Rolli Days dal 28 aprile al 1º maggio. Riaprirà al pubblico anche Palazzo Balbi Senarega


Le ville attorno alla città antica sono un altro importante capitolo della narrazione di questi Rolli Days, che propongono un focus sulle ville lungo la costa a ponente del centro storico, tra Sampierdarena e Pegli. Tra queste novità assoluta è Villa Rostan, raggiungibile anche via mare (meteo permettendo) tramite il servizio Navebus e Villa Centurione Doria, che nasce a metà del ‘500 per volontà di Adamo Centurione, ricco commerciante, attivo investitore negli affari di Spagna nonché proprietario di Palazzo Centurione Pitto, anche questo aperto e visitabile con la sua preziosa decorazione del ‘600/’700


Gli antichi Palazzi dei Rolli tornano a riaprire le loro porte ai visitatori, per raccontare una Genova di nobili e potenti famiglie, di affari, commercio e finanza. La storia di Genova e del suo porto, il principale del Mediterraneo, un crocevia di umanità e di scambi mercantili che ha reso Genova la Superba, regina del mare.

Il mare, Genova e i suoi Palazzi è infatti il filo conduttore di questa edizione primaverile dei Rolli Days, l’evento dedicato ai palazzi Patrimonio Unesco che per il quindicesimo anno di fila porta decine di migliaia di persone a visitare le splendide dimore dell’aristocrazia genovese.
L’appuntamento con i Rolli Days, dal 28 aprile al 1° maggio, sarà l’occasione per una full immersion nella bellezza, tra arte, cultura e mare; saranno quattro giorni da non perdere per concedersi un lungo week end genovese tra i magnifici palazzi cinquecenteschi, le ville e le strade monumentali.
«Torna uno degli appuntamenti più attesi da genovesi e turisti. L’apertura degli antichi Palazzi dei Rolli rappresenta un’opportunità incredibile per scoprire la cultura, l’arte e la bellezza delle splendide dimore dell’aristocrazia genovese – commenta il sindaco Marco Bucci – Un simbolo di un passato glorioso della nostra città che ci rende orgogliosi e che ancora una volta siamo pronti a mostrare al mondo intero. Uno spettacolo che chiunque dovrebbe ammirare almeno una volta, i Palazzi dei Rolli sono delle vere e proprie perle che meritano di essere scoperte. Sono certo che anche questa edizione dei Rolli Days saprà incantare decine di migliaia di persone».
«Annunciare oggi la nuova edizione dei Rolli Days a 15 anni dal primo evento è già di per sé un grande successo: significa che i Palazzi dei Rolli, dichiarati patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2006, sono diventanti un bene davvero condiviso, identitario e ricco di prospettive future per i genovesi, gli italiani e i cittadini del mondo – spiega il curatore scientifico dei Rolli Days Giacomo Montanari – L’edizione di aprile e maggio 2023 vuole ribadire il ruolo della cultura come presidio sociale, andando a coinvolgere nelle aperture dei Rolli Days una larga parte di siti ubicati nel cuore del nostro centro storico, oltre ai meravigliosi 12 palazzi affacciati su Strada Nuova. Sarà anche occasione per mettere al centro il mare, come elemento unificante della storia, della politica e dell’arte cittadina nei secoli passati, così come oggi: a questo tema si collegano le aperture di Palazzo San Giorgio e di spazi eccezionali e mai aperti al pubblico prima d’ora, come villa Lomellini Rostan Reggio a Pegli. Non bisogna dimenticare, però, che parlare di cultura significa anche e soprattutto parlare di persone e di professionalità: senza il lavoro degli uffici del Comune di Genova questo tipo di opportunità non esisterebbe, così come indispensabili sono oggi le figure dei divulgatori scientifici, una eccellenza a livello nazionale, che permettono ai visitatori di portarsi a casa una ‘cassetta degli attrezzi’ personale per garantirsi, ogni volta che lo desiderino, l’accesso alla lettura del nostro meraviglioso patrimonio monumentale. Dei veri e proprio mediatori culturali: una figura professionale ancora non codificata in Italia (diversamente da altri paesi) ma di cui si sta percependo sempre più il bisogno, anche attraverso queste best practice».
A partire dall’11 aprile sarà possibile prenotare le visite su https://www.visitgenoa.it/rollidays-online/ dove si troveranno anche tutti gli aggiornamenti, i dettagli sui siti aperti e il programma degli eventi collaterali.
Sul sito http://www.visitgenoa.it sono anche disponibili tutte le info per un soggiorno a Genova.
