Tursi vieta la riunione del Municipio Centro Ovest sotto Palazzo San Giorgio. L’assemblea diventa presidio di protesta


Il consiglio monotematico, fissato per le 16, è stato vietato da Tursi perché fuori dal territorio municipale (Palazzo San Giorgio è nel territorio del Centro Est). La Lega: «Qualcuno deve spiegare al Pd che far rispettare le regole non significa essere dei dittatori». I progressisti: «Diverse riunioni di consiglio comunale si sono tenute fuori dal territorio dei Municipi, l’Amministrazione non li ha vietati e a una ha partecipato persino Bucci». La Rete Genovese di comitati e associazioni: «Ancora una volta il Comune non perde occasione per dare prova della sua totale mancanza di ascolto della voce dei cittadini. Invitiamo i cittadini a presenziare in massa oggi pomeriggio»


«Dopo giorni di pressioni, si è arrivati al punto di negare al Municipio II Centro Ovest il personale per svolgere un regolare Consiglio monotematico sotto Palazzo San Giorgio – fanno sapere Movimento 5 Stelle Genova, Partito Democratico, Genova Civica e Lista RossoVerde, maggioranza del Municipio -. Da mesi le forze politiche progressiste cittadine, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Lista RossoVerde e Genova Civica, sono impegnate al fianco della cittadinanza per evitare che a Ponte Somalia, a pochi metri dall’abitato di San Pier d’Arena trovi collocazione un’area di oltre 70.000 mq dedicata ai depositi chimici. Abbiamo ritenuto che la seduta di un Consiglio Municipale democraticamente eletto dai cittadini potesse essere uno strumento per confrontarsi e discutere del tema. Purtroppo, il timore del confronto e la voglia di questa amministrazione di centrodestra di favorire gli interessi privati a discapito della cittadinanza si è ancora una volta palesato plasticamente. Inutili sono stati i tentativi in questi giorni, tramite il presidente Michele Colnaghi, di ricordare le precedenti occasioni in cui sedute dei consigli municipali monotematiche si sono svolte fuori del territorio di appartenenza. Sedute alle quali partecipò anche l’allora candidato sindaco Bucci (Consiglio monotematico del 2017 in via Roma) o Consigli proprio nel luogo in cui oggi ci viene vietato di riunirsi (2011)».


