“Calvino Cantafavole”, al Ducale la mostra genovese dedicata ai cento anni dell’intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale

La mostra – prodotta da Regione Liguria, Comune di Genova e Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura – è organizzata dalla casa editrice Electa ed è in collaborazione con le Scuderie del Quirinale, Teatro della Tosse e Lele Luzzati Foundation

Palazzo Ducale di Genova accoglie “Calvino cantafavole”, un omaggio a Italo Calvino (1923 -1985), nell’ambito del palinsesto ufficiale delle celebrazioni per il centenario della nascita dello scrittore e inserito nel programma delle iniziative culturali in occasione di Genova Capitale italiana del libro 2023.


Aperta dal 15 ottobre 2023 al 7 aprile 2024, l’esposizione si articola in sei sezioni negli spazi della Loggia degli Abati di Palazzo Ducale. I curatori Eloisa Morra, critica letteraria, curatrice e Associate Professor di letteratura italiana contemporanea all’Università di Toronto, e Luca Scarlini, scrittore, drammaturgo per teatri e musica, narratore, performance artist, hanno affrontato il rapporto dello scrittore con l’universo poetico della fiaba e del fantastico – temi centrali della sua opera – attraverso la selezione di più di 200 opere.







































Dipinti, fotografie, video, libri, illustrazioni ricompongono una geografia sentimentale inaspettata e suggestiva dello scrittore ligure, a partire dalla fondamentale raccolta delle Fiabe italiane curata da Italo Calvino (Einaudi, 1956) e passando per l’editoria, il teatro, l’opera lirica, la televisione, l’arte, la grafica. La mostra – con una consistente presenza degli artisti di cui l’autore ha scritto, e a cui è stato affine e vicino – si propone come un lavoro filologico e allo stesso tempo come uno spettacolo, con la scenografia elaborata dal Teatro della Tosse che presenta un palcoscenico vegetale, in omaggio al Barone rampante.
Le storie e le immagini che hanno fondato il gusto, anche visivo, del giovanissimo Calvino con i fumetti, i libri illustrati, i racconti di cui si è nutrito danno l’avvio al percorso di visita a cominciare dalle creazioni del sanremese Antonio Rubino per il Corriere dei Piccoli, conosciute nell’infanzia e poi ripubblicate nella fortunata collana Einaudi “Libri per Ragazzi”, di cui lo scrittore era consulente.
La seconda sezione traccia la feconda collaborazione con Emanuele Luzzati, indagata attraverso le illustrazioni del maestro genovese per le opere calviniane ma anche nelle produzioni RAI a cui Luzzati ha collaborato insieme con la costumista Santuzza Calì, di cui in mostra vengono esposti i bozzetti.
Risale agli anni Sessanta la passione di Calvino per i Tarocchi, preziose carte da gioco nate nella versione a stampa a Finale Ligure e da cui trarrà ispirazione per il suo romanzo breve Il castello dei destini incrociati (1969), seguito dalla Taverna dei destini incrociati (1973). La mostra rievoca la genealogia del magico mondo dei Tarocchi, arrivando sino a Fabrizio de André, per passare alle visioni della sua terra, così come presentate dai pittori suoi conterranei e da artisti come Francesco Menzio ed Enrico Paulucci, ai quali lo scrittore era legato da un rapporto di amicizia. E un focus è dedicato ai molti artisti di cui Calvino ha scritto, tutti legati al fantastico: da Enrico Baj a Bona de Pisis, da Domenico Gnoli a Luigi Serafini, da Fausto Melotti a de Chirico.
La fiaba declinata nel rapporto con il teatro e il mondo della canzone viene analizzato attraverso molteplici punti di vista. Da un lato produzioni firmate insieme a Toti Scialoja e Donatella Ziliotto (poi rivisitate in chiave contemporanea dal compositore John Dove e da Sue Blane, scenografa del Rocky Horror Picture Show) e al conterraneo Luciano Berio, e la turcheria mozartiana Zaide, andata in scena al Festival di Batignano ideato dallo scenografo Adam Pollock; dall’altro i lavori per teatro e televisione di un artista particolarmente caro a Calvino, Giulio Paolini. L’esperienza di canto politico torinese “Cantacronache” (1957-1963) viene ricordato con il versante dedicato ai bambini, “Cantafavole”, per cui Calvino scrive la favola in versi Sul verde fiume Po.
Il percorso scenografico, che fa dell’albero l’elemento centrale, è ideato da Emanuele Conte e Paolo Bonfiglio, e realizzato da Fondazione Luzzati Teatro della Tosse. Introdotto da un insieme di alberi dipinti e oggetti della memoria, si sviluppa come un tragitto ideale che dai boschi delle alture scende verso il mare, passando per i borghi di pietra dell’entroterra, in un omaggio alla Liguria. Direttore dell’allestimento scenico è Andrea Morini.
