Oggi a Genova 

Vaccinazioni anti Covid in 120 farmacie dal 29 marzo

La partenza prevista, subordinata naturalmente alla disponibilità del vaccino (Astra Zeneca), è, appunto, per lunedì 29 marzo: in quella data saranno circa 50 le farmacie liguri in cui sarà possibile vaccinarsi e in questa prima fase è prevista la somministrazione di almeno 2.500 dosi settimanali

A distanza di un mese esatto dall’accordo sulle prenotazioni per i vaccini anti-Covid nelle farmacie liguri, siglato lo scorso 17 febbraio, arriva anche una seconda, rilevante intesa questa volta sulla partenza delle somministrazioni dei vaccini in farmacia.

L’Unione Ligure delle associazioni titolari di farmacia con la presidente Elisabetta Borachia, il vicepresidente Giuseppe Castello, il segretario Francesco Turrin e il direttore Francesca Massa, hanno infatti definito con Regione Liguria ed Alisa gli aspetti operativi di un nuovo accordo che porrà la nostra regione all’avanguardia in Italia.

Altre 50 farmacie seguiranno a distanza di una settimana circa durante la seconda fase, per chiudere con una terza che dovrebbe coinvolgere un numero compreso fra le 20 e le 50 farmacie, tutte ben distribuite fra le quattro province liguri. A regime il totale delle farmacie aderenti sarà quindi fra 120 e 150.

L’accordo, che è arrivato a seguito della richiesta ricevuta dalla Regione Liguria volta ad allargare la disponibilità di punti vaccinali, ha richiesto un grande sforzo da parte di tutti i soggetti coinvolti e rappresenta un unicum a livello nazionale.

Le farmacie liguri infatti non saranno semplicemente il luogo fisico dove verranno effettuate le vaccinazioni (eseguite naturalmente solo da medici o altre figure professionali abilitate, e non da farmacisti) ma avranno anche un ruolo di primo piano nella logistica del vaccino e nella sua distribuzione ai medici di medicina generale, garantendo il pieno rispetto delle procedure richieste dalla “catena del freddo” e del tracciamento delle operazioni.

Per le farmacie vicine geograficamente sarà possibile anche consorziarsi a piccoli gruppi per trovare luoghi idonei alla vaccinazione esterni alle farmacie ma comunque di facile accessibilità, in modo da dare ulteriore flessibilità e aumentare le opzioni a disposizione.

«A questo punto aspettiamo solo il via libera dall’EMA sul vaccino AstraZeneca, ma è importante precisare che in futuro potremo somministrare anche quello Johnson & Johnson: noi comunque siamo pronti – spiega Elisabetta Borachia, presidente dell’Unione Ligure -. Siamo particolarmente soddisfatti di poter dare un ulteriore contributo alla lotta al virus, stavolta ancora più concreto ed efficace. Il modello ligure, alla cui definizione abbiamo partecipato attivamente, riconosce le farmacie come un punto fondamentale del sistema sanitario regionale, sempre vicine ai bisogni dei cittadini».

«Siamo orgogliosi di essere la prima regione in Italia – afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – che somministerà i vaccini anche nelle farmacie. Ringrazio I farmacisti per la disponibilità e la collaborazione dimostrate, con l’obiettivo comune di mettere in sicurezza la nostra popolazione nel minor tempo possibile, grazie all’impegno di tutti, in un’ottica di sistema. Avremo inizialmente 50 “Punti di vaccinazione territoriale” nelle farmacie, che effettueranno tra i 2.500 e 3.500 vaccini alla settimana. Considerata la contestuale attivazione il 29 marzo anche dei due grandi hub di vaccinazione a Genova e alla Spezia, pensiamo di poter traguardare complessivamente circa 75-80mila vaccini alla settimana».
L’attività di vaccinazione si aggiunge alle altre già svolte dalle farmacie nell’ambito della campagna di vaccinazione contro il Covid-19 e, in particolare, alla prenotazione dei vaccini e alla distribuzione dei flaconi multidose ai medici di medicina generale.
L’accordo raggiunto con l’Unione ligure delle associazioni titolari di farmacia e con la rappresentanza regionale di Assofarm prevede l’organizzazione di “Punti di vaccinazione territoriale” (Pvt) presso le farmacie o in locali idonei nelle vicinanze delle stesse, dove predisporre le attività necessarie alla somministrazione dei vaccini.
In ciascun punto di vaccinazione territoriale si svolgeranno diverse attività: la registrazione del cittadino sull’anagrafe vaccinale regionale, la preparazione dei locali, (ad esempio con la sanificazione e la messa a disposizione dei Dpi), la predisposizione del materiale per la preparazione e somministrazione del vaccino, la preparazione delle dosi, l’informativa al paziente per il consenso informato con la scheda anamnestica e la documentazione per il rispetto della privacy, l’archiviazione dei documenti, lo smaltimento dei flaconi utilizzati, la sensibilizzazione della popolazione per l’adesione alla campagna vaccinale e la consegna del certificato vaccinale o del modulo per la successiva vaccinazione.
“Il ruolo della farmacia è strategico per assicurare una sempre maggiore efficacia della campagna vaccinale – aggiunge Toti -. I cittadini hanno nel farmacista di fiducia una figura di riferimento, che può rispondere a dubbi e fornire informazioni, sensibilizzando la popolazione sull’importanza, la sicurezza e l’efficacia della vaccinazione per superare la pandemia”.
«A questo punto aspettiamo solo il via libera dall’EMA sul vaccino AstraZeneca – ha spiegato Elisabetta Borachia, presidente dell’Unione Ligure delle associazioni titolari di farmacie – ma è importante precisare che in futuro potremo somministrare anche quello Johnson & Johnson: noi comunque siamo pronti».
«Siamo particolarmente soddisfatti di poter dare un ulteriore contributo alla lotta al virus, stavolta ancora più concreto ed efficace. Il modello ligure, alla cui definizione abbiamo partecipato attivamente, riconosce le farmacie come un punto fondamentale del sistema sanitario regionale, sempre vicine ai bisogni dei cittadini» ha concluso.

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