Saldi, flop nei primi due giorni a causa del caldo

Più della voglia di shopping a prezzo ridotto poté il caldo. Così, i primi due giorni di saldi (anche se ieri i negozi aperti erano proprio pochi) sono stati un flop, salvo alcune eccezioni.
“Le vendite di fine stagione sono andate bene solo in alcune zone – dice Ilaria Mussini, dirigente Ascom -. Le temperature elevate hanno convinto chi poteva ad andare al mare disertando i negozi. Arriviamo, poi, dal pagamento dell’Impu. La gente ha pochi soldi in tasca. Ma a Sestri, dove i negozi hanno tenuto aperto, gli affari sono stati più consistenti dello scorso anno. Evidentemente, la formula funziona. Stiamo pensando, quindi a esportarla in tutta la città, soprattutto per i saldi estivi. Di sicuro, bisogna cambiare il giorno di avvio. Il sabato estivo, infatti, convince la gente ad andare al mare e in città, di giorno, non resta nessuno. Si può incominciare in un qualsiasi giorno della settimana, anche di venerdì, ma non il sabato. D’inverno, la giornata semi festiva fa da traino agli acquisti mentre d’estate li deprime”.
Dopo il “no” dell’amministrazione comunale alla richiesta di sospendere, proprio sabato scorso, il pagamento della sosta nelle aree blu, ora Mussini rilancia: “Sarebbe stato un modo per consentire ai commercianti di fare qualche affare in più e mitigare gli effetti della fuga verso le spiagge – spiega -. Chi è rimasto, è andato nei centri commerciali artificiali dove il posteggio c’è. In queste condizioni, non possiamo competere con la grande distribuzione. Occorre che l’amministrazione si metta in testa che o si organizza un piano con una serie di aiuti al commercio al dettaglio o ancora molti negozi chiuderanno e si perderanno posti di lavoro. Abbiamo già un tavolo di trattativa aperto con il Comune proprio a riguardo dei posteggi. Ci vogliono 2 giorni di posteggi gratis l’anno, in occasione dell’apertura dei saldi estivi e invernali. Bisogna anche che in occasione dell’avvio delle vendite di fine stagione, inoltre, non venganoorganizzate manifestazioni che scoraggino l’affluenza nei negozi. Lo scorso anni è stata una manifestazione legata alle bande. Quest’anno, l’Human Pride. Intendiamoci, in discussione non c’è l’argomento, anzi, eravamo pronti a partecipare alla giornata addobbando le nostre vetrine “in tema”, ma non nel giorno dei saldi”.

“Canicola, mancata concessione dei parcheggi gratis e Gay Pride: mai come quest’anno, a Genova, per i saldi estivi si può parlare di  falsa partenza – dicono alla Confesercenti”. “Impossibile anche solo fare un confronto con l’anno scorso perché, di fatto, si è lavorato solo sabato mattina», sintetizza Enrico Malvasi, presidente di Fismo Confesercenti Genova. «Nelle prime ore qualche movimento c’è stato, poi hanno preso il sopravvento l’afa e i disagi di chi, anche volendo, non ha potuto raggiungere il centro per la chiusura delle strade, riservate al corteo dell’Human Pride”. E anche quei pochi che hanno accettato la corsa ostacoli, poi, hanno dovuto fare i conti con il costo del parcheggio che, contrariamente al via dei saldi invernali, il Comune non ha ritenuto di sospendere nemmeno nella giornata d’esordio delle vendite ribassate. «Visto il bilancio del sabato, domenica molti hanno preferito non aprire nemmeno. Adesso, però, comincia la settimana – conclude Malvasi – i genovesi rientreranno in città e ci auguriamo che i prossimi siano i giorni della vera partenza dei saldi. Ne abbiamo davvero bisogno”.
Secondo il sondaggio sulle propensioni dei consumatori che Confesercenti ha condotto a livello nazionale, saranno quasi 28 milioni gli italiani che approfitteranno di questa sessione di saldi per acquistare abbigliamento e accessori, di cui più di 9 milioni durante questo fine settimana, per un spesa media prevista che oscillerà intorno ai 200 euro a famiglia. Dalle risposte degli intervistati si percepisce chiaramente la crescita del desiderio di sfruttare i saldi per portarsi a casa capi pregiati.  Per più un cliente su due (il 58%), infatti, sarà proprio la qualità del prodotto il fattore determinante per l’acquisto: una quota notevolmente superiore al 34% per cui conterà di più il basso prezzo e anche alla percentuale rilevata in occasione dei saldi estivi del 2014 (47%). Resta protagonista, comunque, l’abbigliamento, obiettivo del 73% dei consumatori, mentre il 53% cercherà calzature. Gli uomini acquisteranno soprattutto camicie, magliette e abbigliamento sportivo, mentre le donne si indirizzeranno più su calzature, intimo e costumi da bagno, accessori moda.

