Il naturalista: «L’Appennino ligure alle spalle di Genova è la zona a più alta densità di lupi in Italia»


Lo sostiene Ugo De Cresi, che aggiunge: «Non fanno danni. È ormai noto a tutti che i lupi possano transitare vicino alle case o in nuclei abitati senza per questo rappresentare un pericolo per la sicurezza umana». È incominciata la stagione della riproduzione ed è importantissimo non disturbarli

Secondo il naturalista; «Con 26 esemplari suddivisi in 6 famiglie l’area dell’ Appennino ligure della provincia genovese è la zona a più alta densità di lupi d’Italia. E non fanno danni – scrive sulla propria bacheca Facebook -. Consultando i dati di Regione Liguria sugli indennizzi agli allevatori (meritevoli di aver compreso come affrontare il fenomeno) la percentuale è minima, anche rispetto ai danni liquidati per altre specie come cinghiali e caprioli. Del tutto assente anche il fenomeno riportato da zone come il Piacentino di interazioni tra lupi e cani. E fu lo stesso consulente della Regione a metterci in guardia dalle false notizie smentendo direttamente l’articolo/notizia che riportava che sulle alture di ronco Scrivia vennero predati due cani dai lupi».

Questo il censimento di De Cresi: «L’area presa in considerazione è di 116,86 km2 con un perimetro di 53,12 km2. Le famiglie di lupi (dati aggiornati al 26 febbraio 2023) sono così distinte:
1- Joe Black Vallescrivia (3 esemplari).
2- I Grigi Vallescrivia -ValSeminella- area Crocefieschi e Proventino (4 esemplari).
3- I Pentemina – confine Torriglia-Montoggio-ValPentemina (5 esemplari).
4- I VVB – I ValVobbia-ValBrevenna (4 esemplari).
5- I Vultaggi confine Molini di Fraconalto-Vallebarca-Pinceto Borlasca (6 esemplari).
6- Il Polcevera -area Campomorone-Mignanego-Giovi-Gualdrà-(4 esemplari)».
«In questo momento i lupi sono in riproduzione – prosegue il naturalista -. La coppia alpha si apparta durante l’estro della femmina (circa 7/10 giorni) e dopo circa 65 giorni di gestazione i cuccioli vedranno la luce tra inizio/metà maggio e inizio giugno a seconda della latitudine. Nascono sordi, ciechi e indifesi con un peso di circa mezzo chilogrammo. Da questo momento fino agli inizi di maggio ogni anno riduciamo quasi fino (in alcune zone) ad interrompere del tutto le nostre attività di osservazione sui lupi per non disturbarli durante questo delicatissimo periodo. Nelle aeree sopra descritte il rapporto uomo/lupo lo considero ottimo, con le dovute eccezioni. Una sempre maggiore espressione del tessuto sociale tende a privilegiare una informazione multipla sui lupi facendo attenzione ai messaggi di allarmismo fini a se stessi. È ormai noto a tutti che i lupi possano transitare vicino alle case o in nuclei abitati senza per questo rappresentare un pericolo per la sicurezza umana. Come già precisato numerose volte saremo i primi ad avvisare i nostri concittadini di pericoli in tal senso. Periodicamente teniamo delle serate con cui ci confrontiamo apertamente alla possibilità di perseguire un percorso di crescita comune. Da anni in moltissime zone dove vengono segnalati lupi ci mettiamo a disposizione con le fototrappole e l’esperienza/conoscenza del territorio. Sempre completamente in forma gratuita».
In copertina: foto d’archivio
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.