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Acciaierie, l’assemblea dei lavoratori riunita davanti all’azienda decide sciopero di 24 ore. Gli operai escono in corteo

Lo comunica la Rsu unitaria dello stabilimento di Cornigliano: «In continuità con le mobilitazioni di Taranto, a partire dal primo turno di oggi dalle 7 di oggi. Zincature incluse»

«Dopo l’incontro del 27 settembre tra le Organizzazioni sindacali, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con tre ministri la situazione rimane ancora più confusa – avevano fatto sapere dalla Rsu già alla fine della scorsa settimana -. Chi si aspettava un momento di chiarimento sui futuri assetti della società probabilmente è rimasto deluso. A noi non interessa parteggiare per una parte o per l’altra della Società ma quello che registriamo è un totale immobilismo sul piano degli investimenti e della produzione. Questo genera un aumento dell’utilizzo della cassa integrazione che non è più sopportabile e genera, come segnalato ad ASL e Prefettura rischi elevati per la sicurezza. Ormai dal 2020 siamo in questa situazione e che l’esito della riunione a Palazzo Chigi di fatto annunci che dopo 4 anni verificheremo il “Dossier Acciaierie d’Italia” ci pare grottesco. Il tempo è scaduto: servono capitali, la Società deve mettere mano al portafoglio subito per aggiustare le gru, le linee di produzione e acquistare materie prime qua a Genova! A Taranto dove il ciclo primario è fondamentale come in tutti I siti siderurgici deve ripartire la produzione. Il tempo delle parole è finito!».

I lavoratori usciranno in corteo. Inevitabili i problemi per la viabilità.

Aggiornamento: I lavoratori sono usciti in corteo. In atto deviazioni alla viabilità all’altezza di piazza Savio, via d’Acri e Ponte di Cornigliano.
Aggiornamento viabilità: riaperta alla viabilità in via Cornigliano, chiuse la rotatoria di via San Giovanni d’Acri e le rampe di accesso dalla strada Guido Rossa.

Aggiornamento viabilità: chiusa anche strada Guido Rossa

Aggiornamento viabilità: Strada Guido Rossa riaperta al transito – CORTEO in via Cornigliano direzione levante

Aggiornamento viabilità: via Cornigliano chiusa in entrambe le direzioni.

«Oggi i lavoratori di Acciaierie d’Italia sono in sciopero per chiamare in causa il Governo ed esigere chiarezza sulla trattativa in corso tra socio pubblico e Mittal – dice Stefano Bonazzi, segretario generale Fiom Cgil -. A noi non interessa chi ha la maggioranza azionaria, chi è il padrone, ma è urgente che si facciano immediatamente gli investimenti economici necessari per mettere in sicurezza gli impianti del sito genovese così come degli altri siti, a partire da Taranto. La questione sicurezza ormai è fuori controllo, nonostante le denunce continue a tutte le istituzioni competenti. Devono essere aggiustati e messi in sicurezza il carroponte del decatreno, le gru, tra cui quelle del molo e tutti i mezzi necessari per la produzione. Oggi il mercato dell’acciaio ha potenzialità enormi e quindi non è più ammissibile l’utilizzo della cassa integrazione ma occorre avviare a pieno regime gli impianti. Per questo oggi scioperiamo e sfiliamo in corteo dietro lo striscione “basta cassa”».

Sotto: Stefano Bonazzi segretario generale Fiom Cgil Genova

“La mia segreteria sta convocando l’incontro con i sindacati di categoria per affrontare la difficile situazione dell’ex Ilva. Oggi e domani sarò impegnato al Festival delle Regioni che si sta svolgendo a Torino ma già da mercoledì sono pronto ad avviare un nuovo confronto, convenendo che è ormai giunto il tempo di trovare una soluzione”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti sullo sciopero e il corteo dei lavoratori dell’ex Ilva in corso questa mattina a Cornigliano.

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