Per la mostra Electa pubblica il catalogo curato da Eloisa Morra e Luca Scarlini.
Insieme alla mostra è previsto un ricco calendario di iniziative di approfondimento che vanno da incontri e convegni per esplorare le molteplici dimensioni dell’esposizione a lezioni-spettacolo con interventi di attori e studiosi dell’opera dello scrittore.
Parallelamente alla mostra nella Loggia degli Abati, Casa Luzzati offre un approfondimento del lavoro del Maestro per Calvino con oltre 100 opere originali. Divisa in due sezioni, il visitatore potrà ammirare, tra l’altro, l’intera collezione dei materiali del Quartetto Cetra, le copertine dei dischi delle fiabe di Calvino, le illustrazioni originali, le interviste, le scenografie per il teatro, l’opera delle filastrocche, per il Barone rampante di Rai 1 a Torino. Il denominatore comune che emerge è lo spirito della levità e l’amore dei due protagonisti della cultura del ‘900 per la terra di Liguria, terra di saperi e sapori, oltre che di paesaggi maestosi e duri. La mostra fa parte del progetto “Luzzati per Calvino” che Lele Luzzati Foundation ha pensato per questo prestigioso appuntamento. Grazie a questo progetto – curato da Sergio Noberini e Lele Luzzati Foundation – importanti opere di Luzzati sono esposte nelle mostre delle Scuderie del Quirinale e della Loggia degli Abati, che vedono dunque la partecipazione attiva della Fondazione dedicata al Maestro. Casa Luzzati progetta e propone inoltre un ciclo di laboratori dai disegni di Luzzati ispirati alle sue fiabe.
La mostra genovese si inserisce nel progetto delle celebrazioni del centenario insieme a Favoloso Calvino, esposizione curata da Mario Barenghi alle Scuderie del Quirinale a Roma, aperta al pubblico dal 13 ottobre 2023 al 4 febbraio 2024. L’esposizione romana è organizzata da Scuderie del Quirinale con la casa editrice Electa, in collaborazione con Regione Liguria e Comune di Genova con Fondazione Palazzo Ducale.
Alla pubblicazione dei cataloghi di entrambe le mostre si affianca la produzione editoriale
Electa nell’ambito del programma ufficiale delle celebrazioni del centenario della nascita di Calvino. In questa occasione la casa editrice ripropone un testo prezioso, ormai introvabile: Idem di Giulio Paolini, edito nella collana “Einaudi letteratura” nell’aprile 1975. La nuova edizione ospita una versione più ampia e inedita del testo di Calvino intitolato La squadratura. A questi titoli si aggiunge il catalogo-guida della mostra Favoloso Calvino, di Mario Barenghi, e il volume Calvino A-Z, a cura di Marco Belpoliti, per la collana Enciclopedie. Vi sono riunite 146 voci affidate a 56 autori che, in forma breve ma in modo estensivo, forniscono una mappa per entrare nel mondo-Calvino, nei suoi libri ma anche nei temi, nelle idee, nelle vicende della sua vita di scrittore.
«Dopo la grande presentazione della mostra su Calvino alle Scuderie del Quirinale che rinnova la collaborazione già instaurata l’anno scorso con Genova e Palazzo Ducale, siamo qui oggi per dare il calcio di inizio alla mostra Calvino cantafavole che racconta il rapporto di questo scrittore con la fiaba – dice Giovanni Toti, presidente e assessore alla Cultura della Regione -. In occasione del centenario della sua nascita, siamo di nuovo di fronte a una felice collaborazione che ci parla del Calvino visionario attraverso tante opere di artisti che hanno avuto a che fare con lui. Una celebrazione per un ligure illustre che si inserisce appieno all’interno di Genova Capitale Italiana del Libro 2023. Il percorso espositivo del Ducale prosegue quello delle Scuderie del Quirinale celebrando in particolare il suo lato immaginifico e fiabesco che tanta parte ha avuto nelle sue opere e il suo rapporto con una serie di artisti, in particolare con Emanuele Luzzati. Ne emerge un Calvino precursore dei tempi moderni che molto ha ancora da dirci in particolare sui guasti dei comportamenti umani. A partire dal suo ambientalismo e dai paesaggi che scompaiono sotto il cemento, dagli uomini spersi nelle grandi città alla ricerca di un albero, lo stesso su cui si è rifugiato Cosimo nel Barone Rampante. Un simbolo di libertà, quella stessa libertà del suo sguardo che si perde nel volo degli uccelli e negli amori estivi delle tartarughe. Una mostra che oltre a rendere omaggio a un protagonista del suo tempo rappresenta un’opportunità unica per tutti, estimatori e giovani per conoscere i personaggi e i paesaggi della Liguria a cui Calvino è stato molto legato».

