Oggi a Genova 

Filippo Turetta, indagato per l’omicidio di Giulia, fermato in Germania

Sbagliava chi pensava che si fosse ucciso per il rimorso di aver ammazzato la ex fidanzata. Aveva pianificato sul suo computer il viaggio in auto fino all’Austria, aveva fatto ricerche su internet per un kit di sopravvivenza in alta quota e ha pagato un pieno di benzina con banconote sporche di sangue

La notizia arriva dalla Germania: il 22enne Filippo Turetta, che avrebbe pestato, rapito e poi ucciso la ex fidanzata Giulia Cecchettin, di cui ieri è stato trovato il cadavere, è stato fermato in terra teutonica. Si attendono aggiornamenti sulle modalità della cattura.

Il giovane è stato fermato dalla polizia tedesca nei pressi della città di Lipsia, sull’autostrada A9 all’altezza nel comune di Bud Durremberg.

In Italia su Turetta pende un provvedimento di custodia cautelare in carcere. Saranno avviate le procedure per l’estradizione dalla Germania per il trasporto in Italia, dove la misura sarà eseguita.

Intanto le indagini, dopo il sequestro di materiali anche informatici nella casa dove il ragazzo viveva coi genitori, gli investigatori hanno scoperto che il ragazzo aveva cercato in rete kit di sopravvivenza in alta quota e itinerari per viaggiare fino al Tirolo austriaco. Elementi che potrebbero far pensare alla premeditazione.

Inoltre, nella sua fuga terminata oggi in Germania, Filippo Turetta ha fatto rifornimento a un distributore self service a Cortina. Una delle banconote immesse era insanguinata. Le telecamere hanno reso le immagini della Fiat Grande Punto Nera con cui il ragazzo aveva portato via Giulia, la stessa poi registrata sulla strada dove è stato trovato il corpo della studentessa, entrare nell’area di servizio e Filippo infilare i soldi nel dispositivo self.

Articolo in aggiornamento

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