Oggi a Genova 

Osvaldo, la mascotte “a intermittenza” di Genova Jeans che somiglia tanto (troppo) ai “Lapins Crétins”

Prima l’anticipazione su un sito online, poi il post e le polemiche sui social (in tanti hanno commentato che somigliasse a un dildo), poi la retromarcia della “curatrice generale”: «Era uno scherzo». Oggi la controretromarcia e l’ufficializzazione su un comunicato del Comune: «Villa Serra presenta in anteprima la mascotte di GenovaJeans, il coniglietto “Osvaldo in jeans”, opera di Paolo Pastorino, gentilmente offerto dall’artista albisolese». Ma quel coniglietto è la fotocopia dei personaggi, inizialmente apparsi come antagonisti nella serie di videogiochi Rayman (1995), quindi diventati i protagonisti di una serie animata molto popolare. Ai Lapins Crétins è persino dedicata un’attrazione al Futuroscope di Poitier

Tutto comincia con un’anticipazione da parte dei realizzatori del progetto a un sito internet, Genova 3000, datata 18 agosto. Vi si legge, tra le altre cose: «L’ambasciatore degli appuntamenti che si terranno in villa è Osvaldo, il fortunato coniglietto viola nato dall’estro dell’artista albisolese Paolo Pastorino e dal restyling di Alberto Podestà che, con l’approvazione della curatrice Anna Orlando, lo ha brandizzato per la comunicazione del pre-evento di Genova Jeans in programma il prossimo 10 settembre».

Anna Orlando, “curatore generale di Genova Jeans” (così viene definita nel comunicato di oggi del Comune, su cui non compare Manuela Arata, ideatrice e detentrice dei diriti della manifestazione), commenta subito il repost dell’articolo sulla pagina dello scultore con tre freccette che puntano verso l’alto e la scritta “top”, insieme a tre fiorellini.

La stessa Orlando, sabato scorso, pubblica sui social una nuova anticipazione.
Sui social scattano le polemiche, tra serissime obiezioni di carattere politico a proposito delle priorità dell’amministrazione comunale (è lungo l’elenco delle cose che il Comune, secondo chi commenta, dovrebbe anteporre alla mascotte, dalle manutenzioni delle strade allo sfalcio del verde nei torrenti) e frizzi e lazzi a proposito della mascotte stessa, da molti avvicinata per forma e colore a diversi dildo (strumenti per il piacere femminile), venduti anche su internet. Piovono gli screen degli oggetti ritenuti simili alla mascotte, tutti con lunghe orecchie e tutti fucsia. I post sono corredati da battute più o meno pecorecce, ammiccamenti sconci, punzecchiate sarcastiche.

Orlando interviene sia sulla pagina di “Genova Contro il degrado”, dove un post ha suscitato una partecipatissima discussione non esattamente favorevole all’iniziativa, sia su una bacheca privata, quella dello storico dell’arte Ferdinando “Nando” Bonora. Anche lì si era scatenata una vivace discussione.

A seguito delle polemiche, sia sulla pagina di Genova Contro il Degrado sia su quella di Nando Bonora, Anna Orlando interviene con questo post.

Sembra che “ci sia cascato” anche il Comune, perché oggi, nel comunicato inviato ai media per annunciare la festa a Villa Serra di Comago scrive (lo ricordiamo) «Villa Serra presenta in anteprima la mascotte di GenovaJeans, il coniglietto “Osvaldo in jeans”, opera di Paolo Pastorino, gentilmente offerto dall’artista albisolese». Osvaldo viene così ufficializzato come mascotte di Genova Jeans. Quindi: no, non era uno scherzo.

Dal canto suo, l’artista albisolese Paolo Pastorino, che ha offerto a Genova Jeans la mascotte nella versione elaborata da Alberto Podestà, di “Osvaldi” ha piena la bacheca Facebook. Ci sono “Osvaldi” (cioè Lapins Crétins) di ogni colore, compresa una versione blu e bianca col puttino, in pieno antico stile della ceramica di Albisola. Sul sito di Pastorino si apprende che costano 950 euro, inclusa la spedizione.

A seguito della dichiarazione di Orlando su diversi post social («Era uno scherzo!») sulla bacheca di Alberto Podestà (autore del restyling del coniglio e membro del consiglio di Villa Serra) è sparito il post con cui annunciava la nuova mascotte.

A guardarlo bene, Osvaldo non somiglia tanto ai dildo ingenerosamente elencati sotto i post facebook a scopo di critica né a Barbamamma dei Barbapapà con le orecchie (altra similitudine citata dagli utenti social), ma è invece proprio uguale ai Lapins Crétins, fortunati personaggi prima di videogiochi, poi di film animati creati e introdotti nei videogiochi da Michel Ancel , Hubert Chevillard e Charles Beirnaert della società francese Ubisoft, inizialmente come antagonisti nella serie di videogiochi Rayman, poi in vari videogiochi.

Questi personaggi sono conigli antropomorfi dotati di grandi occhi sporgenti e di due grandi denti visibili e distanziati tra loro. Mentalmente instabili, se non completamente stupidi (da qui il loro nome), i conigli spesso manifestano grandi e strane dosi di adrenalina , durante le quali i loro occhi diventano rossi mentre urlano un enorme “BWAAAAAAAH!!!”.

Per approfondire la somiglianza, pubblichiamo diverse immagini
Partendo da sinistra in alto
Prima riga: due pagine di un album dei Lapins Crétins e un costume da cosplay
Seconda riga: il personaggio del disegno animato (a sinistra) e una serie di opere di Pastorino
Terza riga: un pupazzo dei Lapins Crétins e la mascotte di Villa Serra e Genova Jeans

I dententori dei diritti dei Lapins Crétins sono precisamente elencati su ogni film animato, sulla scatola di ogni pupazzo, su ogni album. Ecco i detentori dei diritti degli album pubblicati in Italia.

Siamo certi che il ceramista abbia acquisito i diritti. Lui stesso scrive sul suo sito di aver “estrapolato” personaggi dei cartoni animati: «Nascono negli ultimi anni le ceramiche con i personaggi estrapolati dai cartoons come la serie degli Osvaldo o Arturo», si legge. In caso contrario sarebbe un bel problema, anche per Villa Serra e Genova Jeans di cui Osvaldo è ormai, ufficialmente, la mascotte.
Genova Jeans non ha bisogno di polemiche: deve rimontare il fiasco di due anni fa. Ma non ha cominciato benissimo a causa di un post comparso alla fine di luglio su Facebook sulla pagina dedicata, in cui è stata pubblicata – ritagliata e senza citazione – una foto del 1995 di Richard Avedon per Versace, immagine famosissima che ritrae Nadja Auermann e Claudia Schiffer. Alla Auermann, nel post di Genova Jeans, era stata “tagliata la testa” nell’intento, probabilmente, di tagliare il marchio. La foto, dopo le polemiche sui social, era sparita dalla bacheca, cancellata come Anna Orlando ha detto che è stato cancellato il post con l’anticipazione della mascotte Osvaldo, aggiungendo che, comunque, era uno «scherzo».

Peccato che lo “scherzo” sia stato ufficializzato come verità dal comunicato di oggi del Comune. Peccato che proprio la foto di Avedon e il relativo post, come esempio di promozione sui social, fossero stati inseriti nella brochure inviata qualche giorno prima ai giornalisti e che quindi cancellarlo sia servito a poco.

Morale di tutta questa storia è “Scripta manent”. Nelle brochure, nei comunicati e anche sui social.

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