Inflazione in retromarcia, recessione confermata. Genova in crisi nera
Inflazione tendenziale (sui 13 mesi) pari a -0,1%, inflazione congiunturale (ottobre su settembre) pari a -0,5%. Siamo di nuovo in piena recessione. La crisi dei consumi, dovuta alla situazione economica della città, con troppi disoccupati e inoccupati e troppi pensionati a basso reddito rispetto pesa come un macigno. I consumi sono al palo e, terminata l’alta stagione turistica, a tenere su le statistiche non restano nemmeno i prezzi degli alberghi. Genova nel profondo della crisi, ma l’Italia non sta meglio.
L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività con tabacchi risulta in diminuzione rispetto al mese precedente (-0,5%). Il valore dell’indice rispetto a ottobre 2015 è pari a -0,1%. Lo rende noto la Direzione Statistica del Comune in base alla rilevazione svolta a Genova nel mese di ottobre 2016.
Su base nazionale, a ottobre, secondo le stime preliminari, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettivita’ (Nic), al lordo dei tabacchi, non varia su base mensile e registra una diminuzione dello 0,1% rispetto a ottobre 2015 (era +0,1% a settembre). Insomma, un risultato non molto migliore di quello genovese, soprattutto per quanto riguarda l’inflazione tendenziale (sui 12 mesi) che testimonia che la crisi, che a Genova si sente fortissima, non risparmia comunque l’Italia intera. Ben diversa la situazione europea. L’inflazione nell’eurozona è infatti stimata da Eurostar in rialzo, allo 0,5%, a ottobre, contro lo 0,4% di settembre. I servizi hanno il tasso più alto di crescita (1,1% tendenziale), seguiti da alimentari, alcol e tabacco (0,4% da 0,7%), beni industriali non energetici (0,3%, stabili) ed energia (-0,9% rispetto a -3% di settembre).
A Genova, rispetto al mese precedente la variazione congiunturale dei beni risulta in aumento (+0,3%). Il valore tendenziale è negativo e pari a -0,5%. I servizi registrano una diminuzione su base mensile (-1,3%) e si attestano, su base annuale, ad un valore pari a +0,2%.
Nel mese di ottobre la variazione dei prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza*, a livello congiunturale, risulta in lieve aumento (+0,1%); il valore tendenziale è pari a -0,2%. I prodotti a media frequenza di acquisto, a livello mensile, registrano una variazione negativa (-1,2%); risulta negativo anche il valore tendenziale (-0,3%). La variazione dei prodotti a bassa frequenza di acquisto, rispetto al mese precedente, risulta in lieve aumento (+0,1%); su base annua si registra un valore pari a +0,6%.
L’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, risulta in diminuzione su base mensile (-0,7%) mentre su base annua si attesta a +0,3%.
La divisione di prodotto Prodotti alimentari e bevande analcoliche (0,0) è sostanzialmente invariata. Si registrano comunque in aumento: pane e cereali, oli e grassi, frutta, vegetali, zucchero, confetture, miele, cioccolato e dolciumi, caffè, tè e cacao.
In diminuzione: carni, pesci e prodotti ittici, acque minerali, bevande analcoliche, succhi di frutta e verdura.
La divisione di prodotto Bevande alcoliche e tabacchi (0,0) è sostanzialmente invariata. Si registrano comunque in aumento: vini.
In diminuzione: alcolici, birre.
La divisione di prodotto Abbigliamento e calzature (+1,0) registra in aumento: indumenti, altri articoli d’abbigliamento e accessori per l’abbigliamento, scarpe ed altre calzature.
In diminuzione: servizi di lavanderia, riparazione e noleggio abiti.
La divisione di prodotto Abitazione, acqua, elettricità, combustibili (+0,6) registra in aumento: affitti reali per l’abitazione principale, altri servizi per l’abitazione n.a.c., gas, gasolio per riscaldamento.
In diminuzione: prodotti per la riparazione e la manutenzione della casa, energia elettrica.
La divisione di prodotto Mobili, articoli e servizi per la casa (+0,1) registra in aumento: mobili e arredi, articoli tessili per la casa, grandi apparecchi domestici elettrici e non, cristalleria, stoviglie e utensili domestici.
In diminuzione: beni non durevoli per la casa.
La divisione di prodotto Servizi sanitari e spese per la salute (0,0) è sostanzialmente invariata.
La divisione di prodotto Trasporti (-0,6) registra in diminuzione: trasporto passeggeri su rotaia, trasporto aereo passeggeri.
In aumento: biciclette, carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati, trasporto marittimo e per vie d’acqua in- terne.
La divisione di prodotto Comunicazioni (-0,2) registra comunque in diminuzione: apparecchi telefonici e telefax.
La divisione di prodotto Ricreazione, spettacoli e cultura (-0,3) registra in diminuzione: apparecchi di ricezione, registrazione e riproduzione di suoni e immagini, apparecchi per il trattamento dell’informazione, articoli per il giardinaggio, piante e fiori, animali domestici e relativi prodotti, servizi ricreativi e sportivi, pacchetti vacanza.
In aumento: apparecchi fotografici e cinematografici e strumenti ottici, supporti di registrazione, beni durevoli per ricreazione all’aperto, giochi, giocattoli e hobby, articoli sportivi, per campeggio e attività ricreative all’aperto, servizi veterinari e altri servizi per animali domestici, libri, articoli di cartoleria e materiale da disegno.
La divisione di prodotto Istruzione (0,0) è sostanzialmente invariata.
La divisione di prodotto Servizi ricettivi e di ristorazione (-4,2) registra in diminuzione: servizi di alloggio.
In aumento: ristoranti, bar e simili.
La divisione di prodotto Altri beni e servizi (0,0) è sostanzialmente invariata. Si registrano comunque in aumento: servizi di parrucchiere e trattamenti di bellezza, altri servizi n.a.c.
In diminuzione: altri effetti personali, assistenza sociale.
NOTE:
*I prodotti ad alta frequenza di acquisto includono, oltre ai generi alimentari, le bevande alcoliche e analcoliche, i tabacchi, le spese per l’affitto, i beni non durevoli per la casa, i servizi per la pulizia e manutenzione della casa, i carburanti, i trasporti ur- bani, i giornali e i periodici, i servizi di ristorazione, le spese di assistenza. I prodotti a media frequenza di acquisto compren- dono, tra gli altri, le spese di abbigliamento, le tariffe elettriche e quelle relative all’acqua potabile e lo smaltimento dei rifiuti, i medicinali, i servizi medici e quelli dentistici, i trasporti stradali, ferroviari, marittimi ed aerei, i servizi postali e telefonici, i servizi ricreativi e culturali, i pacchetti vacanza, i libri, gli alberghi e gli altri servizi di alloggio. I prodotti a bassa frequenza di acquisto comprendono gli elettrodomestici, i servizi ospedalieri, l’acquisto dei mezzi di trasporto, i servizi di trasloco, gli appa- recchi audiovisivi, fotografici ed informatici, gli articoli sportivi. Inflazione di fondo: indice dei prezzi al consumo Nic con esclu- sione dei beni alimentari non lavorati e dei beni energetici.
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