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Ducale, cercasi influencer. Niente stipendio, ma la possibilità di partecipare agli eventi e il privilegio di raccontarli

Una call per diventare un “Ducale sharer”. Palazzo Ducale seleziona – non solo in base al numero di follower, ma anche all’engagement, alla profilazione e alla qualità dei contenuti – dieci utenti social che rilancino e condividano le iniziative relative all’attività della Fondazione. Non è previsto alcun pagamento, ma viene offerta una Membership Card per il 2023 come già si faceva in passato

«Tutti coloro che amano arte e cultura possono diventare veri e propri inviati speciali di Palazzo Ducale inoltrando la propria candidatura attraverso il form: bit.ly/CallDucaleSharer. Per partecipare c’è tempo fino al 28 marzo (ore 12) – fa sapere il Ducale con una nota -. I vincitori avranno l’opportunità non soltanto di visitare le mostre, partecipare agli eventi e raccontarli con il proprio punto di vista sui canali che gestiscono, ma anche di avere in omaggio la Membership Card+ valida per tutto l’anno 2023»: così recita un comunicato della Fondazione.

Il comunicato prosegue: «Il Social sharing è un fenomeno che porta alla fruizione condivisa di contenuti multimediali, in particolar modo nelle piattaforme social. I motivi che spingono alla condivisione sono vari e vanno dal senso di appartenenza a una comunità al coinvolgimento emozionale, dal desiderio di partecipazione a motivazioni pratiche quali il reperimento di informazioni in rete. Palazzo Ducale sta potenziando la comunicazione social anche attraverso la fidelizzazione dei propri follower. La Fondazione è presente sulle piattaforme Facebook, Instagram, Youtube, Spotify e Tik Tok».

Anche a fronte dei tanti commenti sulla nostra pagina social sul “lavoro gratuito” abbiamo chiesto chiarimenti. Non si tratta di un’iniziativa nuova: da molto tempo Palazzo Ducale chiama gli influencer in occasione delle mostre, li coinvolge in una visita guidata sperando, ovviamente, che promuovano l’esposizione presso i loro follower. La Card è sempre stata consegnata. Di fatto non cambia nulla, ma si dà la possibilità ad altre persone che gestiscono account dai contenuti congrui di partecipare all’iniziativa.

A ulteriore chiarimento, una nota della Fondazione recita: «Il rapporto tra i partecipanti alla call e la promozione degli eventi  non si configura affatto come una prestazione. Si tratta piuttosto di un’azione per avvicinare ragazzi e ragazze alle attività che il Palazzo organizza coinvolgendoli e dando loro la possibilità di usufruire anche delle agevolazioni previste dalla speciale Membership Card».

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