Fornace del 300 d.C. negli scavi della metropolitana tra Brin e via Canepari. Stop dei lavori per il recupero

Al momento, sul posto è al lavoro la Soprintendenza per preservare il manufatto. Secondo l’assessore Campora non si verificherà l’allungamento dei tempi del cantiere e la stazione di Canepari sarà pronta entro il 2024 come era previsto
All’epoca, la zona in cui, incassato in un edificio coevo, è stato realizzato il manufatto era molto lontana da quello che era Genova: persino le Vigne e Pré erano fuori dal perimetro.
L’insediamento in Valpolcevera venuto alla luce durante gli scavi della metropolitana, come sempre accadeva, era prossimo all’acqua, in questo caso al fiume. L’assessore Campora, a margine di un convegno su altro tema, ha prima parlato di fornace (che è un forno per laterizi e materiale edile), poi di «piano di cottura». Non è stato possibile approfondire con la Soprintendenza perché il responsabile ha rifiutato non solo di fornire dettagli, ma anche di chiarire cosa sia in realtà il manufatto, annunciando che ci sarà una conferenza stampa, nonostante la notizia sia stata fatta circolare già oggi e addirittura sia stata pubblicata molto sommariamente e con qualche foto sulla pagina social del Comune.







Da nessuna parte è possibile ottenere elementi utili a capire se si tratti del “piano di cottura” (praticamente un rudimentale ronfò) di cui ha parlato Campora o di una fornace (che è ben altra cosa: una costruzione muraria finalizzata alla cottura di materiali da costruzione, come calcari, argille e gesso, attorno alla quale potrebbe esserci un intero insediamento) e quindi non ci è consentito fornire una informazione corretta ai lettori. L’unica cosa certa è che i lavori si sono fermati per l’intervento di tutela del reperto.
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