 

Più della voglia di shopping a prezzo ridotto potè il caldo. Così, i primi due giorni di saldi (anche se ieri i negozi aperti erano proprio pochi) sono stati un flop, salvo alcune eccezioni.
“Le vendite di fine stagione sono andate bene solo in alcune zone – dice Ilaria Mussini, dirigente Ascom -. Le temperature elevate hanno convinto chi poteva ad andare al mare disertando i negozi. Arriviamo, poi, dal pagamento dell’Impu. La gente ha pochi soldi in tasca. Ma a Sestri, dove i negozi hanno tenuto aperto, gli affari sono stati più consistenti dello scorso anno. Evidentemente, la formula funziona. Stiamo pensando, quindi a esportarla in tutta la città, soprattutto per i saldi estivi. Di sicuro, bisogna cambiare il giorno di avvio. Il sabato estivo, infatti, convince la gente ad andare al mare e in città, di giorno, non resta nessuno. Si può incominciare in un qualsiasi giorno della settimana, anche di venerdì, ma non il sabato. D’inverno, la giornata semi festiva fa da traino agli acquisti mentre d’estate li deprime”.
Dopo il “no” dell’amministrazione comunale alla richiesta di sospendere, proprio sabato scorso, il pagamento della sosta nelle aree blu, ora Mussini rilancia: “Sarebbe stato un modo per consentire ai commercianti di fare qualche affare in più e mitigare gli effetti della fuga verso le spiagge. Chi è rimasto, è andato nei centri commerciali artificiali dove il posteggio c’è. In queste condizioni, non possiamo competere con la grande distribuzione. Occorre che l’amministrazione si metta in testa che o si organizza un piano con una serie di aiuti al commercio al dettaglio o ancora molti negozi chiuderanno e si perderanno posti di lavoro. Abbiamo già un tavolo di trattativa aperto con il Comune proprio a riguardo dei posteggi. Ci vogliono 2 giorni di posteggi gratis l’anno, in occasione dell’apertura dei saldi estivi e invernali. Bisogna anche che in occasione dell’avvio delle vendite di fine stagione, inoltre, non venganoorganizzate manifestazioni che scoraggino l’affluenza nei negozi. Lo scorso anni è stata una manifestazione legata alle bande. Quest’anno, l’Human Pride. Intendiamoci, in discussione non c’è l’argomento, anzi, eravamo pronti a partecipare alla giornata addobbando le nostre vetrine “in tema”, ma non nel giorno dei saldi”.

“Canicola, mancata concessione dei parcheggi gratis e Gay Pride: mai come quest’anno, a Genova, per i saldi estivi si può parlare di  falsa partenza – dicono alla Confesercenti”. “Impossibile anche solo fare un confronto con l’anno scorso perché, di fatto, si è lavorato solo sabato mattina», sintetizza Enrico Malvasi, presidente di Fismo Confesercenti Genova. «Nelle prime ore qualche movimento c’è stato, poi hanno preso il sopravvento l’afa e i disagi di chi, anche volendo, non ha potuto raggiungere il centro per la chiusura delle strade, riservate al corteo dell’Human Pride”. E anche quei pochi che hanno accettato la corsa ostacoli, poi, hanno dovuto fare i conti con il costo del parcheggio che, contrariamente al via dei saldi invernali, il Comune non ha ritenuto di sospendere nemmeno nella giornata d’esordio delle vendite ribassate. «Visto il bilancio del sabato, domenica molti hanno preferito non aprire nemmeno. Adesso, però, comincia la settimana – conclude Malvasi – i genovesi rientreranno in città e ci auguriamo che i prossimi siano i giorni della vera partenza dei saldi. Ne abbiamo davvero bisogno”.
 
Secondo il sondaggio sulle propensioni dei consumatori che Confesercenti ha condotto a livello nazionale, saranno quasi 28 milioni gli italiani che approfitteranno di questa sessione di saldi per acquistare abbigliamento e accessori, di cui più di 9 milioni durante questo fine settimana, per un spesa media prevista che oscillerà intorno ai 200 euro a famiglia. Dalle risposte degli intervistati si percepisce chiaramente la crescita del desiderio di sfruttare i saldi per portarsi a casa capi pregiati.  Per più un cliente su due (il 58%), infatti, sarà proprio la qualità del prodotto il fattore determinante per l’acquisto: una quota notevolmente superiore al 34% per cui conterà di più il basso prezzo e anche alla percentuale rilevata in occasione dei saldi estivi del 2014 (47%). Resta protagonista, comunque, l’abbigliamento, obiettivo del 73% dei consumatori, mentre il 53% cercherà calzature. Gli uomini acquisteranno soprattutto camicie, magliette e abbigliamento sportivo, mentre le donne si indirizzeranno più su calzature, intimo e costumi da bagno, accessori moda.

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