Economia Sindacale 

I lavoratori ex Ilva bloccano la strada per l’aeroporto per un’ora: «Diamo un segnale a Genova e all’Italia»

La Fiom: «Il tempo è scaduto, c’è bisogno di investimenti. A fare le spese delle liti tra pubblico e privato sono i lavoratori»

Un’ora di protesta sulla strada per l’aeroporto e disagi per il traffico per la manifestazione dei dipendenti di Acciaierie d’Italia, che hanno anche bruciato copertoni sull’asfalto. La manifestazione, decisa dopo l’assemblea dei lavoratori, punta a stigmatizzare la paralisi della trattativa pubblico-privato mentre i dipendenti pagano con la cassa integrazione e, secondo la Fiom, anche con situazioni di rischio sicurezza all’interno dello stabilimento di Genova a causa del deterioramento degli impianti.

I lavoratori chiedono investimenti, sottolineando che la produzione è fortemente sottodimensionata sia a Genova, sia a Taranto, sia a Novi Ligure.

I manifestanti hanno ricordato con un minuto di silenzio l’operaia morta a Pieve di Soligo, in provincia di Treviso, la ventiseienne Anila Grishaj morta con la testa incastrata in un macchinario.

Foto: Cgil

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