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Differenziata, Genova fanalino di coda. Più di un milione dalla Regione per recuperare terreno

La raccolta differenziata in Liguria nel 2019 ha raggiunto la quota del 53,43%, con una crescita di quasi il 4% rispetto al 49,67% dell’anno precedente, segnando quasi un +15% rispetto al 38,63% del 2015. Ma Genova Metropolitana è al 44,62% e Genova-capoluogo al 35,32%

Approvata oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore ai rifiuti e alla protezione civile Giacomo Giampedrone, la ripartizione di oltre 2,7 milioni di euro per lo sviluppo della raccolta differenziata.
Le risorse che arrivano dalla quota derivante dal gettito del tributo per il conferimento in discarica, sono state ripartite in base al territorio provinciale secondo un criterio che prevede una distribuzione del 50% in parti uguali e del restante 50% in base alla popolazione residente. Sono i Comuni i destinatari dei finanziamenti e a loro spetta il compito di presentare i progetti alle Province.
I finanziamenti stanziati sono i seguenti: alla Provincia di Imperia sono stati ripartiti 534.533 euro; alla Provincia di Savona sono stati ripartiti 572.574 euro, alla Città Metropolitana di Genova sono stati assegnati 1.072.702 euro, alla Provincia della Spezia 531.711 euro.
L’obiettivo è quello di finanziare interventi di ampliamento e di adeguamento di centri per il conferimento di rifiuti differenziati, la progettazione di centri per il riuso, l’implementazione di sistemi di raccolta differenziata a livello comunale tramite l’acquisto di mezzi e la conseguente attività di comunicazione.
“Queste risorse serviranno – spiega l’assessore regionale al Ciclo dei Rifiuti Giacomo Giampedrone – a far fare un ulteriore balzo in avanti alla raccolta differenziata in Liguria, tenendo conto della crescita del 4% che si è registrata nel 2019 rispetto all’anno precedente e del +15% rispetto al 2015. Dati significativi frutto del lavoro compiuto da Regione Liguria e dai Comuni, secondo una tendenza positiva che appare ormai consolidata. Naturalmente molto è ancora il lavoro da compiere, a cominciare dalle azioni per la riduzione dei rifiuti da smaltire e, al contempo, dal completamento dell’assetto impiantistico previsto dalla pianificazione regionale”.

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