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Valletta San Pietro, donna cade su passerella di legno. L’intera area tra Cornigliano e Coronata (12 ettari) chiusa dai Vvf

I Vigili del fuoco hanno trovato non solo la passerella ammalorata, ma una diffusa incuria e molte altre strutture del “parco dimenticato” in condizioni critiche per la sicurezza dei fruitori e non hanno potuto che chiudere tutto

Cronaca di un disastro annunciato a Valletta San Pietro, il più grande parco pubblico boschivo naturale della città (misura circa 12 ettari) e sale fino a Coronata aprendosi panoramicamente. «La parte mediana è boschiva mentre quella inferiore, dove sorgeva la fabbrica Dufour, ospita aree ludico sportive – si legge sul sito della Pro Loco di Cornigliano -. Un’arena per spettacoli è ospitata dove un tempo si trovava la peschiera di villa Doria Dufour. Nella parte più a nord sono presenti diversi orti urbani».

Oggi i Vigili del fuoco sono intervenuti e di fronte alle condizioni dell’area e ai molti pericoli a cui esponeva i frequentatori, hanno chiuso tutto. Sul posto sono arrivati anche gli uomini della Polizia locale e quelli di Aster per chiudere ogni accesso, e sono parecchi. Esiste ora la complicazione di gestire tutte le persone che hanno in regolare assegnazione gli orti sociali urbani (il Municipio si sta occupando di avvisarli) e del gattile, anche quelli regolare, che al momento ospita una trentina di felini, non ricollocabile su due piedi. I volontari del gattile saranno fatti accedere dalla Polizia locale tramite un accesso vicino al luogo dove sorge la struttura in attesa della ricollocazione.

Il parco è chiuso anche ai bimbi de “L’asilo nel bosco”, situato vicino all’area verde.

Sono in corso ulteriori accertamenti perché pare che l’area verde dovesse essere già interdetta al pubblico o comunque interessata da limitazioni all’accesso.

Il parco, che dovrebbe essere recuperato idrogeologicamente con fondi Pnrr, versa oggi in in uno stato di totale degrado. Ci sono alberi secolari, una fauna variegata, ma anche degrado ovunque. Potrebbe essere il polmone verde della zona, ma è un luogo abbandonato e, secondo i Vigili del fuoco (che per quello lo hanno chiuso, anche molto pericoloso. Diversi anni fa doveva essere recuperato col progetto Urban, poi non portato completamente a termine. Il selciato è impraticabile, i giochi per i bimbi sono stati bruciati, l’impianto di illuminazione, quello idraulico e quello anti incendio non sono mai stati attivati, le strutture di legno si sono abbattute nel tempo e giacciono abbandonate, gli angoli più nascosti sono vespasiani. Una volta lungo il percorso del viale principale c’era un percorso ginnico attrezzato, c’erano tavoli e panchine con aree ricreative, realizzati proprio col progetto Urban, oggi ci sono solo strutture in legno distrutte, erbacce, spazzatura. Qualche volontario ha tentato di ripristinare il ponticello in legno e dei vandali gli hanno dato fuoco.

Esiste anche un attivo comitato Rio San Pietro (qui il gruppo Facebook dove potete trovare molte foto delle condizioni in cui versa il parco), che recentemente si è schierato con molto altri comitati della zona contro la realizzazione del Museo dell’Acciaio a Villa Serra e che chiede incessantemente il recupero di Valletta San Pietro.

La foto in copertina viene proprio dalla pagina del gruppo.

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