Ponte Morandi 

Demolizione pile 10 e 11, un maxi posteggio per i camion perché non blocchino la città

Il consigliere delegato Gambino: <Ecco come funzionerà l’evacuazione degli abitanti che dovranno lasciare le case>
Oggi dovrebbe essere finalmente presentato il piano della Mobilità
Ansaldo Energia, a 401 metri, verso la chiusura

Un grande posteggio nelle ex aree Ilva perché i camion non attraversino in massa le strade del ponente mettendosi in coda in lungomare Canepa. <Saranno poi condotti un po’ per volta, in carovana, verso il porto>. Lo spiega il consigliere delegato del Comune alla Protezione Sergio Gambino che in queste ore sta pensando anche misure che possano alleviare i problemi che senza dubbio e inevitabilmente ci saranno. Ma l’abbattimento si deve e si tratta di contenere al massimo i disagi. <Saranno predisposti nell’area bagni chimici per i camionisti e sarà distribuita acqua. La Prefettura ci ha chiesto anche un campo dove possano attendere senza stare nei veicoli e lo predisporremo. Faremo in modo che non si sentano abbandonati> conclude il consigliere delegato.

Sergio Gambino

<Per i residenti che dovranno abbandonare le proprie case per motivi di sicurezza saranno predisposti bus navetta, cinque o sei a monte di via Fillak e altrettanti a valle – spiega Gambino -. Abbiamo comunicato ad Amt il numero di persone da spostare in circa un’ora. Quando usciranno da casa, le famiglie saranno dotate di un badge con l’indirizzo del centro di accoglienza da raggiungere e i bus da utilizzare. Presumiamo di dover spostare 1.500 persone che non si muoveranno con mezzi propri. Sono previsti 500 posti auto riservati alla Fiumara, 200 alla Fillea e oggi ci sarà un incontro con Ikea per trovarne altri>.

Oggi, finalmente, l’assessorato alla Mobilità del Comune dovrebbe presentare il piano del traffico alla Prefettura. Dicono i ben informati che del ritardo, nell’ultima riunione, si sia lamentata anche il prefetto Fiamma Spena, dopo che l’assessore e vice sindaco Stefano Balleari non solo non si era presentato di persona, ma aveva anche inviato non un dirigente, ma un funzionario senza potere di decisione.

Intanto Ansaldo Energia, che si trova a 401 metri dall’esplosione, sta concretamente pensando alla chiusura, anche per non gravare il traffico urbano. Di certo i sistemi di condizionamento andranno chiusi e tappati perché non si riempiano di polvere. La decisione ufficiale verrà presa appena ci sarà comunicazione ufficiale della Prefettura.


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