Le strade monumentali sono il cuore del sito UNESCO genovese. Nella cinquecentesca Strada Nuova, oggi via Garibaldi, saranno aperti tutti i 12 palazzi mentre in via Balbi, insieme agli altri palazzi oggi sede dell’Università di Genova, riaprirà al pubblico lo splendido palazzo Balbi Senarega, recentemente restaurato.
Aprirà Palazzo San Giorgio, fin dal ‘400 sede della banca dei genovesi, e saranno visitabili anche altre dimore straordinarie come quella di Ambrogio di Negro, nel ‘500 uno tra gli uomini più ricchi del mondo, e si potrà tornare nei palazzi di Brancaleone Grillo, di Nicolò Cattaneo della Volta, del Doge Ferretto.
Le ville attorno alla città antica sono un altro importante capitolo della narrazione di questi Rolli Days, che propongono un focus sulle ville lungo la costa a ponente del centro storico, tra Sampierdarena e Pegli. Tra queste novità assoluta è Villa Rostan, raggiungibile anche via mare (meteo permettendo) tramite il servizio Navebus e Villa Centurione Doria, che nasce a metà del ‘500 per volontà di Adamo Centurione, ricco commerciante, attivo investitore negli affari di Spagna nonché proprietario di Palazzo Centurione Pitto, anche questo aperto e visitabile con la sua preziosa decorazione del ‘600/’700.
Sabato 29 aprile la Biblioteca Berio apre ai Rolli Days la sala dei Chierici, antica cappella del seminario – situata nell’ala seicentesca dell’edificio – che conserva l’aspetto architettonico e le decorazioni originarie. In occasione di Genova Capitale italiana del Libro, verrà esposto il celebre stemmario seicentesco Nobiltà di Genova di Agostino Franzoni, frutto dell’incontro tra il pittore Luciano Borzone e l’incisore Jérôme David, che raffigurarono gli scudi araldici delle famiglie genovesi divise nei 28 alberghi. La Biblioteca Berio conserva due esemplari della prima edizione del 1636 e due successive copie manoscritte colorate ad acquerello, realizzate nel XIX secolo. Visite guidate ogni ora, dalle 10 alle 18.
Inoltre, subito dopo il weekend dei Rolli Days le chiese del centro storico, autentici scrigni di arte, storia e cultura, saranno liberamente visitabili tutti i sabati di maggio dalle 10 alle 18.
Tra gli eventi collaterali, la mostra Il magnifico dono dedicata ai Duchi di Galliera e alle loro donazioni per il porto e la città di Genova, che sarà ospitata nella Villa Duchessa di Galliera. Durante i Rolli Days, per la prima volta in assoluto, sarà aperto il budoir settecentesco della duchessa con arredi e suppellettili originali.
Il centro storico sarà inoltre arricchito dalla visita straordinaria di alcune terrazze dei Palazzi dei Rolli del Sestiere del Molo, da cui si potrà godere di una vista impareggiabile sui vicoli e sul porto.
Come sempre i grandi protagonisti dei Rolli Days saranno i divulgatori scientifici, giovani professionisti che condurranno le visite negli antichi palazzi e con le loro parole daranno vita alle architetture, ai dipinti, alle sculture e agli arazzi di quelle dimore uniche al mondo e alle storie dei loro proprietari.
I Rolli sbarcano su Facebook e su Instagram – informazioni, storie, immagini dei Rolli sono ora disponibili anche sui canali social ufficiali del sito UNESCO Il sistema delle Strade Nuove e i Palazzi dei Rolli di Genova, all’indirizzo @rolliestradenuove_genova
ROLLI DAYS PRIMAVERA 2023 è un evento promosso e organizzato dal Comune di Genova in collaborazione con Camera di Commercio di Genova, Ministero della Cultura – Segretariato Regionale della Liguria, Associazione dei Rolli della Repubblica Genovese, Università di Genova, Arcidiocesi di Genova.
