Bassetti, 123 medici chiedono all’Ordine di sottoporre il professore a procedimento disciplinare


I medici elencano nella lettera una serie di «violazioni alle più elementari norme del Codice Deontologico, a partire dal primo paragrafo del giuramento per cui il medico deve esercitare la professione in autonomia di giudizio e responsabilità di comportamento»

I medici hanno scritto al presidente genovese dell’Ordine dei Medici, professor Luigi Bonsignore, chiedendo che vengano presi in esame i comportamenti del direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino. «Elenchiamo le violazioni alle più elementari norme del Codice Deontologico, a partire dal primo paragrafo del giuramento per cui il medico deve esercitare la professione in autonomia di giudizio e responsabilità di comportamento – si legge nella lettera scritta all’Ordine – contrastando ogni indebito condizionamento che limiti la libertà e l’indipendenza della professione e di curare ogni paziente con scrupolo ed impegno, senza discriminazione alcuna, promuovendo l’eliminazione di ogni forma di diseguaglianza nella tutela della salute».


Nel mirino dei suoi colleghi, il fatto che Bassetti abbia «offeso e denigrato illustri medici». Il professore è stato condannato per quanto detto a proposito del Premio Nobel Luc Montagnier durante un dibattito a Sutri, nel Viterbese, nel 2021. Aveva definito lo scienziato «un rincoglionito con problemi di demenza senile». Un’espressione reputata dal tribunale «offensiva e lesiva dell’onore e della reputazione del ricorrente, diretta a screditare il valore come persona». La frase del professore, aveva aggiunto il giudice, era diretta a denigrare Montagnier «non per le teorie sostenute in relazione ai vaccini, bensì per la sua condizione umana di anziano». Il biologo è morto nel 2022.
Nella richiesta di procedimento disciplinare dei 123 medici all’Ordine genovese, si legge l’accusa di «aver attaccato i colleghi che volevano informare i loro pazienti sui vantaggi e svantaggi della inoculazione definendoli cattivi maestri» e di aver «insultato i colleghi che in scienza e coscienza trattavano i loro pazienti con farmaci tradizionali (antinfiammatori, idrossiclorochina, cortisonici, eparina) poi rivelatesi estremamente efficaci alla pari di stregoni esaltando allo stesso tempo le linee guida ministeriali (paracetamolo e vigile attesa) violando il principio che obbliga un medico a non farsi condizionare dalla burocrazia o da conflitti d’interesse».
Per i firmatari della lettera a Bonsignore, Bassetti avrebbe «propagandato la sicurezza e l’efficacia di un farmaco tutt’ora in via di sperimentazione (BionTech-Pfizer e Moderna) e di aver «ha prestato la propria immagine per pubblicità non di natura sanitaria (Facile Ristrutturare) ledendo il decoro dovuto alla figura del medico»
Per aver scritto del fatto che Bassetti ha prestato la propria immagine (in verità per altre questioni rispetto alla richiesta dei medici firmatari dell’attuale richiesta all’Ordine; qui e qui gli articoli in questione) GenovaQuotidiana era stata querelata dal professore e difesa dall’avvocata Elena Fiorini. Il gip tribunale di Genova aveva archiviato la sua denuncia parlando di «verità dei fatti e continenza» dei nostri articoli. Nel dispositivo di archiviazione il gip aveva scritto «Si reputa dunque che fosse nel diritto del giornalista criticare le predette scelte e sollecitare le riflessioni dei lettori e che l’abbia fatto nel rispetto dei presupposti della verità dei fatti storici posti a fondamento della elaborazione critica, della continenza nell’esposizione, dell’interesse all’informazione dell’opinione pubblica».
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