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Caregiver familiare, dal sostegno economico e lavorativo a quello psicologico. La proposta di legge regionale del PD

Obiettivo: sostenere chi si prende cura di un familiare malato e riconoscere il suo ruolo nella società

Secondo le indagini dell’Istat in Italia le persone che si prendono cura di un genitore malato o di un altro familiare sono circa 7,3 milioni, di cui 2 milioni con situazioni molto gravi da gestire e oltre il 60 per cento sono donne con altri ruoli familiari da sostenere. In Liguria si stima siano complessivamente 220mila i caregiver familiari (poco meno del 60% donne), di cui circa 45mila con un carico di cura superiore alle 20 ore settimanali. I caregiver offrono un’importante contributo al welfare nazionale rendendolo sostenibile, soprattutto in previsione del consistente aumento della popolazione anziana a cui si assisterà nei prossimi anni e che in Liguria tocchiamo con mano già oggi, con una quota di over 65enni pari al 28,9% e una di ultra 80enni del 10,4%, percentuali più alte di tutta Italia.

“Il ruolo del caregiver – dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello, primo firmatario della Proposta di legge su ‘Misure regionali a sostegno dei caregiver familiari’ – è e diventerà sempre più cruciale nella nostra società, ma per evitare il collasso del sistema di sicurezza sociale bisogna ripensare le strategie e rimodulare e implementare le risorse per valorizzare e dare riconoscimento al loro ruolo. Ognuno di noi nella sua vita ha avuto a che fare con un familiare non autosufficiente e tutti sanno i sacrifici che si compiono a scapito dei propri affetti, della qualità di vita e dell’attività lavorativa. Sia che lo si debba fare per necessità, perché le condizioni economiche non permettono di appoggiarsi a una figura esterna, sia che lo si faccia per scelta: nessuno va lasciato solo. Da qui nasce questa Proposta di legge che chiede di intervenire in modo organico e strutturale e non con misure spot e poco incisive, per dare un supporto psicologico ed economico a chi svolge questo delicato ruolo e che quanto svolgono quotidianamente venga riconosciuto come un’attività al pari di altre”.

“Bisogna valutare e tenere in considerazione – aggiunge il Gruppo PD Liguria –  il possibile insorgere di problemi di salute dovuti alla stanchezza fisica e mentale o i problemi economici conseguenza della difficoltà di conciliare gli impegni lavorativi con l’assistenza ai propri familiari. La Commissione Europea raccomanda infatti agli stati membri di adottare opportune misure per la non autosufficienza che comprendono il sostegno ai caregiver familiari attraverso la formazione, l’aiuto psicologico e finanziario, per incrementare e migliorare la qualità dell’assistenza e la sostenibilità economica”.

“Con questa proposta di legge la Regione Liguria – dichiara il capogruppo PD in Regione Luca Garibaldi – si doterebbe degli strumenti necessari per sostenere i caregiver familiari con una misura strutturata e con azioni mirate. Si tratta di aggiungere 800mila euro ai fondi già destinati dal decreto legge nazionale – pari anche questi a 800mila euro – a sostegno delle persone non autosufficienti, con una differenza, che mentre i fondi stanziati dal Ministero e previsti nel Piano sociale integrato sono destinati alla persona con disabilità o non autosufficiente, questi andrebbero a sostegno diretto del caregiver. Per aiutarlo non solo durante il periodo in cui assiste il familiare malato, con supporto economico e psicologico, ma anche favorendo e agevolando il rientro nel mondo del lavoro attraverso la formazione o il riconoscimento del lavoro svolto come credito formativo per accedere ad esempio alla qualifica di operatore socio sanitario o a quella di altre figure inerenti quest’area. Per garantire a chi ha dedicato la propria vita a un familiare di avere un futuro anche quando il suo servizio di caregiver sarà terminato”.

“Riteniamo importante questa proposta di legge che riguarda un maggior riconoscimento della figura di cura familiare. È una discussione che va di pari passo con quella che Regione Liguria sta aprendo anche con il Terzo Settore sulla non autosufficienza. Crediamo – conclude Fulvia Veirana presidente Auser Liguria, intervenuta alla conferenza – che questi siano temi su cui tutte le forze presenti in Consiglio hanno espresso sensibilità e che questa proposta possa essere un ulteriore stimolo a sostegno delle persone fragili”.

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