Ecco i siti aperti
Palazzo Antonio Doria (Spinola – Prefettura di Genova) – largo Eros Lanfranco
Palazzo Agostino Pallavicino – via Garibaldi 1
Palazzo Pantaleo Spinola (Gambaro) – via Garibaldi 2
Palazzo Lercari Parodi – via Garibaldi 3
Palazzo Tobia Pallavicino (Camera di Commercio di Genova) – via Garibaldi 4
Palazzo Angelo Giovanni Spinola – via Garibaldi 5
Palazzo Spinola Doria – via Garibaldi 6
Palazzo Nicolosio Lomellino – via Garibaldi 7
Palazzo Lazzaro e Giacomo Spinola – Novità – via Garibaldi 8
Palazzo Niccolò Grimaldi (Palazzo Tursi) – via Garibaldi 9
Palazzo Luca Grimaldi (Palazzo Bianco) – via Garibaldi 11
Palazzo Baldassarre Lomellini – via Garibaldi 12
Palazzo Gio Francesco e Ridolfo Brignole Sale (Palazzo Rosso) – via Garibaldi 18
Palazzo Gerolamo Grimaldi (Palazzo della Meridiana) – salita San Francesco 4
Palazzo Giacomo Lomellini (Patrone) – largo Zecca 2
Palazzo Giacomo e Pantaleo Balbi (Senarega) – via Balbi 4
Palazzo Stefano Balbi (Reale) – via Balbi 10
Palazzo Gio Battista Centurione (Pitto) – via del Campo 1
Palazzo Francesco Grimaldi (Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola) – piazza di Pellicceria
Palazzo Ambrogio di Negro – via San Luca 2
Palazzo Nicolò Cattaneo della Volta – piazza Cattaneo 26
Palazzo Doge Ferretto – piazza Ferretto 1
Palazzo Nicolò Spinola (Franzone) – via Luccoli 23
Palazzo Gio Vincenzo Imperiale – piazza Campetto 8
Villa Spinola di San Pietro – via San Pietro 2
Villa Imperiale Scassi – largo Pietro Gozzano
Villa Pallavicino delle Peschiere – via San Bartolomeo degli Armeni 5
Villa del Principe – piazza del Principe 4
Palazzo San Giorgio – via della Mercanzia
Albergo dei Poveri – piazzale Emanuele Brignole 2-
Teatro Carlo Felice – passo Eugenio Montale 4
Basilica delle Vigne Kalatà Experience – vico del Campanile delle Vigne 5
Archivio del Magistrato di Misericordia – via dei Giustiniani 25
Villa Duchessa di Galliera – vico Nicolò da Corte 2
Villa Lomellini Rostan (Reggio) – Novità – via Ronchi 67
Villa Adamo Centurione (Doria) – piazza Bonavino 7
Basilica delle Vigne Kalatà Experience – vico del Campanile delle Vigne 5
Villa Adamo Centurione (Doria) – piazza Bonavino 7
Archivio di Stato – via Santa Chiara 28r
Storie di uomini, di mare e di ricchezze: Adamo Centurione
Adamo Centurione Oltremarino apparteneva a un ramo della famiglia attivissimo nel commercio con la Spagna. Lui stesso fu grande mercante, importatore di seta trafficata tra Genova e Lione, e fu con ogni probabilità il primo genovese a stabilire contatti finanziari col giovane Carlo d’Asburgo.
Condivise con l’amico Andrea Doria la scelta di schierare la città dalla parte della corona di Spagna, anche grazie agli accordi della Convenzione di Madrid, sottoscritta dal Doria nel 1528, per la quale i Genovesi ottennero piena libertà di commercio in tutti gli Stati asburgici e parità di diritti con gli stessi Spagnoli.
Se sino a quell’anno i banchieri genovesi avevano avuto un posto secondario rispetto ai Fugger e ai Welser nei finanziamenti al tesoro imperiale, ora il loro ruolo diventerà sempre più importante.
Il rapporto con Andrea Doria si consolidò anche attraverso legami familiari: Giannettino Doria, nipote ed erede di Andrea, sposa Ginetta Centurione, figlia di Adamo; il loro figlio Giovanni Andrea, alla morte di Giannettino durante la congiura dei Fieschi del 1547, diventa l’erede dell’ammiraglio.
Oltre che mercante, Adamo fu un armatore, schierato accanto ad Andrea Doria nella spedizione navale contro il Barbarossa, e un formidabile finanziere, maestro della tecnica dell’asiento che permetteva alle grandi famiglie genovesi di impegnare i propri capitali in operazioni di prestito congiunte, che potevano così arrivare a importi stratosferici. Nel 1538 aveva prestato in una sola volta a Cosimo I de’ Medici ben 200.000 scudi d’oro per sopperire ad un debito di 800.000 ducati contratto dal duca; nel 1552 prestò 50.000 scudi all’imperatore senza interessi. Negli Anni ‘50 del Cinquecento il controllo dei banchieri genovesi, e in particolar modo del Centurione, sulle finanze di Filippo II diventava sempre più stringente. Nel 1558, attraverso suoi agenti, fornì due partite rispettivamente di 200.000 e 600.000 ducati, la prima in Fiandra da pagarsi in venti giorni e la seconda da pagarsi in sei mesi.
Fonte: Dizionario Biografico degli Italiani Treccani
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