Cronaca 

Carcere di Marassi: poliziotto aggredito, minacciato di morte e preso a schiaffi

Pagani (Uil Pp): «Ci risiamo, un’altra aggressione alla Polizia Penitenziaria. In Italia sono mediamente due al giorno, in qualche caso con conseguenze permanenti. Nonostante questo, si registra la sostanziale inerzia del ministero e, più in generale, del governo»

Fabio Pagani, segretario regionale della Uilpa Polizia Penitenziaria, spiega: «Dalle notizie che ci pervengono, verso le ore 10:30 di ieri, un detenuto non nuovo a tali comportamenti, ventenne, violento, italiano, con condanna definitiva, mentre si recava a telefonare, senza alcun motivo ha aggredito violentemente il poliziotto addetto alla vigilanza del piano detentivo, prendendolo a schiaffi in pieno volto e minacciandolo di morte . È evidente che se non si assumono consequenziali misure immediate la situazione carceraria rischia di riprecipitare».

«È assolutamente indispensabile e urgente – aggiunge il sindacalista – rafforzare gli organici della Polizia penitenziaria e potenziarne equipaggiamenti e dotazioni strumentali, nonché, parallelamente, intervenire sull’ordinamento introducendo un reato proprio o, per lo meno, un’aggravante specifica per chi, trovandosi in stato di detenzione, si scagli contro le istituzioni repubblicane aggredendo la Polizia penitenziaria».

«Infine, al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e al Ministero della Giustizia – conclude Pagani – chiediamo di accelerare sulla revisione del modello custodiale, ma anche di costituirsi parte civile nei procedimenti penali a carico di detenuti che abbiano aggredito e procurato lesioni permanenti agli operatori penitenziari e conseguentemente, pure danni all’erario».

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