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Francesco Bruzzone, ovvero gli animalisti che non t’aspetti

Ricordate Francesco Bruzzone, esponente storico della Lega Nord dei Ravera, dei Balocchi, anche di Belsito, per non parlare di Bossi, poi del nuovo corso di Maroni e di Salvini. Ex segretario del carroccio ligure, poi consigliere regionale di lungo corso e presidente del consiglio regionale. Lo stesso Bruzzone che qualche settimana fa aveva risposto con uno stentoreo “ci sarò” ad alcuni cacciatori, suoi grandi elettori, che l’avevano invitato alla giornata dell’orgoglio venatorio che si terrà in Valbrembana l’ultima settimana di maggio e che aveva postato sul suo sito Twitter la pagina di un quotidiano in cui si parlava di alcuni animalisti genovesi rinviati a giudizio per aver sottratto quasi un milione di euro dalle cifre destinate ad una associazione che si occupa di proteggere cani, gatti e bestie in genere. Con la coerenza di chi evidentemente intendeva rispondere a qualche animalista che lo aveva attaccato per il suo amore  rivolto alla doppietta. Curiosando sul suo sito Twitter, a dire la verità un po’ silente nell’ultimo periodo, accade quello che non t’aspetti. Sino a suggerirti che il burbero Bruzzone, leghista della prima ora, si’, anche lui, abbia un cuore. Perché posta un messaggio Facebook ricevuto da un’amico, probabilmente un cacciatore, perché venga condiviso. Il mittente ha smarrito il suo cane Lothar, un setter inglese, bianco e nero con macchie nere grandi e molto vistose. Si è allontanato a Carcare dalla zona del mulino in via San Giovanni del monte. Il proprietario Alessandro Ferraris crede che si sia diretto verso Vispa passando da Bugile e dintorni. Il cane ha un collare in metallo ed è microchippato.  Ecco fatto a dimostrazione che un cuore di animalista, o forse solo di un cacciatore, batte nel profondo del Nostro. Si obietterà, appunto, che Bruzzone è un cacciatore e che sul rapporto fra i cacciatori e i loro cani e sulle supposte contraddizioni sono stati scritti libri di psicologia. C’è chi vede nell’animale solo un mezzo utile per la caccia, chi lo addestra rigorosamente e chi al contrario finisce per affezionarcisi. Perciò per coloro ai qualiapparisse contraddittoria questa decisione di Bruzzone ho una serie di massime su cui riflettere. La prima dice: “Negli uomini non esiste veramente che una sola coerenza, quella della loro contraddittorietà”.(Guido Morselli). Agli antipodi questa “un atto coerente isolato e’ la più grande incorenza”. (Lorenzo Milani). E ancora Giuseppe Prezzolini, poi elaborato da Giulio Andreotti “La coerenza e’ la virtù degli imbecilli”.  Infine questo, un proverbio arabo che serve ad introdurre un’altra riflessione sull’animalismo di facciata, ovvero sulle dietrologie in materia di animalismo. È un proverbio arabo e come vedrete si attagli benissimo al prossimo argomento. Dice così: “Onesto e’ colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo con la verità. Disonesto e’ colui che cambia la verità per accordarla con il proprio pensiero”. Tenetela a mente questa massima, perché vi servirà per trarre la vostra personale morale sui due episodi che vado a raccontare a dimostrazione che esistono, per i nostri politici, vari gradi di affrontare l’etica animalista.
Avviene tutto nella seduta pomeridiana  del consiglio regionale di giovedì 25 febbraio, in cui oltre a parlare di contenimento di costi delle assemblee e di Bolkestein vengono affrontate due mozioni. La prima è presentata dalla leghista Stefania Pucciarelli ed attiene alla macellazione degli animali, rituale che sia per i mussulmani (halili), sia per gli ebrei (kosher) impone che l’animale sia integro e cosciente durante il processo di dissanguamento.  La Pucciarelli illustra la sua mozione “Ogni anno in prossimità della festa islamica del sacrificio, della quale la macellazione e’ parte integrante, si leva, da quasi tutte le associazioni animaliste e da larga parte dell’opinione pubblica, la denuncia e la condanna della pratica straziante per l’animale che la subisce a causa della mancanza di stordimento o anestesia”.
