Acquario in deficit, sos dei lavoratori alle istituzioni

“L’ACQUARIO BOCCHEGGIA, FORSE AFFONDA”
Questo è il messaggio dei lavoratori della struttura che temono di perdere il proprio impiego nelle vasche che restano il più forte motivo di attrazione della città. In sostanza, secondo i lavoratori, si richia di perdere il primo motivo per il quale i turisti vengono a Genova.
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LA PIÙ GRANDE ATTRAZIONE DI GENOVA NON HA IL SITO IN INGLESE
Che Costa Edutainment (che gestisce la sttruttura pubblica) sia in ritardo con il pagamento di fornitori e affitti è cosa nota. Nonostante le code per l’ingresso e i fantastici numeri delle affluenze, pare che i conti non reggano. Forse si potrebbe fare di più, per l’Acquario e per la città. Magari fare lo sforzo di strutturare il sito internet non solo in Italiano. Sì, perché la più grande calamita per turisti della città non ha nemmeno un sito in inglese (per altro, esattamente come palazzo Ducale). Forse potremmo conquistare nuove visite, magari infrasettimanali, alle vasche del Porto Antico, ma i turisti che prenotano le loro vacanze su internet vagliando le proposte senza l’aiuto di agenzie turistiche e tour operator (ormai sono la maggioranza) non possono capire quello che c’è scritto sul sito dove è possibile anche la prenotazione online dei biglietti. A fronte di un prezzo del biglietto molto oneroso, manca insipegabilmente una spinta promozionale a basso costo che potrebbe conquistare nuovi visitatori alla struttura e alla città.

Di oggi è il comunicato dell’assemblea dei lavoratori dell’Acquario

I lavoratori di Costa Edutainment, società che da anni ha in gestione l’Acquario di Genova, esprimono alla città e alle istituzioni che la governano, la loro più viva preoccupazione per la situazione che si è determinata rispetto al deficit finanziario della struttura sottolineando che l’Acquario di Genova è il più forte segnale di presenza e di richiamo turistico nella nostra città.

Come dichiarato dal presidente della società in una precedente intervista, la Costa Edutainment S.p.A., gestore privato di una struttura pubblica proprietà della Porto Antico S.p.A., ha forti ritardi sui pagamenti dei propri fornitori e sul pagamento degli affitti.

Dal 1 Gennaio 2015, inoltre, non è stato rinnovato il contratto di secondo livello, che apportava alle buste paga dei lavoratori incrementi economici rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale di circa 300 € mensili. Nonostante questo, i lavoratori, hanno cercato con normali trattative aziendali, di ricostruire un percorso migliorativo, che ci ripagasse del senso di responsabilità dimostrato verso l’azienda e gli animali stessi.

Oggi i lavoratori hanno rinunciato ad una proposta aziendale temporanea sul rinnovo del contratto integrativo, a causa dell’incertezza del futuro andamento della struttura e valutando che il problema del mantenimento del posto di lavoro e di uno stipendio, sia prioritario nei confronti di altre argomentazioni.

I lavoratori non si possono permettere di perdere il posto di lavoro e Genova non si può permettere di perdere il suo principale attrattore economico.

GENOVA È l’ACQUARIO L’ACQUARIO È GENOVA

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