Facce de Zena 

Scompare Giorgio Bornacin, figura storica della destra genovese

Aveva 73 anni. Era stato consigliere regionale, deputato e senatore. Gianni Plinio, l’amico di sempre: «Si spegne una parte della storia della destra di Genova. È stato un uomo importante nell’impegno politico»

Giorgio Bornacin era nato ad Omegna, sul Lago d’Orta, il 24 novembre 1949 ed è spirato questa notte all’Ospedale San Martino.

Figlio del professor Sergio Bornacin, storico dirigente genovese del Movimento Sociale Italiano e dell’insegnante di francese Magda, giovanissimo, Giorgio Bornacin aderì prima alla Giovane Italia, organizzazione giovanile del MSI, poi dai primi anni settanta diresse il Fronte Universitario d’Azione Nazionale dell’Università degli Studi di Genova. In seguito lavorò come insegnante.

All’inizio degli anni ottanta era stato Capogruppo al Consiglio Regionale della Liguria per il Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale, continuando a ricoprire tale incarico sino al 1996. In quegli anni è stato uno dei riferimenti storici della corrente almirantiana in Liguria.

Nel 1994 in occasione della svolta di Fiuggi aderì ad Alleanza Nazionale.

Nel 1996 era stato eletto al Senato della Repubblica per Alleanza Nazionale, membro della 8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni), della Commissione parlamentare questioni regionali, della Commissione consultiva riforma pubblica amministrazione.

Nel 2001 era stato eletto alla Camera dei deputati per Alleanza Nazionale.

Nel 2006 era stato eletto al Senato della Repubblica per AN, confermando il proprio seggio anche alle elezioni politiche del 2008 con PDL. Era stato segretario della 10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo)

Il 29 settembre 2010 era stato nominato Coordinatore Metropolitano del PDL di Genova. Il 29 marzo 2011 ha co-firmato un disegno di riforma costituzionale per abolire la XII norma della Costituzione italiana, che vieta “la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”.

Nel 2013 non venne ricandidato in Parlamento. Da tempo le sue condizioni di salute non erano buone.

Gianni Plinio, ex presidente del Consiglio Regionale (nella foto risalente agli anni ’70 con Bornacin e Almirante) manifesta «cordoglio ai familiari per la scomparsa  del senatore Giorgio Bornacin» e aggiunge: «Con Giorgio se ne va l’amico fraterno di una vita. Con Lui scompare un pezzo importante e nobile della Destra politica genovese e la Liguria perde un politico di rara competenza e trasparenza. Eravamo coetanei ed entrambi di origini novaresi. La sua famiglia di stretta osservanza missina. Ci siamo conosciuti nel turbinoso 1968 quali militanti della Giovane Italia e del Fuan. Da allora il nostro impegno politico è stato comune e quotidiano fino ai giorni nostri. Fummo tra i collaboratori più stretti in Liguria di Giorgio Almirante e di Cesco Giulio Baghino».

«Nel 1976, alle elezioni universitarie, venne eletto per la prima volta, a nome de FUAN nel Consiglio di Amministrazione dell’Università di Genova e nel Consiglio di Facoltà di Lettere – prosegue Plinio -. Quattro le elezioni in Consiglio Regionale e tre quelle alla Camera dei Deputati ed al Senato della Repubblica. Sempre animato da grande amor di Patria e sempre in prima fila in tante battaglie a tutela della gente comune e di chi non aveva voce. Con la passione, la coerenza e la lealtà di sempre. Che la terra gli sia lieve».

Il funerale di Giorgio Bornacin si svolgerà lunedì 20 ore 11,30 alla chiesa di Santa Zita in corso Buenos Aires.

AGGIORNAMENTO – Maurizio Gasparri (Forza Italia), vice presidente del Senato, ricorda così Giorgio Bornacin

«Ho appreso con grande dolore della scomparsa di Giorgio Bornacin a soli 73 anni – scrive Gasparri -. Giorgio è stato fin dall’adolescenza un militante politico coerente e coraggioso. Nelle organizzazioni giovanili e poi nel Movimento Sociale Italiano, in AN, nel PDL e in prima linea nella coalizione di centrodestra, ha rappresentato ideali e valori. Raccolto il testimone dal padre Sergio, a lungo impegnato e appassionato dirigente missino, ha fatto parte delle assemblee locali, del Consiglio Regionale della Liguria e del Parlamento. Alla fine degli anni ’70 fui insieme a lui vice segretario nazionale del Fronte della Gioventù. E da allora, nell’arco di decenni, abbiamo sempre condiviso amicizia, valori e tante scelte. Siamo stati insieme anche in Senato, nel gruppo del PdL, che ho guidato dal 2008 al 2013. Giorgio è stato un appassionato rappresentante di Genova e della Liguria, ma è stato anche molto di più. Un dirigente politico attento e presente. Sempre impegnato sul territorio, sempre interprete delle istanze delle categorie, pronto a difendere i valori e gli ideali della Nazione italiana. Con lui molti di noi perdono un carissimo amico di un’intera vita. Speravo che riuscisse a superare i malanni e gli interventi chirurgici. Purtroppo così non è stato. Lo ricordiamo con grande dolore ma anche consapevoli che Giorgio ha rappresentato, per me e per tanti di noi, un amico di sempre e per sempre e che non dimenticheremo mai per il suo impegno, per la sua determinazione, per il coraggio con cui, anche in anni difficili, ha saputo dare voce a giusti e i buoni ideali».

Così Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria: «“Ci lascia un politico intelligente e capace, un uomo che ha portato alla politica buonsenso e concretezza. Una persona mai sopra le righe con un grande attaccamento per la sua amata Genova. Ai familiari, agli amici e a tutti coloro che lo hanno stimato e gli hanno voluto bene va il mio abbraccio personale, quello della Giunta regionale e di tutta la Liguria».

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