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Nidi e scuole dell’infanzia, Cisl Fp: «Da mercoledì 50 docenti a casa. Pronti a scendere in piazza»

L’assessore Brusoni parla di un «tavolo tecnico per soluzioni condivise a breve e medio termine». Ma già dopodomani i lavoratori saranno senza lavoro, cosa che si sapeva dai tempi del Ponte, ma era stata promessa la stabilizzazione. Meme listati a lutto sui social. Pare che saranno le supplenti annuali a dover tappare i buchi: si teme il sovrannumero dei bimbi per maestra

Servizi al collasso, CISL Funzione Pubblica Liguria: “Da mercoledì a Genova non sarà possibile garantire l’apertura dei nidi e delle scuole dell’infanzia. Pronti a scendere in piazza”.

Carenza di organico cronica e sostituzione del personale insufficiente: serve dignità per le lavoratrici e i lavoratori del servizio scolastico comunale 0/6, per i nidi e le scuole dell’infanzia di Genova. Una situazione che ha portato al collasso i servizi educativi 0/6 del Comune di Genova. La denuncia arriva dalla segretaria regionale della CISL Funzione Pubblica Liguria che aggiunge: “Da Mercoledì 22 febbraio 2023, il carico di lavoro del personale educativo/scolastico sarà insostenibile, non sarà quindi possibile garantire l’apertura dei nidi e delle scuole dell’infanzia, impedendo alla cittadinanza di usufruire di uno dei servizi più importanti di Genova. Una situazione che la CislFP Liguria aveva previsto, per la quale aveva già lanciato l’allarme mesi addietro all’interno dei tavoli sindacali, visti i piani assunzionali che prevedevano uno scarso investimento sui servizi educativi e un sistema di sostituzione che faceva acqua da tutte le parti. Come Cisl FP Liguria, avevamo già proposto sistemi organizzativi potenziati, criteri oggettivi per la creazione degli organici e un ritorno ad un’organizzazione decentrata del lavoro, che potesse permettere al territorio di reperire le risorse necessarie per far fronte alle necessità e garantire quindi i servizi educativi alle famiglie. Una proposta addirittura inviata nell’estate 2022, che non ha mai ricevuto risposta. La Cisl FP Liguria ritiene che il problema sia da ricercare all’interno delle scelte per la spesa del personale pubblico, sia a tempo indeterminato, sia a tempo determinato. Siamo preoccupati per la sorte di tutto il servizio educativo 0/6, per chi vi lavora all’interno ma ancora di più per i circa 50 lavoratori che da mercoledì 22 febbraio rimarranno a casa senza lavoro. Quest’ultimi sono gli stessi dipendenti che fino ad oggi hanno contribuito fortemente alla tenuta dei servizi, per i quali il Comune di Genova non ha alcuno scrupolo. Insegnanti, Educatori e Collaboratori Scolastici, trattati come numeri e non come persone. Bambine e bambine a cui verranno tolti i punti di riferimento e ancora peggio il diritto di poter frequentare un nido o una scuola d’infanzia, perché senza personale sufficiente, le scuole non potranno rimanere aperte. Il patto con le famiglie, disatteso”, si legge ancora nella nota stampa. La Cisl FP Liguria chiede al Sindaco e all’Assessore al Bilancio di ripensare il più velocemente possibile alle ultime scelte assunte, sulle quali siamo in assoluto disaccordo. “Siamo pronti a scendere in piazza insieme a tutti i lavoratori e alle famiglie se non arriverà una risposta in tempi brevi”, spiega la Cisl Fp Liguria.

«Le assunzioni a tempo determinato erano per emergenza Covid con coperture governative che ora sono venute a mancare a livello centrale – dichiara l’assessore ai Servizi educativi 0-6 anni Marta Brusoni -. Come amministrazione è da tempo che ci siamo attivati per trovare una copertura a bilancio perché non vogliamo disperdere le professionalità interne, indispensabili per dare un’offerta qualificata e una continuità all’offerta formativa nei nostri nidi e nelle nostre scuole dell’infanzia. Abbiamo già aperto dei tavoli tecnici per arrivare a una soluzione condivisa, sul cui raggiungimento è indispensabile che ci sia l’impegno di tutti. Legittimo protestare e scioperare, ma è fondamentale la collaborazione. Nessuno vuole né lasciare lavoratori a casa né andare a ridurre dei servizi e per questo vorrei fosse chiaro che stiamo lavorando con i nostri tecnici e con il Bilancio da settimane per arrivare a mantenere in servizio tutti gli insegnanti. Il tavolo serve proprio a portare proposte sia a breve termine per la contingenza attuale sia a medio termine per il prossimo anno, andando a individuare le reali esigenze delle scuole, del personale e delle famiglie per fornire servizi efficienti».

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