Appello “verde” di Antonio Bruno alle imprese

Lettera aperta di Antonio Bruno, candidato alla presidenza della Regione con la lista “L’altra Liguria”, ai piccoli imprenditori. Ecco il testo.

I politici che ci stanno governando vi promettono più lavoro, più sviluppo, ma i fatti dicono il contrario.

Mentre da un lato lo Stato renziano/paitiano fa lo “Sblocca Italia” che agevola le grandi imprese costruttrici, dall’altro aggiunge incombenze alle piccole imprese edili, già tartassate dalla crisi e dalla burocrazia.
Non bastavano i piani della sicurezza (che fatti così sono solo degli adempimenti burocratici la cui redazione deve essere fatta da un tecnico professionista, che ovviamente deve essere pagato), non bastavano le pratiche acustiche (anch’esse redatte da professionisti), non bastavano le innumerevoli inutili precauzioni obbligatorie, anche per demolire una tramezza, oggi si aggiunge pure l’obbligatorietà delle analisi dei detriti per qualunque demolizione (altre 250 euro), anche, appunto, la tramezza. E la cosa più ridicola è che il campione occorre portarlo in laboratorio (ovviamente fino a che non si hanno i risultati il cantiere deve star fermo), quindi gli si può portare qualunque campione… fatta la legge gabbato lo santo… all’italiana. Soldi e tempo perso….
Queste sono le assurdità di questo Stato e questa  regione, che fanno tanti proclami per l’occupazione e il lavoro, ma caricano di ulteriori incombenze e costi le piccole imprese e quindi anche i cittadini, rendendo di fatto immobile il mercato del lavoro.
Sulle grandi opere avevano promesso milioni di posti di lavoro……:0,73 nuovi posti di lavoro per ogni milione investito (e per Genova solo 9 genovesi nel Terzo Valico)
Non continuate a farvi prendere in giro, a credere alle parole.
Cerchiamo di lavorare meglio e di più con la rivoluzione verde.

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