Scivoloni a raffica
Sceso dai picchi che è abituato a scalare torna in Regione al momento giusto per fare il pieno di fischi, contumelie e pernacchie. Il nostro protagonista di oggi è l’assessore leghista alle attività produttive Edoardo Rixi, alpinista esperto, che nell’occasione infila uno scivolone storico. L’occasione è il terremoto che ha sconvolto l’Italia centrale facendo centinaia di vittime e provocando morte, dolore e devastazione. Non contento degli inossidabili che su internet mettevano in connessione i siti destinati ai migranti con le tendopoli in allestimento per i terremotati, facendo altresì opera di localizzazione , e sbuffando per chi faceva notare che i migranti erano già al lavoro fra le macerie, Rixi, rinunciando ad un bel silenzio, ci ha messo il suo carico di confusione strumentale con un comunicato “Invierò nelle prossime ore una richiesta ufficiale alla prefettura e al Comune di Genova per rendere disponibile l’appartamento appena ristrutturato in via Venti Settembre perché possa accogliere le famiglie colpite dal sisma che ha interessato il Centro Italia. È prioritario aiutare la nostra gente che in pochi minuti ha perso tutto e mettere da parte gli assurdi buonismi verso presunti profughi che nella stragrande maggioranza dei casi non ha alcun diritto di stare in Italia. Visto che Doria aveva parlato di accoglienza di nuclei familiari di immigrati, vogliamo capire cosa risponderà alla nostra richiesta di ospitare famiglie sfollate del Centro Italia. Ci aspettiamo un vero gesto di generosità e di buon senso che si traduca nell’ospitalità verso famiglie terremotate che oggi magari sono costrette a dormire in tenda, con anziani e bambini. I liguri e i genovesi hanno dimostrato grande solidarietà e spirito di fratellanza verso le popolazioni colpite dal sisma, mettendosi in coda per donare il sangue e attivandosi per inviare beni di prima necessità. Ora è il momento che anche il sindaco Doria faccia la propria parte e si allinei con lo spirito dei cittadini che, almeno sulla carta, dovrebbe rappresentare”. La sortita è apparsa sin da subito strumentale stimolando post e pubbliche prese di distanza. Walter Massa, storico sindacalista genovese l’ha toccata piano “Vigliacco e opportunista. E dovrebbe rappresentarci? Siccome a sto signore (e al suo capo) son due giorni che la stampa (giustamente e meno male) non se li caga neanche di pezza, bisogna spararla grossa ma grossa che più grossa non si può. Il consiglio modesto che mi vien da dare anche ai giornalisti è non dare spazio a tali idiozie infami e in malafede e di informare la popolazione per le cose serie e/o magari come potersi rendere utili”. Massimiliano Morettini che è uomo di belle maniere lo etichetta addirittura, il Rixi, come un supercafone, categoria di cui a dire il vero, almeno lui nel panorama del suo partito sembrerebbe il meno meritevole. Tant’e’ “Non solo la proposta è miserevole e odiosa, ma è anche cafona visto che lei, Assessore, offre un appartamento che non è nemmeno nelle disponibilità della Regione liguria. Il suo compito peraltro, non è quello di fare battute. Lei rappresenta un’istituzione. Si attivi piuttosto, per quello che serve, a mettere a disposizione delle persone vittime della tragedia cose invece disponibili alla Regione. Mezzi, appartamenti, risorse di protezione civile e di soccorso e via dicendo”. E via dicendo… Appunto. Simone Regazzoni, lapidario e nei panni del giustiziere, come Clint Eastwood, pistolero suo mito, lo fredda con un unico colpo della sua colt “Per essere sempre molto chiari e sintetici: chi pensa di poter contrapporre immigrati e terremotati è un miserabile”. Operazione di sganciamento, quella di Regazzoni, per opporre sfumature sostanziali, e, forse, strumentali… a chi continua ad etichettarlo come uomo di destra.
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