Quezzi, liquami scorrono in strada ed entrano dentro le case. I residenti: «Ci hanno abbandonato»


La disperata denuncia degli abitanti di via del Palazzo ribaltata qualche giorno fa sul gruppo FB “Genova Contro il Degrado” dalla fondatrice Anna Maria Scotto. I liquami tracimerebbero dalla fossa biologica di una comunità di accoglienza

Ecco il comunicato dei residenti

Sono settimane che chiediamo informazioni su una struttura di immigrati che è stata realizzata utilizzando un edificio del Don Orione sopra le nostre case, a Quezzi 100 immigrati, mi dicono, in un edificio che ospitava suore e colonie scout. La struttura non è adatta ad ospitare un numero elevato di persone e lo dimostra il fatto che la fossa biologica tracima da giorni liquami nella sottostante mulattiera, riversando materiale nelle case degli abitanti.
E non è neppure adatta l’amministrazione a gestire questa situazione, visto che sono giorni che i vicini chiamano la municipale, IRETI, la struttura, la proprietà… SENZA ALCUNA PRESA IN CARICO… la municipale mi deve ancora richiamare… Il nostro presidente Angelo Guidi più volte è stato da me sollecitato in proposito, visto che passano decine di immigrati, si sentono urla di minaccia, su un una strada non carrabile e per questo non presidiabile dalle autorità. Strada abitata da poche persone, soprattutto anziani e diverse ragazzine… Ancora nessuna risposta.
Chiediamo con la presa in carico, con:
1) sistemazione della situazione igienico sanitaria con disinfezione della mulattiera
2) chiusura dell’accesso sulla mulattiera lasciando aperto solo l’accesso principale
3) presidio della autorità con personale di vigilanza
4) controllo sulla capienza e sulle condizioni della struttura.
Questo edificio era una perla nel bosco, un posto di pace e riflessione, dove sono ospitati anche i piccolini dell’istituto L’Abbraccio.

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