Cronaca 

La Penitenziaria gli trova un cellulare in cella e lo sequestra. Qualche giorno dopo tenta il suicidio

È successo ieri sera presso la sesta sezione del carcere di Marassi. Qualche giorno fa l’uomo aveva aggredito un agente quando gli aveva perquisito la cella

Stava per togliersi la vita. Aveva già assicurato le lenzuola alle grate delle finestre della cella per appendersi e farla finita dopo che aveva ricevuto la notizia della convalida dell’arresto notificata in carcere, con l’aggiunta di 15 giorni di isolamento, misure decise in aggiunta a quelle precedenti a seguito dell’aggressione che aveva perpetrato ai danni di un agente della Polizia penitenziaria quando, perquisendo la sua cella, lo hanno trovato in possesso di un telefono cellulare con cui comunicava all’esterno. L’agente aveva ricevuto una prognosi di 30 giorni per la frattura del setto nasale e la rottura di una spalla. Era successo la vigilia di Natale.

Ieri sera il detenuto è stato salvato proprio dalla Polizia penitenziaria che si sono accorti che stava approntando la sua stessa forca con l’unica cosa di cui fosse in possesso: il lenzuolo.

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