Oggi a Genova 

Rogo del pullman in A12, lavori in dirittura. Migliora l’autista. Ora 2 km di coda in entrambe le direzioni

Cinquanta persone al lavoro tra tecnici e operai, 10 piattaforme elevatrici, 4 carrelloni, 3 mezzi per il lavaggio della volta e 10 furgoni. Entro oggi alle 14, nel tratto tra Recco e Nervi, potrà essere tecnicamente riaperta a due corsie verso Livorno senza più scambio di carreggiata. Ma il sequestro della Procura potrebbe cambiare i tempi. Il presidente Toti dona una bandiera della Regione all’autista coraggioso

Entro domani alle 14 l’autostrada A12 nel tratto interessato dall’incendio di un pullman tra Genova Recco e Nervi sarà riaperta a due corsie verso Livorno senza più scambio di carreggiata, entro domenica mattina sarà riaperta anche la seconda corsia verso Genova.

Autostrade per l’Italia ha messo in campo un’imponente spiegamento di uomini e mezzi per poter riaprire nel minor tempo possibile la galleria Monte Giugo sull’A12 tra Recco e Genova Nervi, danneggiata dall’incendio del bus che trasportava alcuni turisti.

I lavori di messa in sicurezza riguardano la pulizia della carreggiata autostradale, la rimozione degli impianti di galleria danneggiati, il disgaggio delle porzioni di calcestruzzo del rivestimento nella zona dove si è fermato il mezzo incendiato, la posa di reti in acciaio inox per circa 60 metri, lavaggio della volta, il ripristino della pavimentazione stradale e della segnaletica orizzontale e il ripristino in provvisorio degli impianti di galleria. Il personale lavora h24.

A impedire la riapertura, però, salvo novità, potrebbe essere il sequestro della galleria da parte della Procura nell’ambito delle indagini della Guardia di Finanza sul grave incidente.

Stamattina, in A7, coda tra Genova Aeroporto e Bivio A10/A7 Milano-Genova per traffico intenso (veicoli diretti ai traghetti). Coda di 1 km tra Bolzaneto e Busalla per riduzione di carreggiata.

La Direzione Sanitaria del Policlinico informa che l’autista del pullman andato a fuoco in A12 resterà ricoverato, a scopo precauzionale, nella Terapia Intensiva Cardiologica diretta dal professor Italo Porto. Le sue condizioni sono in miglioramento. Ieri ha ricevuto la visita del Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti e dell’assessore Regionale all’Sanità, Angelo Gratarola. È stata dimessa la donna di 61 anni che era stata trattenuta precauzionalmente sotto monitoraggio presso le salette del Pronto Soccorso.

«Con la visita all’Ospedale San Martino a Salvatore ho voluto rendere omaggio a una persona che ha dimostrato un coraggio e un’intraprendenza fuori dal comune. Se non fosse stato per la prontezza di spirito dell’autista ora non saremmo così sorridenti davanti a un incidente che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche e che si è invece ridotto a una brutta avventura nel ricordo di chi l’ha vissuta, oltre ovviamente al disagio sulla rete autostradale che stanno cercando di risolvere il più velocemente possibile. Per questo ci sembrava opportuno consegnargli la bandiera di Regione Liguria come gesto di stima, augurandoci che torni presto a trovarci. Salvatore mi ha raccontato la paura e la concitazione del momento, spiegando che ha ritenuto assolutamente normale dare prima di tutto un aiuto alle persone che erano a bordo, mettendosi in salvo per ultimo. Un bell’esempio di responsabilità, un comportamento eroico». Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in visita, insieme all’assessore alla Sanità Angelo Gratarola, all’Ospedale San Martino a Salvatore Todaro, autista del pullman che è andato in fiamme domenica 9 luglio in una galleria dell’A12 e ora ricoverato nel reparto di Terapia intensiva cardiologica dell’Ospedale San Martino.

«Il paziente ha corso un elevato rischio nell’entrare ed uscire dalla galleria completamente invasa dal fumo – ha aggiunto l’assessore Gratarola – ne prova il fatto che, di tutte le persone coinvolte nell’incidente, è stato quello che ha maggiormente avuto segni o evidenza di inalazione prolungata di fumo e polveri. Per questo motivo sono state necessarie due sedute di camera iperbarica per riportare i valori della carbossiemoglobina nella norma. Le condizioni di Salvatore ora appaiono buone e, seppur ancora provato dall’evento, è apparso estremamente lucido rispetto al suo comportamento. Ritengo che comportamenti come il suo non siano frutto dell’istinto ma di un’educazione e di una sensibilità che non tutte le persone hanno. Essere consci di rischiare la propria vita per mettere in salvo quella degli altri non è comportamento così comune».

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