Sampierdarena, i cittadini “bombardano” le associazioni che affiliano i circoli “alcolici” e fracassoni
(Quello che resta nel quartiere la mattina dopo le continue notti di “festa” in una foto pubblicata sui gruppi Facebook)
“Mail bombing”: Centinaia di email, domani, nelle caselle di posta elettronica delle associazioni che affiliano i circoli e al Municipio Centro Ovest
Sampierdarena la notte diventa un unico spaccio di alcol. Chiudono i negozi e anche quei bar che la mattina servono caffè e brioche e a mezzogiorno toast e panini e birra, vino e superalcolici cominciano a scorrere a fiumi. Anzi, lo “spaccio etilico” comincia già nel pomeriggio, perché fa caldo e la birra scorre a fiumi. Ci sono i bar “della notte”, ci sono i circoli “culturali” (in realtà bar e mini discoteca) e ci sono i market, per lo più gestiti da stranieri, dove altri stranieri, in maggioranza sudamericani, acquistano le bottiglie e le lattine che poi vanno a bere in diversi luoghi del quartiere rendendoli invivibili a causa di schiamazzi e inciviltà varie: c’è chi vomita, chi orina in mezzo alla strada, chi litiga e si prende a botte. Nulla di nuovo sotto il sole, anzi, sotto la luna, ma d’estate la situazione peggiora, perché questa gente vive molto più all’esterno che all’interno.
Così, due comitati-gruppi Facebook (“Officine Sampierdarenesi” e hanno deciso una duplice iniziativa: censire locali, circoli e punti critici e avviare un “mail bombing”, cioè l’invio da parte degli associati e simpatizzanti di email alle associazioni che affiliano i circoli e senza le quali nessuno di questi potrebbe aprire.
I sono dieci circoli, un bar, un bar-ristorante, un ristorante, cinque market, per lo più dislocati nella parte del quartiere più verso mare e intorno a Piazza Montano. I circoli non sono legati ad Arci, Acli o Endas, ma ad associazioni più recenti: “Turinsport Europe” e “Capit”. Perché quando le associazioni storiche hanno capito il “giochetto” (cioè chiedere l’associazione per gestire, poi, in realtà, un bar o una discoteca senza rispettare le regole imposte ai pubblic esercizi) hanno smesso di concedere l’affiliazione e l’hanno tolta a quei circoli che mal si comportavano. Così, sono nate altre “sigle” che danno più volentieri ospitalità ai discobar in maggioranza “latini”. Uno dei circoli di Sampierdarena, inoltre, non espone l’affiliazione.
Le email vanno inoltrate a turisport@live.com; capit_roma@libero.it e, per conoscenza, a Municipio2segnalazioni@comune.genova.it
Il censimento dei cittadini riporta nomi di aziende e di circoli e luogi di assembramento esterni: piazza Montano (nei pressi del market, intorno al sottopasso e sotto i portici), panchine di via Cantore lato via Alfieri, via Buranello nei pressi del mini market. Altri problemi nella piazzatta da via del Campasso/via Vicenza e in piazza Masnata. Un locale di via Giovannetti crea problemi persino nel cavedio del palazzo. Esistono problemi in via Buranello nei pressi della bottega di un barbiere e in piazza Settembrini, luogo di ritrovo anche se non c’è alcuna attività che vende alcol nei dintorni. L’intera mappa è stata recentemente consegnata all’amministrazione comunale. Molti dei bar, locali, market circoli sotto accusa sono di proprietà o gestiti da cittadini stranieri: sudamericani, romeni, nordafricani.
Una prima risposta al “mail bombing” del 27 luglio è arrivata da Turisport Europe: dal 31 dicembre, fa sapere l’organizzazione, non rinnoverà le affiliazioni ai propri circoli di Genova e sottolinea che <è dovere delle istituzioni procedere alla chiusura e richiedere la revoca agli stessi enti>.
Ecco l’intera risposta di Turisport Europe
Gent.mi tutti,
Vi contatto per tentare di rispondere in maniera quanto più esaustiva ai reclami da Voi inoltrati, al nostro Ente, circa l’affiliazione dei circoli culturali siti nel quartiere Sampierdarena di Genova.
Devo premettere che la realtà della Turisport Europe si è affermata negli anni, sul suolo nazionale, grazie alla propria attività fortemente rivolta a promuovere, conformemente a quanto disposto dalla nostra Costituzione, la libertà di associazione e la solidarietà di tutte le persone. Il pregio del lavoro da noi svolto è facilmente riscontrabile prendendo conoscenza dei numerosi progetti presentati alle istituzioni.
Nondimeno abbiamo fatto, nel tempo, della trasparenza in nostro punto forte. Si noti, per l’appunto, che la nostra Organizzazione è già da due anni iscritta al Registro per la Trasparenza tenuto dalla Commissione europea.
Tra le battaglie da noi perseguite vi è proprio quella della legalità, ciò testimoniato anche dalle iniziative condotte con diverse organizzazioni di tutela del consumatore.
Trattando il caso di specie da Voi sottoposto a mezzo di reclamo, teniamo a precisare che il nostro Ente analizza la validità delle attività svolte dai singoli circoli sulla base della compatibilità con le sue finalità statutarie. La singola associazione o circolo, che voglia affiliarsi, rende sotto la sua responsabilità autocertificazione attraverso la compilazione della domanda di affiliazione.
Legalmente non spetta all’Organizzazione affiliante alcun onere di verifica sui trascorsi penali dei singoli associati, potendo siffatte verifiche essere condotte unicamente dalle Forze dell’Ordine. Precisiamo, inoltre, che non è possibile arbitrariamente provvedere alla rimozione dell’affiliazioni di siffatte realtà associative, se non a seguito di espressa constatazione da parte delle Istituzioni preposte.
D’altro lato vi è sicuramente da sollevare la questione tale per cui ci risulta che nella moltitudine di circoli contestati (di cui solamente due affiliati al nostro Ente) ve ne siano molti legati anche ad altre e diverse sigle. Per tale ragione invitiamo, anche per una maggiore uniformità e rispetto della nostra realtà e dignità associativa, a svolgere controlli ben più approfonditi.
Da parte nostra, ci impegniamo a provvedere, successivamente al 31 dicembre p.v., a non rinnovare l’affiliazione dei circoli siti in tutta la provincia di Genova.
A maggior supporto della nostra buona fede e concreta volontà di dare quanto prima pronta risoluzione al problema, rimaniamo a disposizione di quanti abbiano bisogno di informazioni o chiarimenti, rendendoci ben disponibili a parlare con le Istituzioni e gli Uffici pubblici preposti.
Speranzoso d’aver dato valido seguito alle Vostre richieste,
Cordiali salutiDonato D’Aiuto
(Coordinatore Nazionale)
“Turisport Europe”
Ente Nazionale di protezione ambientale
e promozione del turismo nello sport
L’altra associzione, Capit, ha risposto che è disposta a dialogare con i cittadini fornendo nome, cognome e numero di cellulare del referente di zona, ma i comitato rifiutano ogni contatto fino a quando non saranno revocate le affiliazioni.
Questa la lettera di risposta che sarà inviata a Tourisport Europe nel corso del “mail bombing”.
Ecco l’intervista a Paolo Orengo di “Noi di Sampierdarena” e Gianfranco Angusti delle “Officine Sampierdarenesi” con le richieste alle società di affiliazione dei circoli e alle istituzioni.
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