I funerali di Odone saranno celebrati venerdì nella basilica di Santa Maria Assunta in Carignano. I commossi ricordi di Confcommercio e Cciaa


Vivo cordoglio da parte delle istituzioni, dei commercianti, delle persone che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene


Il rosario per il presidente di Ascom Confcommercio Genova Paolo Odone, scomparso ieri sera a 80 anni, verrà recitato giovedì 13 aprile alle 18:30, mentre i funerali verranno celebrati venerdì 14 aprile alle 10 entrambi alla Basilica di Santa Maria Assunta in Carignano.


È probabile che molte siano le persone che andranno a porgere a Odone l’estremo saluto.
Molteplici le testimonianze di stima e di affetto che arrivano dalle istituzioni, ma soprattutto dai “suoi” commercianti, che lo adoravano riconoscendolo come uno di loro che per loro aveva sempre lottato e delle tante persone che lo avevano conosciuto.
La commossa nota di Confcommercio Genova
Negli uffici dell’Ascom Confcommercio in via Cesarea c’è silenzio. Aleggia l’incredulità perché il Presidente Odone non tornerà. Si faceva amare. Sempre presente in ufficio ascoltava tutti i problemi dell’Associazione piccoli e grandi. Mancherà a tutti.
Nel lontano 1997 assunse la presidenza dell’Ascom Confcommercio di Genova, orgoglioso di rappresentare la categoria di cui lui e la sua famiglia facevano parte storicamente.
Amava il commercio, i negozi di vicinato, che considerava l’arredo della città e la salvaguardia da desertificazione e microcriminalità. Proprio per questo studiava, si impegnava a fondo per trovare idee innovative che potessero rendere attrattiva Genova per nuovi abitanti.
Tanti progetti ed iniziative: dal Parco di Cogoleto “Futuroscope”, allo spettacolo di luci nel Porto, alla via degli artisti nel Centro Storico, al progetto di collegamento tra il waterfront e il centro città.
L’impegno per le infrastrutture perché Genova non rimanesse isolata. 700 riunioni per il terzo valico, ma alla fine aveva vinto! Pensava al quadruplicamento dei binari da Tortona a Milano, era certo che in un’ora si sarebbe potuta raggiungere Genova da Milano e allora tanti, invogliati dal clima e dalla bellezza della città che amava infinitamente, avrebbero scelto di venire ad abitarci.
Paolo Odone ha sempre avuto una visione lungimirante e quando si è reso conto dei problemi che sarebbero derivati dalla chiusura di Fincantieri a Sestri Ponente ha organizzato la più grande manifestazione di protesta dei commercianti, alla quale si è unita tutta la città. E Fincantieri è rimasta.
Molto apprezzato in Confcommercio Nazionale nella quale ha ricoperto incaricchi importanti ed era tuttora membro di Giunta; fino all’ultimo ha dato il suo apporto esprimendo grande stima per il Presidente Sangalli.
Paolo Odone era presidente di Ascom Confcommercio Genova e di Confcommercio Liguria. È stato presidente della Camera di Commercio di Genova dal 1999 al 2018 ed era tuttora vice presidente vicario. Dal 2017 presidente dell’Aeroporto di Genova, incarico che amava particolarmente . soleva dire “l’aeroporto è dei genovesi “. In Ascom Confcommercio lo ricordano il vice presidente vicario Alessandro Cavo, i vice presidenti, i membri di Giunta e di Consiglio, i presidenti degli uffici di delegazione, i presidenti dei CIV, Ornella Caramella insieme a tutti i dipendenti e tanti associati che lo hanno conosciuto.
Venerdì 14 aprile, giorno del funerale, gli uffici Ascom Confcommercio Genova resteranno chiusi per lutto.

