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Maddalena, arriva un regolamento per cene in strada e iniziative “on the road”

Il progetto si chiama “Dare un posto al disordine”, è promosso dall’assessorato Legalità e diritti e alla sua realizzazione collaboreranno Arci e altre associazioni

via della maddalena

Le cene in strada degli abitanti, ma anche la possibilità di scendere in piazza a ricamare, fare la maglia, dipingere: attività che oggi, a norma di regolamento, non si potrebbero fare (i privati non hanno titolo per chiedere l’occupazione suolo), ma che presto saranno concesse e regolamentate. Succederà alla Maddalena, dove le cene in piazza per occupare il territorio in maniera attiva e positiva sono diverse. Da qualche tempo, inoltre, ogni venerdì una donna cucina e ricama e un uomo dipinge o disegna in vico Rosa. Tra poco, chiunque potrà iscriversi a un progetto che produrrà una programmazione mensile che dovrà essere pensata nelle aree designate dall’amministrazione (tra queste gli slarghi di via della Maddalena, vico Rosa, vico Mele, piazza Cernia) dopo che la polizia municipale avrà determinato in quali aree non si arrecherà disturbo impedendo ad ambulanze e mezzi di soccorso di transitare. <Il regolamento è in preparazione – dice Stefano Kovac, presidente di Arci – e il Municipio è d’accordo. Già oggi c’è un po’ di movimento ma, tecnicamente, non si potrebbe occupare il suolo pubblico. Noi segnaleremo all’ufficio comunale il calendario inserendo tutti coloro che chiederanno di organizzare un momento conviviale tra i residenti oppure di scendere in strada a effettuare le attività più diverse>. Insomma, chiunque potrà decidere di improvvisare un piccolo corso di inglese nell’angolo di una piazzetta, oppure di insegnare a giocare a scacchi, di mostrare come si lavora il pizzo al tombolo o, ancora, di spiegare come si fa l’orlo a un paio di pantaloni. Non c’è limite alla fantasia. L’importante è che si tratti di non professionisti (artigiani o artisti che siano) e che nessuno tragga proventi. Le iniziative si potranno svolgere fino alle 22,30 e non oltre, per non disturbare il sonno e la quiete degli abitanti. Perché si sa che nel centro storico, soprattutto di notte, bastano due persone che chiacchierano a voce nemmeno troppo alta per svegliare un caseggiato.
<È l’uovo di Colombo – conclude Kovac -. Il regolamento dovrebbe essere varato già a settembre>. Dovrà essere votato dal consiglio comunale. Permetterà di occupare strade e piazza dove normalmente fanno crocchio prostitute e spacciatori sottraendole al degrado. Rappresenta un modo per occupare positivamente in territorio senza doverlo militarizzare, rendendogli decoro e funzionando addirittura come attrazione turistica. L’iniziativa potrebbe poi estendersi ad altre zone.

 

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