Morte della donna schiacciata da un camion in lungomare Canepa, il Pm chiede l’archiviazione per l’autista dell’autocarro


La famiglia di Romana Conte, però, si oppone all’archiviazione e chiede al giudice per le indagini preliminari di mandare l’uomo a giudizio nonostante la richiesta del pubblico ministero. Secondo la perizia, il camionista non poteva vedere la donna in sella al suo scooter, rientrata dal sorpasso troppo presto

Si sa che il pm Giovanni Arena è notoriamente un magistrato scrupoloso e attento. A convincerlo a chiedere l’archiviazione per il camionista è stata la perizia della Polizia locale del nucleo Infortunistica del reparto Pronto Intervento e del consulente Marco Sartini che hanno ricostruito il tragico incidente avvenuto nella sera del 7 novembre dello scorso anno in Lungomare Canepa, all’altezza dei Magazzini del Sale.

La sera stessa e nei giorni successivi furono effettuati tutti i rilievi necessari e furono acquisite e visionate le immagini delle telecamere.
Dalle indagini è emerso che la donna avrebbe superato il tir, ma calcolando male i tempi e rientrando troppo presto. I filmati delle telecamere mostrano la donna che, a bordo del suo scooter, supera il mezzo pesante in rettilineo, poi rientra nella corsia senza accelerare. Il camionista non ha frenato, se non quando ha sentito qualcosa sotto le ruote, perché, secondo la perizia, non poteva vedere la scooterista.
Romana Conte era sposata e e aveva due figli.
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