«Crediamo che la parte politica che ha fatto enormi pressioni sugli uffici dovrebbe trovare il coraggio di uscire allo scoperto e ammettere chiaramente l’intenzione di voler impedire ai Municipi di un colore politico opposto di adempiere al loro mandato. Noi oggi saremo comunque presenti sotto Palazzo San Giorgio dalle ore 16:00 per rivendicare un diritto, perché lo riteniamo giusto e perché noi rappresentiamo la cittadinanza e non qualche ricco amico imprenditore».
«Come Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Lista RossoVerde e Genova Civica, ancora una volta ribadiamo che il necessario spostamento dei depositi chimici dall’abitato di Multedo non può rappresentare la condanna di un altro quartiere. Che non si possono perdere 60.000 ore di lavoro in porto per una scelta scellerata. Esprimiamo nuovamente la nostra contrarietà al posizionamento di 75 serbatoi di materiali infiammabili, tossici e nocivi a pochi metri dall’abitato di San Pier d’Arena. Ribadiamo, infine, che non ci piegheremo a questo Sindaco/Padrone” concludono i partiti in maggioranza nel Centro Ovest e all’opposizione in Comune.
«Qualcuno deve spiegare al Pd che far rispettare le regole non significa essere dei dittatori. Il Comune ha ritenuto a ragione “non ammissibile” la convocazione di un Consiglio municipale da tenersi davanti a Palazzo San Giorgio, perché le sedute, da regolamento, possono svolgersi di norma solo “nella sede del Municipio o in altra sede nell’ambito del territorio municipale” – scrive la Lega del Municipio Centro Ovest in una nota -. Il presidente del Municipio Colnaghi, invece, piuttosto che seguire norme, come gli impone il ruolo istituzionale che rappresenta, facendo mera politica da strada, ha pensato bene di agitare le folle divulgando la lettera di convocazione del Consiglio municipale da tenersi ‘in piazza’ prima via Facebook, e poi ufficialmente ai singoli consiglieri, forzando la mano, e senza neppure passare da una conferenza dei capigruppo. Dulcis in fundo, si è dichiarato in disaccordo con quanto espresso dagli uffici del Comune dicendo che andrà comunque sotto Palazzo San Giorgio. Colnaghi dimostra così la sua sola volontà politica e non certo un interesse per il territorio. Da cittadini di Sampierdarena che hanno a cuore la situazione, non vogliamo che la questione dello spostamento dei Depositi sia trasformata in bagarre».
«Siamo vicini ai lavoratori e non appoggiamo l’opzione zero sostenuta dalla sinistra – prosegue il Carroccio del Centro Ovest -. Il sindaco Bucci, proprio per scongiurare i licenziamenti dei 300 lavoratori diretti e indiretti, è riuscito, attraverso il decreto Genova, ad avere quei milioni necessari per garantire ancor maggior sicurezza sul probabile trasferimento, ricordando che l’ultima parola spetta ad Autorità portuale e Ministero. Ribadiamo che se i depositi dovessero venire nel nostro municipio, dovranno essere garantiti indennizzi di carattere compensativo da investire sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie in tutto il nostro quartiere».
La “Rete Genovese” di comitati e associazioni «esprime la sua assoluta disapprovazione riguardo al comportamento inaccettabile assunto dall’amminstrazione comunale che ha ritenuto inammissibile la convocazione del Consiglio Municipale del Centro Ovest previsto per oggi davanti al Palazzo San Giorgio, relativo alla questione dei depositi chimici, perché fuori dal perimetro del Municipio, mentre in passato ciò era già accaduto, come per esempio nel 2017 quando lo stesso Municipio Centro Ovest aveva tenuto un Consiglio Municipale davanti alla Prefettura alla presenza dell’allora candidato sindaco Marco Bucci – recita una nota della Rete -. Ancora una volta il Comune non perde occasione per dare prova della sua totale mancanza di ascolto della voce dei cittadini, tentando di fermare il dissenso con ogni mezzo e a tutti i livelli. Ma noi non ci lasciamo intimidire e confermiamo la nostra presenza oggi alle ore 16 davanti al Palazzo San Giorgio, invitando la cittadinanza a partecipare in massa all’evento. Saremo presenti anche alla manifestazione delle ore 18 in piazza Romagnosi per contrastare la realizzazione dello skymetro in Val Bisagno, considerate le criticità del progetto e la mancata valutazione delle alternative possibili».
Aderiscono alla Rete Genovese:
Comitato Giardini Malinverni
Comitato Officine Sampierdarenesi
Comitato di Via Vecchia e Strade Limitrofe
Comitato contro la cementificazione di Terralba
OpposizioneSkymetro – Valbisagno Sostenibile
Comitato con i piedi per terra
Comitato Difesa del Parco dei Forti e delle Mura di Genova
Comitato Valpolcevera Resistente San Quirico Comitato Porto Aperto
Comitato SìTram Genova
Comitato Nervi 2022 no ZTL
Comitato spontaneo Trasta Fegino
Comitato liberi cittadini di Certosa
Comitato sotto il ponte
Comitato Cittadini Banchelle
Comitato Vie Ardoino e Landi Comitato
Donne di Cornigliano
Comitato Tutela Ambientale Genova
Circolo Nuova Ecologia
Circolo San Bernardo
Associazione Amici di Ponte Carrega
Associazione Mobilita Genova – MobiGe
Rete Cittadina “Insieme per la Salute di Tutti”
Italia Nostra Onlus
ISDE Medici per l’ambiente
Medicina Democratica movimento di lotta per la salute
Associazione Quelli del Ponte Morandi
Movimento indipendente dei Cittadini per Carignano
NO alla cementificazione di Nervi
WWF Genova Città Metropolitana
Coordinamento Ligure per la gestione corretta dei rifiuti Società della Cura
AMA Associazione Abitanti Maddalena
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