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Monitoraggio “In-Heritage” della conservazione dei palazzi storici, ecco come stanno tre palazzi dei rolli genovesi

L’inquinamento, il previsto innalzamento delle temperature e l’aumento della frequenza delle ondate di calore contribuiscono all’accelerazione del naturale degrado delle strutture e dei materiali di costruzione del patrimonio architettonico. Il progetto, i cui risultati sono stati presentati stamattina, ha riguardato Palazzo Tursi, Palazzo Rosso e Palazzo Spinola di Pellicceria

Il Comune di Genova, attraverso l’Action Plan Genova 2050, risponde alla sfida posta dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite individuando soluzioni innovative per la tutela del patrimonio UNESCO rispetto ad effetti ambientali e cambiamento climatico.

Grazie al progetto SME4SMARTCITIES sono stati avviati lo sviluppo e la sperimentazione della piattaforma IN-HERITAGE per la condivisione della conoscenza e il supporto decisionale sullo stato conservativo del patrimonio culturale tramite “digital twin”.

Nell’ambito del Sito UNESCO dei Rolli, che coinvolge Palazzo Tursi, Palazzo Reale e Palazzo Spinola Di Pellicceria, IN-HERITAGE realizza e condivide modelli digitali delle facciate degli edifici di interesse culturale per studiare gli effetti del cambiamento climatico e dell’inquinamento.
In questo contesto IN-HERITAGE rileva in continuo informazioni dettagliate sulle condizioni di degrado delle facciate dei Palazzi grazie all’impiego di nuove tecnologie per il monitoraggio meteo e della qualità dell’aria presente in atmosfera nei contesti urbani come prodotto di sorgenti emissive quali traffico veicolare e combustione di biomassa, ed è riconosciuto come il principale responsabile del fenomeno di annerimento delle superfici (soiling/blackening) che interessa costruzioni e monumenti esposti all’aria ambiente.

L’attività di monitoraggio è iniziata nel mese di dicembre 2022 con una campagna preliminare per lo studio dell’esposizione del patrimonio culturale ad agenti inquinanti, quali appunto il Black Carbon.

A tale scopo è stato installato in prossimità della facciata principale di Palazzo Tursi un campionatore sequenziale.

I risultati della campagna di monitoraggio e delle analisi di laboratorio eseguite sui campioni di particolato raccolti evidenziano valori compatibili con un contesto urbano, sottolineando la necessità di conoscere e monitorare questo importante inquinante per preservare il patrimonio culturale e individuarne le cause di degrado.

Nel corso del progetto vengono raccolti e analizzati dati di qualità dell’aria misurati da due sensori installati presso Palazzo Tursi e Palazzo Reale.

Il livello di inquinamento atmosferico viene espresso attraverso il CAQI, l’Indice europeo di Qualità dell’Aria; il valore assunto dall’indicatore dipende dalla quantità di particolato atmosferico e di altri inquinanti gassosi rilevati dai sensori.

Oltre all’impatto delle sostanze inquinanti, agenti atmosferici, sbalzi di temperatura e infiltrazioni di acqua possono causare il deterioramento dei materiali da costruzione sulle pareti esterne degli edifici.

Anche la pioggia può influire sullo stato di conservazione essendo la principale causa di infiltrazioni. Smart Rainfall System (SRS), è la tecnologia per il monitoraggio delle precipitazioni che fa un uso innovativo delle antenne paraboliche satellitari.

L’analisi delle immagini prodotte dai sistemi di monitoraggio remoto satellitare permette di rilevare la diffusione degli inquinanti nel tempo e il calcolo di mappe della qualità dell’aria su tutta la città di Genova.
I satelliti, infatti, osservano il nostro pianeta dallo spazio e possono fornire una grande quantità di dati sui processi ambientali del nostro pianeta.
Uno di essi è il satellite della missione Sentinel-5P, lanciato nello spazio per misurare vari parametri atmosferici nell’ambito di Copernicus, il programma di l’osservazione della Terra dell’Unione Europea.

l monitoraggio dei degradi effettuato da IN-HERITAGE, utilizzando le più moderne tecnologie di rilievo, fa uso di modelli digitali delle facciate, composti da ortofoto (a sinistra) e da mappature del degrado (a destra).
L’ortofoto è una composizione di fotogrammi rettificati digitalmente e georiferiti in modo da ottenere un immagine di insieme di altissima qualità e perfettamente misurabile.
Il Laser Scanner è uno strumento in grado di misurare ad altissima velocità la posizione di migliaia di punti, ricostruendo uno scenario in tre dimensioni sottoforma di nuvola di punti.

Il degrado è la modificazione di un materiale che comporta un peggioramento delle sue caratteristiche sotto il profilo conservativo.

