Oggi lo sciopero del turismo
Pubblici esercizi (soprattutto quelli delle catene), autogrill, tour operator, genzie di viaggio e alberghi (salvo quelli che aderiscono a Federalberghi e Faita): oggi potreste trovarli sguarniti di personale o addirittura chiusi. Sono, infatti, interessati dallo sciopero generale dei comparti turistici proclamato dai sindacati di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs. Nel comparto ci sono anche le mense, ma non c’è stato tempo per le procedure, considerato che i lavoratori che si occupano della pausa pranzo potrebbero essere precettati, ad esempio, se lavorano per produrre piatti per scuole e ospedali. “A Genova – dice Silvia Michela Avanzino, segretaria Fisascat Cisl di Genova – tra i lavoratori del Turismo ci sono anche quelli di Eataly”. Che è principalmente negozio, oltre che pubblico esercizio, ma ha inquadrato i propri dipendenti tutti nel contratto a lei più favorevole.
Il contratto nazionale di lavoro, scaduto da oltre 24 mesi, è stato rinnovato solo con le due associazioni sopra citate mentre la trattativa è in alto mare con le associazioni datoriali Fipe, Fiavet, Federturismo, Confindustria Alberghi, Angem, Alleanza delle Cooperative Italiane e Confesercenti.
“Due anni di attesa sono davvero troppi per oltre un milione di lavoratrici e lavoratori che invano negli ultimi 24 mesi hanno auspicato il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro – dicono i sindacati -. I tavoli di confronto, ancora aperti con le associazioni datoriali Fipe, Fiavet, Federturismo, Confindustria Alberghi, Angem, Alleanza delle Cooperative Italiane e Confesercenti, registrano uno stallo negoziale non più tollerabile dalle federazioni sindacali di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs che hanno deciso, nelle scorse settimane, di proclamare uno sciopero nazionale per il 15 aprile a sostegno di un avanzamento delle trattative”.
Per dare più forza alla protesta i sindacati hanno programmato lo svolgimento di tre grandi mobilitazioni. Saranno Milano (dove andranno i lavoratori genovesi), Roma e Taormina le piazze che ospiteranno la protesta. Lì si alterneranno gli interventi delle segreterie nazionali Fisascat Filcams e Uiltucs.
Una scelta non casuale quella delle piazze individuate dalle segreterie nazionali delle sigle sindacali per lo svolgimento della mobilitazione.
Dal capoluogo Lombardo prenderà il via la grande maratona del lavoro degli addetti del turismo, che all’Expo2015 ormai alle porte, saranno chiamati a dare un fattivo contributo per accogliere i milioni di turisti attesi, con la professionalità e la competenza nella migliore tradizione Italiana.
Dalla capitale d’Italia prenderà il via il “Giubileo della Misericordia” annunciato da Papa Francesco, un evento dal grande significato religioso e simbolo della straordinaria apertura della Chiesa Cattolica per invitare a celebrare il sacramento della riconciliazione, che richiamerà milioni di fedeli laici da tutto il mondo e che la città di Roma dovrà essere in grado di accogliere con altrettanta capacità e professionalità.
E infine a Taormina, la città d’arte simbolo della protesta dei lavoratori stagionali. È proprio la Fisascat di Messina in queste settimane ad aver lanciato l’allarme sulle difficoltà a cui andranno incontro i circa 15.000 lavoratori stagionali del turismo, commercio e servizi della regione siciliana – in tutta Italia il dato è stimato in 250.000 unità solo nel comparto turistico – in seguito all’applicazione della nuova normativa sul Jobs Act. L’introduzione della nuova Naspi in vigore dal 1° maggio prossimo, penalizzerebbe infatti, in mancanza di un correttivo della normativa, l’accesso ai sussidi per i lavoratori e le lavoratrici delle imprese, soprattutto quelle del turismo, che, prestando servizio solo sei mesi all’anno nella migliore delle ipotesi – nella stragrande maggioranza non superano le 8 settimane di lavoro – subiranno un taglio di oltre il 50% della durata e del valore del sussidio.
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