Il ladro di esche che fa strage di trappole è già stato denunciato due volte in tre giorni
La prima volta è stato denunciato dalla Polizia di Stato per “gettito di cose pericolose” (le esche, appunto, in un’area giochi per bambini e nel Bisagno) e “tentate lesioni personali”, la seconda, il giorno dopo, dalla Polizia Locale del centro storico, per danneggiamento (delle trappole). Si sa chi è: è stato identificato entrambe le volte. Il problema è come fermarlo
La prima volta è stato fermato da una Volante della Questura il 23 settembre scorso in piazza Manzoni, a San Fruttuoso, dove lo hanno pizzicato gli agenti proprio nel momento in cui stava lanciando le esche sul greto del Bisagno. Immediatamente bloccato, il giovane che prima aveva rotto tutte le trappole per poi disseminare il veleno sul tappeto di gomma dove alcuni bambini stavano giocando. È stato denunciato per danneggiamento, per lancio di oggetti pericolosi ed anche per tentate lesioni personali per aver disperso sostanze velenose all’interno di un parco provocando così il concreto pericolo di avvelenamento.
La seconda volta è stato fermato dagli agenti del nucleo Centro storico del reparto Sicurezza Urbana della Polizia locale il giorno dopo, il 24 settembre dopo che aveva forzato le trappole di mezzo centro storico, da vico dei Luxoro a vico Stoppieri, da Caricamento a piazza Embriaci, da via Giustiniani fino a via Chiabrera. I cantuné lo fermano e lo denunciano per danneggiamento. È lo stesso fermato dalla polizia il giorno prima: un cittadino marocchino di 29 anni, irregolare sul territorio nazionale, che ha sulle spalle un provvedimento che dice che deve lasciare il territorio italiano dopo 7 giorni, che ormai sono diventati, a oggi, 4.
Il problema non è capire chi è: la sua identità è stranota. Il problema è come impedire che vada in giro a danneggiare le trappole e a spargere le esche che potrebbero far gola a cani e gatti e ucciderli come i topi. O magari, se le spargesse come ha già fatto in una zona dedicata al gioco dei bambini, i piccoli potrebbero metterle in bocca e rischiare loro la vita. I reati che compie non prevedono l’arresto.
Ieri, 25 settembre, un nostro lettore lo ha avvistato nelle aiuole di via XII Ottobre e anche lì rompeva i distributori delle esche per topi. Oggi le trappole danneggiate sono state trovate in via V Dicembre.
Quando è stato fermato non ha mai reagito con violenza. Non ha un quartiere preciso in cui agisce: sembra che vaghi senza meta. Non ha mai spiegato il perché di quello che fa. Probabile che abbia problemi mentali. Se lo vedete mentre scassina le trappole, non tentato di intervenire o di fermarlo, ma chiamate la Polizia locale o le Forze dell’ordine. E, nel frattempo, state attenti a dove mettono il muso i vostri cani e le mani i vostri bambini.
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