Le analisi condotte sulla facciata principale di Palazzo Tursi hanno evidenziato uno stato di conservazione complessivamente discreto ancorché siano stati individuati alcuni alert puntuali.


In particolare, è stata rilevata la presenza di depositi assimilabili a crosta nera in prossimità delle parti architettoniche al di sotto degli aggetti, dovuta all’azione combinata di inquinamento atmosferico pulviscolare e piogge acide e la cui evoluzione può determinare la perdita di alcune parti di materiale. È altresì presente la degradazione differenziale, il dilavamento e qualche fratturazione non preoccupante delle lastre.

Le analisi condotte sulla facciata principale di Palazzo Reale hanno evidenziato uno stato di conservazione complessivamente discreto salvo alcune porzioni che sono interessate dalla percolazione di acque non opportunamente canalizzate sul terrazzo posto in sommità. Sono pertanto presenti nella fascia sotto al terrazzo, patine biologiche, efflorescenze, distacchi e lacune. Nelle porzioni dei balaustrini sottostanti agli aggetti, laddove non scorre l’acqua meteorica, sono invece presenti apparati complessi assimilabili a croste nere.

Le analisi condotte sulla facciata principale di Palazzo Spinola di Pellicceria hanno evidenziato uno stato di conservazione complessivamente buono.

Si rileva la presenza di pulviscolo sotto forma di deposito nelle parti architettoniche decorative protette dagli aggetti. Laddove gli aggetti sono esposti alla pioggia diretta i depositi sono alternati al fenomeno del dilavamento.

Monitorare lo stato di conservazione dei beni architettonici attraverso una tecnologia sostenibile, non invasiva e replicabile: è lo scopo di In-Heritage, un progetto d’innovazione realizzato dalle aziende genovesi Artys e PM_Ten e dal partner spagnolo Hopu, e cofinanziato dal progetto europeo Sme4SmartCities – Programma Eni Cbc Med (di cui Filse è il partner italiano), i cui primi risultati sono stati presentati a Palazzo Tursi nell’ambito dell’edizione primaverile dei Rolli Days 2023.

«Siamo molto soddisfatti dei risultati del progetto Sme4SmartCities – afferma Maria Nives Riggio, vice direttore di Filse, la finanziaria regionale – In-Heritage è una delle collaborazioni di successo nate dal network internazionale di imprese creato dal progetto. Sono sette le imprese liguri, finanziate in cordate internazionali, che hanno partecipato alla “co-creazione” di soluzioni innovative per Genova, Malaga, Murcia, Tel Aviv e Palestina. Artys è il capofila di una delle due soluzioni pilota sviluppate a Genova, cofinanziate con 30.000 euro a fondo perduto. Per il successo dell’iniziativa è stato determinante il link tra il livello internazionale e le istituzioni locali, grazie alla collaborazione di Filse con il Comune di Genova, partner associato di Sme4SmartCities, che ha individuato le due sfide prioritarie per la nostra città».

Una collocazione ed una tempistica non certo casuali, poiché l’osservazione condotta da In-Heritage interessa il sito Unesco dei Rolli e coinvolge lo stesso Palazzo Tursi, Palazzo Reale e Palazzo Spinola di Pellicceria: «Su questi edifici – spiega Alessandro Delucchi, ceo di Artys – dallo scorso mese di dicembre è stata avviata la sperimentazione del progetto In-Heritage per la realizzazione di una piattaforma di condivisione di modelli digitali delle facciate ricostruite attraverso le più moderne tecnologie di rilievo, come ortofoto e mappature del degrado tramite laser scanner, per studiare gli effetti del cambiamento climatico e dell’inquinamento sullo stato di conservazione dei beni». Per questo le rilevazioni sono completate e integrate da un’altra tecnologia brevettata da Artys, lo Smart Rainfall System che, analizzando le interferenze causate dalle piogge al segnale satellitare ricevuto dalle comuni antenne paraboliche, restituisce una mappatura delle precipitazioni particolarmente accurata e aggiornata in tempo reale.

«Per rilevare la diffusione degli inquinanti nel tempo e per elaborare mappe della qualità dell’aria su tutta la città di Genova – aggiunge Matteo Colli, cto Artys – abbiamo utilizzato le immagini prodotte dai sistemi di monitoraggio remoto satellitare. È stata anche valutata l’esposizione degli edifici al black carbon, una delle componenti dell’aerosol carbonioso causato dalle emissioni del traffico veicolare e dalla combustione di biomassa, riconosciuto come il principale responsabile del fenomeno di annerimento delle superfici».

I rilievi eseguiti a Palazzo Reale e Palazzo Spinola di Pellicceria sono stati effettuati nell’ambito di un progetto più ampio a cura degli Istituti museali che porterà alla creazione di un sistema di gestione, conservazione e manutenzione delle strutture.

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