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I sindacati denunciano: «Piantonamenti dei pazienti Rems “scaricati” sulla Polizia locale»

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl: «I soggetti trattati sono afflitti da vizio di mente e per lo più autori di delitti efferati, quindi soggetti di grave pericolosità sociale. La PL non ha accesso diretto alle banche dati che contengono informazioni fondamentali per organizzare un piantonamento in piena sicurezza al contrario delle forse dell’Ordine dello Stato. Um protocollo in vigore ribadisce che escluso l’intervento per il Tso tutte le altre operazioni sui pazienti delle Rems sono di competenza delle Forze dell’Ordine dello Stato»

«Spiace constatare che a distanza di un anno ci ritroviamo a dover nuovamente specificare che, come concordato con il protocollo siglato in data 25/09/2018 da Regione Liguria, Prefettura di Genova e A.S.L. 3. , “qualsiasi tipo di operazione che tratti di pazienti soggetti a misure restrittive in Residenze per l’esecuzione delle misure di Sicurezza – REMS è di esclusiva competenza delle Forze dell’Ordine statali” – dicono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl -. Infatti la Polizia Locale può intervenire in ausilio alle Forze dell’Ordine per i pazienti che operino un Trattamento Sanitario Obbligatorio – TSO, mentre il piantonamento del paziente in ospedale è di competenza della Polizia Penitenziaria o delle altre Forze dell’Ordine statali. A dispetto di ciò, in questi giorni, è stato richiesto, proprio dalle Forze dell’Ordine statali, alla Centrale Operativa della Polizia Locale di Genova l’attività di piantonamento di un paziente in ospedale a seguito di un TSO».


Secondo i sindacati «Da una prima ricognizione parrebbe che tale richiesta nasca da disposizioni contenute in un nuovo protocollo mai pervenuto ai lavoratori, mai ufficialmente pubblicato e di cui il Comando sembrerebbe non avere notizia».

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl continuano: «Considerato che; i soggetti trattati sono afflitti da vizio di mente e per lo più autori di delitti efferati, quindi soggetti di grave pericolosità sociale tanto da essere assegnati dall’Autorità Giudiziaria ad una struttura appositamente dedicata alla loro cura e custodia; che la Polizia Locale non ha accesso diretto alle banche dati che contengono informazioni fondamentali per organizzare un piantonamento in piena sicurezza al contrario delle forze dell’Ordine dello Stato; che già il protocollo in vigore ribadisce che escluso l’intervento per il TSO tutte le altre operazioni sui pazienti delle REMS sono di competenza delle forze del’Ordine dello Stato».

«Chiediamo con fermezza – concludono i sindacati – a tutela del personale della Polizia Locale che episodi di tal tipo non debbano più ripetersi».

In copertina: foto di repertorio

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