Spettacoli 

Erotismo e autoritarismo a Staglieno, spettacolo del Teatro dell’Ortica ispirato a Lisetta Carmi

Nuova produzione – a cura del Teatro dell’Ortica di Genova –  ispirata al lavoro fotografico di Lisetta Carmi, che debutterà il prossimo 29 settembre – a poco più di un anno dalla sua scomparsa – all’interno del Cimitero Monumentale di Staglieno, dove la la fotografa genovese produsse alcuni dei suoi scatti più famosi e pionieristici

“… Questi incredibili genovesi si facevano ritrarre da questi scultori quando erano vivi. Queste tombe se le facevano fare quando erano vivi, e la meraviglia di queste tombe è proprio questa, che sono ritratte queste persone nella loro verità più assoluta… Ed è appunto una delle ragioni per cui ho chiamato il servizio “Autoritarismo ed erotismo a Staglieno” Questo è un esempio di autoritarismo sui bambini, perché questa bambina è una bambina dell’orfanotrofio, questo è il benefattore dell’orfanotrofio, questo è l’angelo che dice al bambino “pensa… ringrazia il benefattore!” e intanto le dà una pagnotta… Questa è la donna che prega anche lei il benefattore e la bambina ha questa faccia bianca perché tutti quelli che passano le fanno una carezza... e questa è la morte che lambisce una donna nuda “
(da interviste a L. CARMI)

Nel 1966 Lisetta Carmi, lavorando ad un reportage fotografico su alcune attività della città di Genova per conto del Comune, si innamora di una parte del cimitero antico di Staglieno, di quella che lei definisce:”una galleria meravigliosa di tombe imponenti“. Comincia quindi a fotografare e studiare una singolare dissonanza: “detestavo ciò che molte sculture rappresentavano, lo stereotipo di una donna timorosa e dipendente dagli uomini, ma ero colpita dalla mente creatrice di chi in vita aveva progettato la sua tomba“. Il lavoro fotografico che vuole essere anticonformista nell’approccio al corpo oltre che alla società, e permeato di attenzione alla situazione sessista, viene “oscurato” negli anni della sua realizzazione in Italia dai direttori dei giornali(eccezion fatta per un passaggio molto ridotto nelle edizioni Bolaffi). Da qui nasce l’idea di provare a racchiudere all’interno di uno spettacolo teatrale polidimensionale, i tanti spunti forniti dalla storia di Lisetta Carmi e il suo rapporto unico e particolare con il Cimitero Monumentale di Saglieno, testimone silenzioso ma ‘comunicativo’ del mondo di un tempo e del mondo a noi oggi contemporaneo: la spinta – sull’onda di una condivisa emozione collettiva e della voglia di ricordare l’artista dopo la sua scomparsa – di rimettere in luce il progetto su Staglieno, ri-trova naturalmente oggi nel cimitero genovese il suo spazio scenico deputato che infatti ospiterà il debutto di questo spettacolo il prossimo 29 settembre 2023. 

“Abbiamo voluto quindi utilizzare le suggestioni del lavoro stesso della fotografa per costruire una ‘partitura performativa’ che dai corpi scolpiti sulle tombe, passando per lo studio delle foto, finendo agli interpreti, metta”in movimento” uno spettacolo in cui il linguaggio corporale sia preminente – sottolinea GianlucaBottoni, attore ma qui anche curatore scenico e drammaturgico – E nella tessitura del nostro lavoro, tra le gestualità coreografiche delle interpreti e la presenza importante di due bambini (oggetto da sempre di una attenzione partecipe nelle foto di Lisetta Carmi) risuoneranno le note di un pianoforte con brani di Tito Aprea, riferimento al passato importante della Carmi anche come pianista e ad uno degli autori che amava eseguire”. Uno spettacolo che porterà in scena non solo il lavoro di Lisetta Carmi e la sua storia, ma anche la contemporaneità che lei stessa ha vissuto in prima persona, a partire dalla stessa fotografia che in quegli anni era attraversata da slanci pionieristici: “Cercheremo di lavorare sul colore che “alla luce” di recenti ritrovamenti di altri scatti della fotografa che abbandonano il bianco e nero da reportage tipico di certi anni, e che si devono al costante e attento lavoro di ricerca e conservazione dell’Archivio Lisetta Carmi di Genova, mostrano nuove valenze del suo mondo fotografico e, grazie a una serie di vivacissimi costumi curati dall’istituto d’istruzione secondaria superiore Duchessa di Galliera, industria e artigianato per il Made in Italy/Fondazione F.U.L.G.I.S., ci sovrapporremo allo luminanza marmorea dello scenario del cimitero monumentale”.  Degli scatti del reportage originario, che la fotografa aveva appunto chiamato “Erotismo ed autoritarismo a Staglieno”, qualcosa si è dovuto sacrificare ma abbiamo mantenuto un percorso che comprende l’ ”impietrimento” borghese dell’800 (Staglieno è l’800) al liberty e al deco di un erotismo “postraffaellita” (come dire dal realismo all’estasi) e di una pulsazione fisica che a mano a mano nello svolgersi itinerante dello spettacolo denuncerà la natura organica delle interpreti stesse e di tutto ciò che intorno, e altrove, si muove. Compreso il pubblico. Tutti oggi sempre più “abituati” all’immagine di noi stessi.

EROTISMO E AUTORITARISMO A STAGLIENO 29 settembre 2023 – Cimitero Monumentale di Staglieno Uno spettacolo del Teatrodell’Ortica

con
Edda Marrone, Anna Giusto, Francesca Santamaria Amato, Giulia Mattola, Federica Barbaglia, Nicoletta Tangheri, Gianluca Bottoni 

Cura scenica e drammaturgica: Gianluca Bottoni
Direzione artistica:Mirco Bonomi
Costumi: Istituto d’istruzione secondaria superiore Duchessa di Galliera, industria e artigianato per il Made in Italy/Fondazione F.U.L.G.I.S. con la consulenza di Gloria Lerso e Tiziana Tassara
Organizzazione tecnica: Davide Aloi
Comunicazione e ufficio stampa:Nicola Giordanella

Il Teatro dell’Ortica ringrazia per la preziosa collaborazione: Giovanni Battista Martini curatore dell’archivio Lisetta Carmi di Genova, info point turistico culturale del Cimitero di Staglieno, Emilia Bruzzo, e La Generale Pompe Funebri Genova per il supporto.

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