Addio a Sandro Baldacci, fondatore dell’associazione Teatro Necessario che porta i detenuti sul palco

Il triste annuncio sulla pagina del Teatro: «Un maestro, una vita per il teatro, ci ha lasciato questa mattina, lasciando in tutti noi un vuoto incolmabile»


Continua il post Facebook: «Dicono di lui: “La vita è un mistero. Conta cosa abbiamo fatto. Sandro ha lasciato le sue opere. Indelebili, energia pura soprattutto in in ambiente così cupo e complesso come il carcere. Il suo coraggio è stato come un fiore che nasce dall’asfalto”».

Baldacci, regista e attore, esperto in comunicazione, dopo aver studiato presso gli Atenei di Genova e di Roma si era diplomato presso la scuola del Teatro Stabile di Genova, teatro con il quale ha poi collaborato ininterrottamente fino alla morte in qualità di attore, di regista e di docente.
Dal 2005, con il Teatro Necessario, portava in scena la compagnia “Gli Scatenati”, formata da i detenuti, di cui era direttore artistico. L’iniziativa ha l’intento di offrire, tramite uno strumento creativo e terapeutico, un aiuto alla riabilitazione dentro al carcere. L’ultima iniziativa risale all’aprile scorso con “Riccardo III” al teatro Ivo Chiesa.
Insegnava teatro presso il Corso di Laurea in Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo dell’Università di Genova e presso diverse Scuole di Specializzazione Universitaria per insegnanti e psicologi, prestava docenze presso aziende ed organizzazioni e svolgeva attività didattica nelle scuole. Teneva corsi di teatro terapia presso centri sociali e comunità terapeutiche.
In campo audiovisivo aveva curato la regia di documentari, video istituzionali, spot pubblicitari e video musicali. Nel corso degli ultimi anni si era intensamente occupato di “teatro sociale e terapeutico” dirigendo numerosi Laboratori Teatrali finalizzati all’integrazione dell’handicap e delle diversità sociali, per i quali ha messo in scena numerosi spettacoli teatrali.
Le sue principali linee di ricerca sono: il teatro come rappresentazione del disagio e delle diversità sociali; il teatro come strumento di riabilitazione e di integrazione nella scuola, nelle comunità terapeutiche e nelle case di pena.
Il rosario si svolgerà domani, venerdì 17, alle ore 18:30.
Il funerale avrà luogo sabato 18 alle ore 11.45 entrambi presso la Chiesa dei Diecimila Crocifissi in via Canevari.
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