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Pd: «Buoni spesa non riferimento Isee. Resti l’autocertificazione»

La capogruppo a Tursi Cristina Lodi, secondo la quale l’Isee non fotograferebbe, quindi, la reale situazione: <La misura dei buoni spesa risponde a un disagio economico che si è sviluppato dopo l’emergenza Covid o è il risultato dell’aggravamento di una situazione di povertà già esistente>

<Secondo quanto descritto dalla stampa, nell’ambito dell’assegnazione dei nuovi buoni spesa per le famiglie in difficoltà a causa del Covid-19, il Comune di Genova ha intenzione di fare riferimento all’ISEE con l’obiettivo di contrastare possibili abusi da parte degli eventuali furbetti – dice Lodi -. Questa notizia mi preoccupa molto e mi auguro che verrà ripensata la modalità di rilevazione del bisogno. Solitamente, la certificazione ISEE richiede tempo per essere effettuata. Oggi chi già la possiede può richiedere l’ISEEE corrente che è uno strumento per attualizzare la propria situazione, ma comunque anche per questo aggiornamento occorre disponibilità di sportelli e di documentazione. Ancor peggio per chi non ha ancora effettuato l’ISEE, poiché dovrà recarsi agli sportelli del CAF che sono già a numero ridotto per l’emergenza COVID e anche per le proroghe della denuncia del 730 e del Modello Unico, decise a causa delle difficoltà dei cittadini e degli uffici nel sostenere tutti gli appuntamenti necessari alla consegna delle dichiarazioni. Inoltre, esiste anche un problema di fondo: la misura dei buoni spesa risponde a un disagio economico che si è sviluppato dopo l’emergenza COVID o è il risultato dell’aggravamento di una situazione di povertà già esistente. Proprio per questo l’ISEE non è lo strumento idoneo per stabilire il bisogno, in quanto troppo difficile da aggiornare o da ottenere soprattutto perché siamo ancora in emergenza>.
<In questo contesto – dice la Capogruppo Pd -, chiedo alla Giunta di valutare la possibilità di usare sempre la autocertificazione, nella quale richiedere nel dettaglio i motivi della domanda per il buono spesa, magari caratterizzandoli; l’autocertificazione potrà essere passibile di verifiche ma permetterà di fare domanda per il buono spesa a tutti quelli che ne hanno i requisiti>.

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