La mozione passa con il voto a favore della maggioranza di centrodestra e del voto del consigliere di Rete a sinistra Gianni Pastorino. Il movimento 5 stelle cerca di prendere tempo chiedendo di approfondire l’argomento in commissione. Poi di fronte al voto negativo si astiene. Da sottolineare la dichiarazione del consigliere del Pd Sergio Rossetti che annuncia il voto contrario sostenendo che alcuni aspetti della mozione sarebbero rivolti soltanto alle pratiche adottate dalla comunità mussulmana. Insomma l’intransigenza della Lega serve per nascondersi dietro la classica punta del dito. E il Pd naturalmente si adegua. Risultato 17 voti a favore (centro destra con l’apporto di Gianni  Pastorino Rete a sinistra), 4 astenuti (movimento 5 stelle), 5 contrari (Pd).
Lo spazio di qualche minuto e il quadro d’insieme cambia totalmente di fronte ad un’ altra mozione, anche questa di spirito animalista, portata all’attenzione dell’assemblea regionale dal consigliere pentastellato Marco De Ferrari. Si dibatte sulla detenzione degli animali nei circhi, un tema su cui il movimento ambientalista ha spesso manifestato il suo disaccordo. Osserva De Ferrari “La detenzione degli animali nei circhi viene considerata non idonea anche da riconosciute autorità scientifiche come la British veterinary association in quanto i bisogni relativi al benessere degli animali selvatici o esotici non possono essere soddisfatti nell’ambiente e i circhi itineranti”. E De Ferrari cita all’uopo anche la dichiarazione universale dei diritti degli animali  stilata a Bruxelles il 27 gennaio del 1978. “Nessun animale deve essere usato per il divertimento dell’uomo. Le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano gli animali sono incompatibili con la dignità animale”. In linea di principio tutto encomiabile.  Anche se, scorrendo le dichiarazioni di voto, vale la pena di osservare i contorsionismi di alcuni nostri politici che nel giro di qualche minuto hanno sostenuto tutto e il contrario di tutto. Claudio Muzio, esponente di Forza Italia, preannunciando il suo voto contrario si giustifica dicendo che “Iniziative simili rischiano di snaturare alcune attività che appartengono alla tradizione del territorio”. La mozione di De Ferrari viene approvata con 13 voti favorevoli, quelli dei 5 stelle, del Pd, dell’esponente di Rete a sinistra Gianni Pastorino, e di quattro consiglieri della Lega Piana, la Pucciarelli, firmataria della precedente mozione, Puggioni e Senarega e Angelo Vaccarezza di Fi.
Contrari,e qui vengono le dolenti note in fatto di coerenza, Costa (nca), Bruzzone , Viale e De Paoli (Ln), Muzio (Fi), Lilli Lauro e il presidente Toti (Lista Toti). Astenuti Garibaldi (Pd) e Rixi (Ln). Coerente a modo suo Sonia Viale, assessore e vicepresidente della giunta Toti, che assicura pur annunciando il voto contrario che si attiverà affinché il servizio veterinario effettui i dovuti controlli sulle condizioni degli animali nei circhi. Comunque, in un battito d’ali, le maggioranze si sono praticamente contrapposte su un tema che ha visto prevalere le logiche di schieramento politico su quelle della coscienza personale. Come stupirsi di quanto è accaduto, tra voltafaccia, alleanze e risultato al risparmio in tema di unioni civili? Con l’amara sensazione che diritti degli umani o degli animali la coerenza finisca per risultare un corpo estraneo al mondo variegato dei nostri politici.

Il Max Turbatore

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