«È un orgoglio per Genova accogliere la mostra dedicata a Italo Calvino – dichiara Marco Bucci, sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Genova -. Un tributo a uno dei più grandi scrittori italiani del ‘900 che nasce con l’intenzione di catturare la sua genialità e la sua visione attraverso le immagini. Una tappa che si inserisce nel viaggio di Genova Capitale del Libro 2023, progetto che abbiamo sostenuto e accolto con grande entusiasmo e convinzione e che coinvolge tutta la città. Calvino ha spesso parlato della letteratura come di un “cantiere aperto”, un luogo in cui le parole prendono vita e si trasformano in mondi interi. Una visione particolarmente vicina ai princìpi che governano Genova, territorio in continuo divenire, in grado di costruire progetti ambiziosi per proseguire a scrivere insieme la storia di ogni nostro cittadino. Sono certo che la mostra Calvino cantafavole darà un notevole impulso all’offerta culturale della nostra città.»
«Sono molti i motivi per i quali essere orgogliosi di questa mostra dedicata a Italo Calvino che viene inaugurata oggi – dice Beppe Costa, presidente del Ducale -. Do per scontato, anche se mi preme sottolinearlo, l’alto livello del progetto Calvino cantafavole e della sua realizzazione: come è ormai consuetudine, Palazzo Ducale propone appuntamenti
di qualità assoluta in grado di inserirsi da protagonisti nel panorama culturale nazionale. Questa mostra, organizzata per il centenario della nascita dello scrittore, fa parte del programma ufficiale delle Celebrazioni calviniane, coordinate dal Comitato istituito per l’occasione dal Ministero per la Cultura e presieduto da Giovanna Calvino. C’è poi l’aspetto delle collaborazioni: Fondazione per la Cultura è in dialogo con le più prestigiose istituzioni culturali italiane e, per questa esposizione, rinnova il rapporto privilegiato con le Scuderie del Quirinale. Un valore aggiunto cui si connettono i preziosi link con Casa Luzzati e Teatro della Tosse nel segno di una politica culturale che fa del lavoro di squadra e della “rete” un nostro tratto distintivo. Ultimo – ma non ultimo – vorrei porre l’accento sul tema centrale di questa mostra. Ad essere indagata è la poetica calviniana con una lente particolarmente stimolante, quella della fiaba che molto ha caratterizzato la produzione dello scrittore. Ebbene, sono più che mai convinto che abbiamo bisogno di guardare il mondo con uno sguardo che sappia cogliere la realtà sotto tutti gli aspetti, anche quello più legato all’immaginazione e al fantastico. Mi auguro che questa mostra apra porte e sia un’occasione di arricchimento per tutti»
«Da tre anni stiamo tentando di convertire l’esperienza artistica di Luzzati al Museo di Porta Siberia, nel nuovo polo di cultura Casa Luzzati, a Palazzo Ducale. Fortemente voluta dall’amministrazione comunale e dalla Lele Luzzati Foundation la “casa” (non “museo”) è una realtà dinamica, luogo e spazio di nuove sperimentazioni, attività didattiche e formative – spiega Sergio Noberini, direttore di Casa Luzzati -. Progettiamo esposizioni, curiamo volumi monografici sulla vasta opera del Maestro, organizziamo incontri, proiezioni, seminari. “Luzzati incontra Calvino” è la prossima straordinaria iniziativa. Si tratta di un allestimento di opere create per i libri, il teatro, i dischi, la grafica – fra cui molti inediti – con un omaggio a Virgilio Savona del Quartetto Cetra, ma anche ai temi cari allo scrittore: le città, i tarocchi, il teatro, la terra di Liguria e molti altri. Unitamente alla esposizione abbiamo previsto l’offerta di un calendario di attività didattiche, incontri, letture e proiezioni legate ai testi e alla figura dello scrittore».
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