ghisa (un tempo in argilla) nel quale avviene la prima fase della loro cottura. Sono a base di farina di grano (ma anticamente erano fatti certamente col farro) e si presentano come dei dischi molto sottili. Chi non ha il testo, può farli con una semplice padella antiaderente di pietra.
La ricetta è tratta dal blog di Claudia Maestri, “Zampine in cucina“
Ingredienti per 3 /4 persone
300gr di farina00
100 gr di farina integrale
Acqua qb per ottenere una pastella morbida
sale
Procedimento
Mescolare la farina con l’acqua e il sale fino ad ottenere una pastella morbida, far riposare per una mezz’oretta.Scaldare la padella e versare la pastella come per formare una crepes, lasciandola più spessa. Cuocere fino a quando si staccherà dalla padella, quindi girare. La parte superiore sarà un po’ più chiara.
Una volta cotti , si tagliano a losanghe.
Si mette l’acqua a bollire, si sala quando raggiunge il bollore si spegne a questo punto si buttano i testaroli. Cuociono in pochissimo tempo, appena vengono a galla sono pronti . Si possono condire con olio e parmigiano, col pesto, col sugo di fughi.
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