Sant’Egidio, ieri il pranzo di solidarietà e la benedizione della statua del mendicante che sarà collocata di fronte alla basilica dell’Annunziata

Duecento senza dimora, anziani e persone seguite dalla comunità al tavolo della Comunità. L’arcivescovo Marco tasca ha benedetto la statua dello scultore Timothy Schmalz dal titolo “Whatsoever you do”


In occasione della giornata mondiale dei poveri, la festa di Sant’Egidio con senza dimora, rifugiati, anziani, bambini delle Scuole della Pace e un pranzo e una messa per i senza dimora. È successo ieri.

«In un tempo segnato dalla crescita della povertà, per il carovita e le conseguenze delle troppe guerre in corso, ieri e oggi la Comunità di Sant’Egidio celebra in tutto il mondo la settima Giornata Mondiale dei Poveri, voluta da Papa Francesco, che quest’anno ha come titolo “Non distogliere lo sguardo dal povero”».
Numerosi gli appuntamenti di solidarietà a Genova.
Ieri, sabato 18 novembre, c’è stato il pranzo di solidarietà nella sede di Sant’Egidio, in piazza della Nunziata e, alle 16:00, il vescovo Marco Tasca ha benedetto la statua dello scultore Timothy Schmalz “Whatsoever you do” – che rappresenta un mendicante nell’atto di chiedere l’elemosina sotto le sembianze del quale si nasconde Gesù – e che verrà collocata di fronte alla basilica della Ss. Annunziata del Vastato.
Alle 17, nella basilica della Ss. Annunziata del Vastato, una liturgia eucaristica aperta alla città e a tutti i senza dimora e le persone servite da Sant’Egidio a Genova.
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