Movida, l’odissea di Martina tra schiamazzi e inutili chiamate alle forze di polizia. IL VIDEO
La cronaca, questa volta, non la facciamo noi, ma Martina, una trentenne che abita nell’epicentro della movida. Venerdì notte ha ripreso le intemperanze dei giovani e la marching band che quella sera girava per i vicoli (non è la prima volta che accade). Potrete giudicare voi stessi quale genere di problema rappresentino i ragazzi per gli abitanti e quando deliberatamente non rispettino nemmeno minimamente il diritto al sonno di chi vive in quella zona della città. Martina, come gli abitanti di via Giustiniani che sabato notte hanno visto assalatati i loro portoni da giovani ubriachi, come la gente di piazza Sarzano che la stessa sera ha chiamato per i punkabbestia con i cani che abbaiavano e per quelli che giocavano coi cocci di bottiglia, è stata rimpallata da un centralino all’altro delle forze di polizia. Tutti nel centro storico dicono la stessa cosa: le divise non intervengono a tutelarli se non molto molto di rado e nei casi più gravi, come le maxi risse che talvolta si verificano tra ragazzi ubriachi
di Monica Di Carlo
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Questo è un normale sabato sera di Martina, 30 anni, laureata. <Non sono il protitipo dell’anziano mugugnone>, vuole precisare. <Abito qui da 4 anni e amo la mia casa, ma la situazione non è più sostenibile>. Il sabato sera di Martina, che poi è come il venerdì, come il mercoledì e qualche volta come altre serate della settimana, è il sabato sera di migliaia di persone, sì, quelle accusate di essere ingiustamente intolleranti, di volere il male della città, di esagerare. Insomma, di tutti gli abitanti della zona della movida. E quando qualcuno dice che chi si lamenta lo fa per chissà quale pallino personale, per mancanza di un minimo di sopportazione, per puro spirito di polemica, probabilmente ha lui la volpe sotto l’ascella. Tanto che a negare (l’evidenza anche acustica) dell’invivibilità della zona sono solo (alcuni, per fortuna non tutti) titolari di locali o gestori di circoli, mentre altri anche loro, pur difendendo l’orario di apertura e garantendo un comportamento che non arrechi disturbo ai residenti, dicono che in certe zone (via san Donato, piazza Ferretto, Salita Pollaiuoli, piazza San Bernardo, Canneto il Lungo) i frequentatori della notte dei vicoli (non necessariamene clienti dei locali, perché gli schiamazzi durano ben oltre la chiusura e i ragazzi l’alcol se lo portano nelle borse) esagerano più di un po’. Quanto esagerino lo potete capire dal filmato che ci ha mandato Martina in tre spezzoni che abbiamo montato e sottotitolato con le sue parole, che potete leggere anche qui sotto. Gli orari sovraimpressi sono quelli della ripresa, automaticamente aggiunti dal programma di montaggio, quindi quelli originali.
Questo è quanto ci ha scritto Martina inviandoci i file.
Vi invio in allegato tre video girati nella notte di sabato 7 maggio/domenica 8 maggio in piazza Ferretto. Sono la triste dimostrazione che senza controlli e interventi puntuali la situazione non migliora per chi qui ci vive. Abbiamo chiamato la polizia la prima volta a mezzanotte e mezza, al centralino ci hanno detto di rivolgerci alla polizia municipale (la quale però ci ha risposto che se non erano poche persone non sarebbero intervenuti perché non più una questione di disturbo della quiete, ma di ordine pubblico, invitandoci quindi a richiamare la polizia). Abbiamo richiamato la polizia alle 2, quando già da 50 minuti un gruppo di ragazzi (che avrebbe continuato imperterrito fino alle 3 – secondo e terzo video) faceva cori e picchiava sulle saracinesche, ma di nuovo siamo stati invitati a chiamare la polizia municipale. Abbiamo spiegato che continuavamo ad essere rimpallati fra i due centralini, ci hanno ringraziato per la segnalazione. Infine, esasperati, abbiamo richiamato la polizia municipale alle 2.40, ma dopo un’attesa di diversi minuti e squilli a vuoto, nessuno ha risposto. La qualità dei video è scarsa, e l’audio non rende davvero l’idea del caos fatto da queste persone, che fino a tarda notte, ci hanno tenuto svegli.
I video sono stati girati il primo a mezzanotte e trenta (con l’orchestrina), il secondo alll’1.20 e il terzo alle 2.00, i protagonisti del secondo e del terzo video sono gli stessi e sono stati qui sotto fino alle 3 di notte.Martina
Quello che emerge è quanto dicono tutti quanti e cioè che le forze di polizia, pur chiamate, non intervengono. In realtà, la polizia municipale sabato sera è intervenuta, ma lo ha fatto quando ha terminato i servizi in corso (il compito della polizia municipale è preminentemente la viabilità e nelle serate in cui la gente esce (e beve) c’è una miriade di incidenti da rilevare, compito totalmente affidato alla pm), cioè alle 4. Quando le due auto bianco-blu sono arrivate, c’erano ancora dei ragazzi a fare rumore e a gridare, ma sono scappati alla vista dei lampeggianti. Ma tanto, a quel punto, era ormai quasi mattina. È del tutto evidente, secondo gli abitanti, ma anche secondo i titolari dei locali che si comportano in maniera adeguata, che senza un preciso e puntuale controllo si condanna questa zona della città al degrado e all’invivibilità.
Intanto oggi gli assessori alla legalità Elena Fiorini e e alle attività produttive e al centro storico Emanuele Piazza incontreranno le associazioni dei circoli e quelle dei pubblici esercizi che chiedono la revisione dell’ordinanza del Sindaco.
Se volete inviarci le vostre riprese come ha fatto Martina potete farlo, anche tramite wetransfer (servizio gratuito online sul sito https://www.wetransfer.com/ sul quale, oltre ad allegare i file, dovrete specificare solo il vostro indirizzo mail e quello di GenovaQuotidiana, genovaquotidiana@gmail.com). Ricordate che le riprese fatte in orizzontale si vedono poi, nel montaggio, più grandi e quindi sono migliori di quelle verticali. Non zoommate con il telefono, se occorre lo faremo noi nel montaggio.
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