Oltre a tutte le testimonianze giunte già ieri sera dalla politica, delle molte che si leggono sui social, lasciate da persone comuni che Odone lo avevano apprezzato e stimato, giunge ora quella della Sgm, Società Gestione Mercato.
«Nei suoi diversi ruoli, che ha sempre ricoperto con grande attenzione e sensibilità per le esigenze delle imprese, lo abbiamo avuto costantemente al nostro fianco – commenta Gianni Ratto, amministratore delegato di SGM –. Sia in occasione dello spostamento fondamentale del Mercato da corso Sardegna a Bolzaneto, sia negli anni successivi nell’azione di consolidamento e sviluppo della struttura come Centro Logistico Agroalimentare, Paolo ha rappresentato un punto di riferimento insostituibile per la capacità innata di leggere in anticipo lo sviluppo di nuovi flussi commerciali, creando occasioni di confronto a tutti i livelli imprenditoriali ed istituzionali. I suoi consigli e la sua voglia di stare insieme per fare le cose insieme, ci mancheranno tantissimo».
«Confesercenti – dichiara il presidente provinciale di Confesercenti Massimiliano Spigno – si unisce al cordoglio per la scomparsa di Paolo Odone, per anni prezioso punto di riferimento per il mondo delle imprese genovesi, che ha saputo tutelare e rappresentare ai massimi livelli istituzionali, valorizzando il ruolo imprescindibile delle associazioni di categoria».
«Per quasi vent’anni presidente della Camera di Commercio di Genova e ancora in carica come vice presidente. Era presidente di Confcommercio Genova e Liguria e di Aeroporto di Genova – recita una nota della Cciaa -. Lo ricordano il presidente Luigi Attanasio, che ha raccolto da lui il testimone alla guida della Camera il 15 ottobre del 2018 e il segretario generale Maurizio Caviglia, una vita al suo fianco prima in Confcommercio e poi alla Camera di Commercio. Paolo Cesare Odone è stato il primo presidente della Camera di Commercio di Genova eletto dai rappresentanti delle categorie economiche, nel 1999, quando la legge 580 pose fine alla lunga era delle nomine ministeriali per gli Enti camerali. Nei suoi quasi 4 mandati al vertice della Camera di Commercio, dal 99 al 2018, ha saputo ricucire i rapporti fra le tante anime del mondo economico genovese e convogliare le energie di tutti verso l’obiettivo comune delle infrastrutture, per lui una vera e propria passione. Una passione che lo ha portato a percorrere in lungo e in largo tutta l’Europa alla ricerca di alleanze con le altre Camere di commercio dell’allora Corridoio paneuropeo 5 Lisbona/Kiev, poi diventato Rete Ten-T, inserendo nell’agenda europea il tema del Terzo Valico. E poi, in anni più recenti, a mobilitare associazioni di categoria, professionisti e lavoratori a favore della Gronda di Genova, prima in occasione del “Debat Public” voluto da Marta Vincenzi e poi con il manifesto “Perché sì alla Gronda”, sottoscritto da oltre trenta associazioni».
«Ma non erano solo le infrastrutture ad appassionarlo – prosegue la nota della Cciaa -. Uomo di profonda cultura, era spinto da una curiosità insaziabile che lo portava a interessarsi con pari entusiasmo di archeologia e di archivistica, di araldica e di studi colombiani, di robotica e di telecomunicazioni, di gastronomia e di musica.
È stato uno dei protagonisti di Genova Capitale Europea della Cultura nel 2004, della riscoperta turistica della città, della valorizzazione dei Palazzi dei Rolli, di cui si è fatto orgogliosamente alfiere nei suoi tanti viaggi nelle capitali europee. Fu lui a decidere di tenere sempre aperta e visitabile la sede di Palazzo Tobia Pallavicino, in via Garibaldi 4, di cui amava fare da guida per gli ospiti della Camera ma anche per i turisti. Aveva un talento naturale per le lingue, che parlava senza difficoltà sin dai tempi in cui si dilettava come radioamatore, e una grande capacità di ascolto e di comunicazione empatica. Fra le sue ultime intuizioni quella della “silver economy”, di cui è stato un convinto fautore come ulteriore leva di sviluppo per Genova e la Liguria Non da ultimo, ha incarnato per oltre trent’anni il commercio genovese, lanciando e concretizzando idee vincenti come quella dei civ (centri integrati di via) e delle botteghe storiche, senza mai far mancare il proprio impegno quotidiano e il proprio indiscutibile carisma alle tante battaglie di quelli che amava definire “i miei colleghi e amici bottegai».
«Una figura unica e insostituibile, ci mancherà moltissimo – lo ricorda commosso il presidente della Cciaa Luigi Attanasio – non soltanto come vice presidente vicario, ma anche come mentore, fucina di idee, grande innovatore e soprattutto amico fidato. Non è da tutti lasciare la guida di un ente come la Camera di Commercio dopo quasi vent’anni e restare come numero due, per dare una mano. Lascia un grande vuoto in tutti noi».
Per la Cisl Liguria, con Paolo Odone «Perdiamo un punto di riferimento».
«La scomparsa di Paolo Odone è una grandissima perdita per Genova e tutta la Liguria – recita una nota del sindacato -. Il suo impegno civico, la sua passione, le sue battaglie condotte sempre in prima linea per lo sviluppo dell’economia e delle infrastrutture del territorio fanno parte della nostra storia recente e rappresentano un esempio per le future generazioni. Sempre attento alle esigenze del dialogo leale e costruttivo con le organizzazioni sindacali. La comunità deve moltissimo a Odone, che prima come presidente della Camera di Commercio, poi come presidente dell’Aeroporto Cristoforo Colombo ha sempre privilegiato e sostenuto con spirito libero gli interessi della città e dei suoi abitanti. Alla famiglia di Paolo Odone le nostre più sentite condoglianze».
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