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Liguria, tutte le nuove misure di prevenzione per la settimana

Domani partita della Sampdoria al Ferraris a porte chiuse. Pochi minuti fa decreto del presidente del consiglio dei ministri. A Savona imposte dallo Stato le stesse misure di Lombardia, Emilia Romagna: scuole chiuse per la settimana. Nelle altre province riapriranno mercoledì se avranno i distributori di disinfettante. Università chiusa per tutta la settimana fatte salve le attività accademiche che potrebbero essere gravemente danneggiate (esami non rimandabili)

Il presidente della Regione Giovanni Toti sta per firmare ordinanza aggiuntiva che prevede che le scuole riaprano mercoledì se ottempereranno a quanto previsto dalle normative nazionale (ad esempio la presenza distributore di disinfettanti per le mani fuori dalle classi).

Resteranno chiuse fino a mercoledì tutte le scuole liguri di ogni ordine e grado per consentire agli Istituti di dotarsi di tutti gli strumenti di prevenzione igienico-saniaria previsti dalle norme. Lo ha deciso l’ordinanza regionale emanata dal presidente Giovanni Toti d’intesa con il Ministro Speranza e di concerto con il presidente di Regione Piemonte Alberto Cirio, dopo l’incontro di questo pomeriggio in Prefettura alla presenza dei quattro prefetti liguri e dei rappresentanti di ANCI e la riunione della Cabina di Regia.

“Una misura di buon senso” l’ha giudicata il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, “per modulare l’apertura degli istituti scolastici sulla base della situazione di diffusione del corona virus che si è verificata nelle singole province”. “Per quanto riguarda la Provincia di Savona, dove si è manifestato il numero più alto di casi di corona virus – HA ILLUSTRATO Toti – le scuole resteranno chiuse per tutta la prossima settimana. Chiusura anche di cinema e di teatri, con tutte le prescrizioni previste dal decreto del consiglio dei Ministri”.

SAVONA

A Savona restano in vigore per un’altra settimana le normative e le limitazioni che fino ad oggi sono presenti su tutta la Liguria con chiusura dei teatri e divieto di manifestazioni. Tutto questo sulla base della divisione del paese in tre aree effettuata dal Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri. La prima area contenuta nell’allegato 1 con gli 11 comuni della zona rossa, la seconda area contenuta nell’allegato 2 con le tre regioni: Emilia Romagna, Lombardia e Veneto e le province di Pesaro e Urbano e Savona e poi tutto il territorio nazionale dove sono in vigore una serie di provvedimenti per limitare il contagio che non prevedono però specifiche chiusure .

“Un’altra giornata impegnativa sul fronte dell’accompagnamento delle persone sul territorio – ha detto la vicepresidente e assessore alla salute Sonia Viale – E’ in corso un grande sforzo da parte del nostro sistema sanitario ligure per questo voglio ringraziare tutti gli operatori medici e volontari impegnati sul campo. Sul nostro territorio ci sono 21 tamponi positivi con tre nuovi casi: uno a Rapallo e due a Laigueglia.  Finalmente il dpcm individua una procedura chiara per la sorveglianza attiva: viene indicato il percorso che deve attivare il cittadino rispetto ai contatti stretti. In particolare ringrazio il presidente Toti  che col ministro Speranza ha meglio precisato un passaggio scritto riferito alle persone con  sintomi che non devono essere necessariamente ospedalizzate ma possono proseguire la cura al proprio domicilio”.

CERTIFICATO MEDICO

A seguito del nuovo Dpcm non è richiesto il certificato medico per la riammissione alle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattie non infettive. Il certificato come prescritto dal dpcm è previsto solo per malattie infettive.

ACCESSO VISITATORI RSA E OSPEDALI

Alisa d’intesa con gli enti gestori e le aziende ospedaliere, ha inviato una circolare in base alla quale rimane in vigore la limitazione degli accessi negli ospedali e nelle RSA. Può entrare una sola persona (care giver) a tutela dei ricoverati e delle persone fragili ospiti delle strutture. La disposizione rimarrà in vigore fino a nuove indicazioni.
 

UNIVERSITA’ DI GENOVA

Chiusa anche l’Università di Genova, per tutta la prossima settimana, fatta eccezione per i le attività considerate gravemente pregiudizievoli del ciclo di studi da parte dei competenti organi dell’Università. Chiuse ai nuovi ingressi anche le residenze universitarie per l’intera settimana fino alla mezzanotte dell’8 marzo.

QUARANTENA

L’orientamento di Regione Liguria è quello di far effettuare l’eventuale quarantena a soggetti a rischio di positività del tampone nelle loro abitazioni. Da qui il rimpatrio di tutti gli ospiti degli hotel di Alassio e Laigueglia che questo pomeriggio alle 18 sono stati riportati nei loro domicili in Lombardia attraverso pullman della Croce Rossa organizzati dalla Protezione civile regionale.

MUSEI

Da domani saranno riaperti anche i musei con particolari prescrizioni per le comitive numerose, l’obiettivo è garantire la sicurezza e dosare il numero delle persone.

SISTEMA DI SORVEGLIANZA

Il presidente di Regione Liguria ha chiesto alle Associazioni di categoria di fare uno screening degli ospiti, per verificare volumi e provenienze dei turisti. L’obiettivo è quello di avere una catena più celere di segnalazioni di chi alloggia negli hotel per effettuare verifiche in modo più strutturato. Vogliamo responsabilizzare i titolari degli esercizi alberghieri in modo che ci possano segnalare gruppi.

PARTITA SAMPDORIA VERONA

Sentito il sindaco di Geova Marco Bucci, la partita prevista di seria A in programma per domani sera allo stadio Ferraris di Genova potrà essere giocata, eventualmente, soltanto a porte chiuse. “Abbiamo assimilato la partita di lunedì alle normative in vigore per questo fine settimana”, ha detto il presidente Toti.

REGOLE IGIENICO SANITARIE

Previste regole più stringenti: usare le mascherine solo se si pensa di essere positivi al virus e mantenimento della distanza nei rapporti, limitando i luoghi affollati.

“Abbiamo lavorato nelle ultime ore per cercare di accompagnare a casa tutti coloro che si trovavano nelle strutture alberghiere della nostra regione per poter fare la quarantena a casa – ha detto l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone – Vi è stato un lavoro stretto tra Croce Rossa, dipartimento nazionale e nostro dipartimento regionale. Sarà il nostro modo di procedere da adesso fino a quando durerà l’emergenza. Credo che su questa modalità si stiano orientando anche tutte le prefetture. Partono in questi minuti tutti coloro che sono residenti nelle zone rosse e in tarda serata partiranno anche i cittadini della provincia di Cremona ospiti dell’hotel di Laigueglia. Usciamo così dall’emergenza di protezione civile”.

Il sindaco di Genova Marco Bucci ha ricordato “la necessità di assumere misure ulteriori di protezione igienica, per evitare il più possibile qualsiasi focolaio in città, in grado di portare a una limitazione della libertà delle persone, con ricadute anche economiche”.

L’infettivologo di Alisa Filippo Ansaldi ha sottolineato il cambiamento del quadro epidemiologico. “Stiamo passando a una fase di mitigazione dell’impatto – ha detto Ansaldi – La sorveglianza messa in atto ha proprio l’obiettivo di limitare la circolazione del virus e dare una risposta più adeguata ai cittadini”.

Qui il decreto del presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte

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