Accoltellato in via dei Pescatori, 54enne muore al Galliera. Caccia all’omicida. Un uomo fermato dalla Polizia locale. La casa era un lago di sangue

È successo nel civico 2 della strada della Foce. L’uomo ha tentato di uscire di casa. Poi è stato soccorso dall’ambulanza della Croce Bianca Genovese. I militi lo hanno trovato in un lago di sangue e portato in ospedale, ma le sue condizioni erano troppo gravi e lì è morto. Il presunto omicida è stato fermato all’angolo tra corso Saffi e via Fiodor da una pattuglia dell’Infortunistica della Polizia locale, poi gli accertamenti hanno permesso di stabilire che era estraneo ai fatti


Sul posto le Volanti e la Squadra Mobile della Questura. I residenti del palazzo hanno sentito quello che stava accadendo nell’appartamento, occupato da un uomo di 68 anni, parente della vittima, e hanno chiamato il 112. Nel frattempo il ferito, Ahmed Chawqui, stava cercando di scappare, di mettersi in salvo forse di raggiungere proprio l’ospedale. Ma le sue condizioni erano già drammatiche.

Poco dopo le 17:00, il 118 ha inviato in codice rosso l’ambulanza della Croce Bianca Genovese che ha soccorso l’uomo e lo ha portato al pronto soccorso del Galliera dove, però, i medici non sono riusciti a salvargli la vita. L’uomo è spirato poco dopo le 19:00.
L’uomo deceduto è di origine marocchina. Sono scattate le ricerche della persona sospettata dell’omicidio . Si tratta Mohamed Chawqui, fratello di Ahmed. Sul posto, nell’appartamento di via dei Pescatori, è arrivata la Scientifica per i rilievi utili a ricostruire quanto è accaduto.
Aggiornamento: il sessantottenne è stato fermato dalla pattuglia del Nucleo Infortunistica del reparto Sicurezza Stradale della Polizia locale all’angolo tra via Fiodor e corso Saffi. Non ha opposto resistenza. Non aveva con sé il coltello. È stato portato in questura, dove viene piantonato proprio dalla Polizia locale.
Aggiornamento: la Squadra Mobile ha appurato nella notte che il fratello dell’uomo ucciso è estraneo ai fatti. Nella notte è stato fermato un diciassettenne italiano. Sotto: l’articolo con gli aggiornamenti della mattinata.
I soccorritori: «La casa era un lago di sangue»
Quando i soccorritori sono arrivati hanno trovato le Volanti della Polizia di Stato che erano sopraggiunte, allertate dal 112 a cui un vicino aveva denunciato di aver sentito grida e colpi nell’appartamento.
I militi sono saliti con i poliziotti e hanno trovato in casa un lago di sangue e strisce di sangue sul pavimento dove il ferito si era trascinato. L’uomo aveva ferite di arma da taglio, non molto grandi, ma, presumibilmente profonde, diverse al torace e una all’addome. Da quella all’addome uscivano le interiora, ma non usciva più sangue, segno che era passato parecchio tempo da quando era stata inferta. I soccorritori hanno tagliato le maniche della maglia che Ahmed Chawqui aveva addosso e hanno trovato tanto sangue già coagulato. Hanno stretto il braccio con un asciugamano usato come laccio emostatico e hanno capito che non c’era tempo da perdere perché il sangue coagulato testimoniava che il ferimento era avvenuto da tempo e la quantità di sangue sparso in casa testimoniava la quantità di quanto ne avesse già perso. Non si poteva nemmeno attendere l’automedica che stava sopraggiungendo. Non c’era nemmeno il tempo di guardare se avesse ferite alla schiena. Il ferito è stato caricato d’urgenza su una barella spinale e portato in ambulanza, quindi al Galliera. I medici dell’ospedale hanno potuto fare ben poco: l’uomo aveva perso troppo sangue ed erano stati lesi organi vitali. È spirato poco dopo le 19.
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