Asilo nido Eolo di via Fea, per il M5S è nel degrado, per l’assessore Scajola «Arte è già intervenuta 9 volte spendendo 6 mila euro»


Ma per il consigliere pentastellato Paolo Ugolini si chiede: «È accettabile che per accedere alla struttura del Biscione i genitori debbano percorrere una rampa di scale in cemento, ammalorata in diversi punti, delimitata da un muraglione pericolante messo “in sicurezza” da una palizzata di legno provvisoria sostenuta da ferrotubi?»


Paolo Ugolini (Mov5Stelle) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega del gruppo, denunciando il «Degrado degli spazi del nido d’Infanzia comunale Eolo, in via Fea» in cui ha chiesto alla giunta di attivarsi urgentemente presso A.R.T.E. ed il Comune di Genova affinché vengano eseguiti tutti i lavori di manutenzione e messa in sicurezza del nido d’Infanzia “Eolo”, nel complesso residenziale detto “Biscione”. Il consigliere ha rilevato che da tempo le famiglie di alcuni bambini denunciano il grave stato di degrado dell’immobile che accoglie anche la scuola dell’Infanzia Montale.


«Può una struttura scolastica, pur essendo collocata in un’area poco accessibile, non essere servita da un ascensore funzionante che permetta l’accesso con passeggini o carrozzine? – dice Ugolini -. È accettabile che per accedere alla struttura i genitori debbano percorrere una rampa di scale in cemento, ammalorata in diversi punti, delimitata da un muraglione pericolante messo “in sicurezza” da una palizzata di legno provvisoria sostenuta da ferrotubi? E ancora, è corretto che l’ingresso del nido si apra su un porticato in cemento ammalorato, scrostato e con evidenti chiazze di umidità, deturpato da tubature che lo attraversano collegate al soffitto con semplici fascette metalliche? Credete sia finita, la lista delle magagne? Ricredetevi. Perché gli spazi interni, nonostante l’impegno profuso dal personale educativo e ausiliario, presentano serramenti non funzionanti, ammaloramenti sui soffitti delle sezioni e la necessità di intervenire sui pavimenti della cucina e del refettorio. Non solo: grazie a un sopralluogo, abbiamo scoperto che un’uscita di sicurezza del nido è stata bloccata collocando un armadio davanti alla stessa al fine di evitare l’accesso alla via di fuga in esterno consistente in un ballatoio e una scala metallica completamente inagibili e infestata da rovi. E poi, ampie zone esterne, poiché ritenute non agibili, sono state negli anni delimitate da pericolose grate metalliche sostenute da ferrotubi».
L’assessore all’edilizia Marco Scajola ha precisato che ARTE è intervenuta 9 volte, con una spesa 6 mila euro, per la messa in sicurezza dei controsoffitti e il ripristino dell’apertura dei serramenti e che, rispetto a questi interventi, non risultano nuove segnalazioni mentre le uscite di sicurezza sono adeguate alla normativa vigente. Il ripristino della scala esterna inizierà a giugno e si concluderà prima del riavvio delle attività didattiche mentre il muro di contenimento, a monte della scalinata di accesso, è stato già messo in sicurezza e i lavori di ripristino inizieranno ad aprile per finire entro luglio
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