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Pesto, promozione e polemiche, Toti insiste: «Dopo la presentazione a Londra, il pesto è la salsa più googlata al mondo»

Sui social impazzano, da una parte, ironia e sarcasmo sulla chiatta kitsch col mortaio da sei metri e il pestello dalla forma fallica non esattamente prestante, dall’altra le lodi per l’iniziativa sicuramente originale che, se facesse parlare del pesto e di Genova almeno un decimo di quanto ha fatto parlare i genovesi, sarebbe già un successo. Voi cosa ne pensate?

Di sicuro è stata abbandonata la modalità understatement tipicamente genovese. Tanto è bastato per far storcere il naso non solo alla minoranza, che critica la spesa (che per il centrodestra è un investimento), ma anche a tanti liguri. Il dibattito andrà avanti per giorni sui social, tra quelli che vorrebbero concentrato l’ingente investimento su forme tradizionali di promozione, dalle partecipazioni alle fiere di settore alla sponsorizzazione di contenuto social, e quelli che trovano quella del mortaio con pestello galleggiante sul Tamigi un’idea geniale, che squaderna l’ovvio e fa parlare di sé. Ma quanto?

«Il pesto è la salsa più googlata al mondo, anche più di ragù e sugo al pomodoro. A dirlo sono i dati ufficiali relativi a ricerche, posizionamento e trend della parola chiave ‘pesto’. Un oro verde a tutti gli effetti quindi, che con l’avvio della campagna #Pesto Masterpiece of Liguria scala le classifiche del web con più di 40mila ricerche e superando i 300 milioni di risultati indicizzati. Nel nostro Paese la parola viene ricercata principalmente nel periodo primaverile-estivo, ma sono i dati internazionali a premiare la Liguria con un andamento di interesse alto e costante tutto l’anno. Nello specifico, le keywords correlate con lo stesso intento di risultato fanno emergere che è il pesto alla genovese la ricetta più frequente tra le ricerche», lo dice un comunicato della Regione.

“Il pesto è un elemento riconosciuto e riconoscibile del Made in Italy – commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti -, che vediamo dal report essere associato alla città di Genova. Questo significa che una porzione sempre più ampia di pubblico non solo è interessata a scoprirne gli ingredienti, ma ha anche ben presente dove si colloca nel mondo. Se si confronta la parola chiave ‘pesto’ con quelle di altre salse famose, per esempio ragù e salsa al pomodoro, è evidente come in Italia l’interesse per questo condimento sia decisamente più alto rispetto alle altre due. Anche in questa occasione i numeri sostengono la scelta di promuovere il territorio attraverso la sua icona gastronomica. Un ottimo segnale per il turismo, ulteriormente stimolato dalla campagna #Pesto Masterpiece of Liguria presentata ieri a Londra”.

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