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Fuochi d’artificio no limits, ieri sparati durante l’atterraggio di un aereo. L’allarme lanciato da un lettore

Da tempo è in atto la protesta degli animalisti anche per quelli “istituzionali”, con la motivazione che spaventano terribilmente gli animali non solo domestici. In città, però, è in atto la deriva pirotecnico-festaiola che porta a celebrare ogni cosa (matrimoni, lauree, compleanni) sparando artifici pirotecnici, cosa che succede praticamente ogni sera. Oltre al disturbo per chi riposa, ora c’è chi comincia a preoccuparsi della sicurezza del volo

Il nostro lettore Federico Novara ha documentato, proprio ieri sera, uno spettacolo pirotecnico in corso Italia, esattamente nel momento in cui stava atterrando un aereo. Le fotografie non lasciano scampo a interpretazioni: il velivolo sta atterrando e si vedono le sue luci. Ma si vedono anche gli artifici pirotecnici che scoppiano proprio sotto di lui.

«È necessario sparare i fuochi proprio quando un aereo di linea è in fase di avvicinamento all’aeroporto di Genova – scrive Novara su Facebook, taggando il sindaco Marco Bucci, l’Enac (l’Ente Nazionale Protezione Civile) e diversi media -. Nella foto si vedono i fuochi bassi, ma solo perché non sono riuscito a cogliere il momento di quelli più alti. Nonostante in quel punto gli aeromobili volino già a bassa quota, probabilmente i fuochi non arriverebbero alla stessa quota, però mi domando: non è possibile aspettare e festeggiare dopo il passaggio?» dice. Poi, commenta sarcastico: «Mi dovesse entrare un aereo in casa, sappiate che è colpa del pilota che non ha aspettato il folcloristico festeggiamento di un anniversario, un diciottesimo, o il compleanno di qualche principessina, prima di sorvolare corso Italia».

I fuochi d’artificio non vengono sparati solo in corso Italia. Se ne vedono al Porto Antico, in diverse location per feste e matrimoni, persino da case private.

Il Codice Penale (articolo 703) e il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (articolo 57) vietano di accendere fuochi d’artificio, lanciare razzi o, in genere, di fare accensioni o esplosioni pericolose in un luogo abitato o nelle sue adiacenze o lungo una via pubblica o in direzione di essa, senza l’autorizzazione dell’autorità locale di pubblica sicurezza.

Però per la maggior parte dei prodotti pirotecnici, quelli di libera vendita, non serve alcuna autorizzazione per l’utilizzo, a patto di attenersi ad alcune regole. L’accensione dei fuochi da utilizzarsi all’aperto, ove non configuri la realizzazione di uno spettacolo da autorizzare ai sensi dell’art. 57 del T.U.L.P.S., non può avvenire “… in un luogo abitato o nelle sue adiacenze o lungo una pubblica via o in direzione di essa”.

L’articolo 57 del Tulps dice che: «Senza licenza della autorità locale di pubblica sicurezza non possono spararsi armi da fuoco né lanciarsi razzi, accendersi fuochi di artificio, innalzarsi aerostati con fiamme (le cosiddette lanterne cinesi, che possono finire nei motori degli aerei n. d. r.), o in genere farsi esplosioni o accensioni pericolose in un luogo abitato o nelle sue adiacenze o lungo una via pubblica o in direzione di essa. È vietato sparare mortaletti e simili apparecchi».

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